Il segretario generale della Flsi Cgil Giuseppe Randazzo ha inviato una nota all’ assessore alla agricoltura Luca Sammartino e per conoscenza alla nostra redazione, per porre alla sua attenzione il problema dei pagamenti arretrati deo lavoratori del Consorzio di bonifica n. 5
“Questa lettera vuole essere uno strumento costruttivo per trovare soluzioni le necessarie in merito ai ritardi, oramai cronici, nel pagamento degli stipendi nel Consorzio di Bonifica 5 di Gela. Purtroppo ci preme sottolineare che la situazione è diventata insostenibile per le lavoratrici e per i lavoratori.
Siamo costretti a rivolgerci a Lei in quanto non riusciamo ad avere risposte dai vertici dell’Ente, a cominciare dal Commissario Straordinario al quale, il 27 aprile, abbiamo richiesto un incontro urgente. Sono passati 160 giorni e dobbiamo constatare la mancanza di sensibilità e la mancanza di rispetto nei confronti dei “suoi” dipendenti, da parte di chi dovrebbe avere responsabilità, oneri e onori del ruolo che riveste.
I lavoratori stagionali, in questi giorni stanno completando le 78 giornate previste. Nonostante il prezioso contributo di questi lavoratori durante la campagna irrigua, contributo diventato indispensabile per il funzionamento dell’ente, ad oggi, non hanno ricevuto il pagamento degli stipendi per i mesi di luglio, agosto, settembre. A questo si aggiunge il grave ritardo anche rispetto al pagamento degli stipendi dei lavoratori OTI e degli impiegati, per i quali l’ultimo stipendio pagato riguarda il mese di luglio.
Ad oggi ancora non si hanno notizie del finanziamento, da parte dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro, del pagamento della prima semestralità̀ del Contributo Assessorato al Lavoro art. 30 L.R. 5/1014 in favore del Consorzio di Gela per gli ex contrattisti.
Così come non si hanno notizie rispetto ai tempi della liquidazione del saldo della seconda semestralità del contributo 2023 per il pagamento degli emolumenti al personale a tempo indeterminato ai sensi della L.R. 49/81 e s.m.i. Il ritardo nel trasferimento delle risorse da parte dell’Amministrazione Regionale, risulta incomprensibile ai lavoratori interessati che lamentano l’assenza di provvedimenti di accreditamento delle somme per il pagamento degli stipendi, seppure più volte annunciati ma mai posti in essere da sentimenti di rabbia e di sfiducia, molti di loro si trovano in condizioni disperate, con mutui, affitti e bollette da pagare e incapaci di sopperire al soddisfacimento dei bisogni primari delle loro famiglie, al punto che siamo sempre più preoccupati per gesti irreparabili ed inconsulti.
Per concludere le ricordiamo che nel mese di gennaio, in un incontro pubblico alla quale Lei ha partecipato, il Congresso regionale della Flai Sicilia, in modo provocatorio gli abbiamo chiesto pubblicamente se non era il caso di chiudere il Consorzio di Gela, perché non forniva un servizio adeguato agli agricoltori e non dava risposte ai dipendenti. Con rammarico prendiamo atto che nulla è cambiato rispetto al passato nonostante le Sue rassicurazioni. Chiediamo un incontro urgente, rimanendo in attesa di una imminente convocazione. Al protrarsi di questa condizione, non volendo essere complici di tale situazione, attiveremo tutte le iniziative di protesta necessarie, per la tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e di tutto il comparto agricolo, comparto fondamentale per l’economia siciliana, che continua ad essere mortificato da chi dovrebbe fornire un adeguato sistema di servizi “
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore di Presidio dell’ospedale Vittorio Emanuele, dott. Alfonso Cirrone Cipolla
“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al Kiwanis Club di Gela, e in particolare alla Presidente Dott.ssa Rita Domicoli, a nome della Direzione Strategica Aziendale, per il generoso dono di due splendidi vasi in ceramica di Caltagirone destinati al nostro ospedale- dice il Direttore Medico del PO Vittorio Emanuele di Gela Dott Alfonso Cirrone Cipolla-
Questo gesto ha tre significati fondamentali: 1. Il dono in sé, che rappresenta un segno tangibile di cura, amore e appartenenza da parte di una grande associazione verso la nostra struttura sanitaria. È un gesto che ci ricorda quanto sia importante il sostegno della comunità e la vicinanza agli operatori sanitari. 2. Il simbolo: I vasi, realizzati in ceramica di Caltagirone e decorati con la raffigurazione della Trinacria, saranno destinati alla nuova sala d’attesa del PO di Gela, al piano terra. Un simbolo forte e significativo, dato che la prima Trinacria fu rinvenuta nel nostro territorio, precisamente in un vaso, ed è oggi esposta nel Museo di Agrigento. 3. L’aspetto educativo: Questi vasi non sono solo un ornamento, ma anche un messaggio. Saranno utilizzati per raccogliere i rifiuti e rappresenteranno un forte segnale di educazione civica: mantenere l’ospedale pulito è un impegno di tutti noi. Un gesto che ci invita a rispettare l’ambiente e a prenderci cura di ciò che ci circonda.
