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Cronaca

A Caltanissetta il Vice Questore Aggiunto dr Antonino Corrado Ciavola

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Caltanissetta – Operativi da stamattina gli avvicendamenti di funzionari della Polizia di Stato disposti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Vice Questore Aggiunto dr Antonino Corrado Ciavola, fino a ieri dirigente della Squadra Mobile di Enna, è stato trasferito a Caltanissetta e, dal 28 giugno 2021, assumerà l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile in sostituzione del Vice Questore d.ssa Marzia Giustolisi. Il dr Ciavola, prima ancora ha lavorato alla Questura di Ragusa dove ha diretto la Squadra Mobile, il Commissariato di Modica, la Divisione Polizia Anticrimine e l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle Investigazioni, è in possesso del Master di II livello in Scienze della Sicurezza e dell’abilitazione all’esercizio della professione forense e ricopre l’incarico di docente esterno per materie giuridiche presso Atenei e Istituti pubblici. Ha pure frequentato specifici corsi per l’ordine pubblico, le tecniche investigative e scientifiche, la lotta al traffico di esseri umani e le indagini finanziarie. La d.ssa Giustolisi, il 28 giugno 2021, dopo undici anni di permanenza a Caltanissetta, prima come vice e poi come Capo della Squadra Mobile, sarà trasferita alla Squadra Mobile della Questura di Catania, quale coordinatore di attività complesse per le esigenze della Sisco, sezione investigativa con competenza interprovinciale ed interregionale, dipendente dal Servizio Centrale Anticrimine, deputata allo svolgimento delle attività di indagine sulla criminalità organizzata, ecomafie, ecc. A Caltanissetta, il 10 maggio p.v., arriverà anche il Commissario Capo dr Salvatore Avvento, proveniente dalla Squadra Mobile della Questura di Trapani, con l’incarico di dirigente dell’istituendo Sisco. Il dr Avvento sostituisce il Vice Questore Aggiunto dr Vincenzo Perta, da oggi trasferito alla Questura di Enna, quale dirigente della Squadra Mobile

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Cronaca

Attacco hacker filorussi, nel mirino anche il sito della Provincia di Caltanissetta

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C’è anche quello della Provincia di Caltanissetta, tra i siti attaccati dagli hacker filorussi NoName057(16). Oltre a quello nisseno, non risultano raggiungibili i siti delle Province di Trapani, Ragusa ed Enna, del Comune di Catania e della Regione Puglia.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha allertato i bersagli e le autorità e fornito suggerimenti per la mitigazione dell’impatto.

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Cronaca

Retata nell’Ennese

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Retata della Polizia e della squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, a seguito di una complessa e articolata attività di indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Numerose le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con l’aggravante per due di loro dell’associazione armata, e per detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine all’esistenza di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di Agira e dei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.All’operazione ha collaborato personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile delle Questure di Catania e Agrigento, personale delle unità cinofile dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.

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Cronaca

Custodia cautelare per padre violento

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Ragusa-  Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Modica e della Stazione di Modica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella attuale fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio di 5 anni.

L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza, si sarebbe reso responsabile delle percosse e delle violenze che hanno cagionato al bambino fratture multiple alle braccia e alle gambe, per cui sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.Il minore, giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica per una riferita caduta accidentale dal letto, è subito parso al personale sanitario in condizioni sanitarie critiche.

Le successive analisi a cui è stato sottoposto e le valutazioni medico-legali disposte non hanno lasciato dubbi in ordine alla chiara incompatibilità delle lesioni/fratture refertate rispetto alla versione dei fatti fornita dai genitori del bambino, motivo per cui è scattata immediatamente la procedura di codice rosa.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, è stata disposta l’escussione di tutti coloro che potessero riferire circostanze utili alla ricostruzione delle varie dinamiche familiari, così da poter identificare il presunto responsabile di tali gravi lesioni.

L’insieme degli elementi raccolti sinora ha consentito di attribuire al padre, in via esclusiva, la responsabilità delle violenze subite dal bambino, provocate in due distinti episodi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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