Ancora grazie al Kiwanis di Gela e alla sua presidente Dottssa Tita Domicoli per questa iniziativa che, oltre a decorare la nostra struttura, arricchisce il nostro ospedale di valori fondamentali”.
Vi racconto il meraviglioso viaggio gastronomico che ho vissuto da Coria, una stella Michelin, nella loro nuova sede ai piedi dell’Etna, nel centro storico di Catania. Il design vulcanico richiama la pietra lavica e il rosso del magma, l’ambiente è elegante, riservato, accogliente. Il menù presenta tre percorsi di degustazione, io ho scelto “Magma”, la loro proposta di punta.
L’ aperitivo di benvenuto inizia con ben 7 assaggi di pasticceria salata: una miniatura di parmigiana di melanzane, una meringa salata al topinambur, una tartelletta con insalatina di tonno e salsa tartara, un bignè salato al pomodoro e parmigiano, un macaron con cipolla e pecorino, dei mini-coni con carote alla brace e per pulire il palato una mini brioche con melone giallo e menta. Un gioco di consistenze dai sapori delicati.
Arriva l’amuse-bouche, un sorbetto di insalata di pomodoro, con un velo di gelatina alla cipolla, ricotta e capperi, accompagnato da una rivisitazione di Bloody Mary, dell’olio evo, del burro all’acciuga, da grissini alla cipolla, da una focaccina calda alle erbe e dallo sfingione siciliano. Tante coccole per il palato, il sorbetto di pomodoro ci riporta ai sapori contadini della tradizione siciliana ma interpretati con grande eleganza.
“Crudo di mare in 5 varianti” Gambero di nassa, mandorle e liquirizia. Aspic con tartare di sarago, caviale, tuorlo grattugiato e aria di mare. Capasanta, melone e polvere di foglie di fico. Gambero rosso, maionese ai ricci, gel di limone e salicornia. Cappuccino di ostrica alla brace. Freschezza, grande materia prima, accostamenti delicati, piacevole alla vista e al palato. Il cappuccino di ostrica, invece, chiude con una spinta umami salmastra.
“Astice alla brace, borragine, radici e beurre blanc al croissant” L’astice è carnoso, la salsa avvolgente, dal sapore vellutato con note leggermente dolciastre che si bilanciano perfettamente con le note vegetali del contorno. Interessante la consistenza dei vegetali che va dal cremoso al croccante. Le zampette dell’astice, invece, vengono servite al gratin, molto saporite.
“Bottoni ripieni alla mandorla, funghi, gambero rosso e consommé di cappone” Qui il connubio terra e mare segue la strada della delicatezza, i sentori umami sono leggeri, ben bilanciati, in armonioso equilibrio. Il brodo di cappone è limpido e regala un grande comfort.
“Linguine con telline, ricci di mare, canocchie, cagliata di mandorle, polvere di alloro e limone” Sapore di mare deciso, come la salsedine che si sprigiona dalla forza delle onde contro gli scogli. Il profumo del limone e dell’alloro aggiungono una complessità aromatica suadente. Clamorosamente delizioso.
“Scacciata catanisi” cavolfiore, spuma di primo sale, olive alla cenere e nocciole. Omaggio alla tradizione locale, dove la scacciata è quasi religione. I sapori sono robusti, le consistenze giocose, croccante, cremoso, morbido. Presentazione molto invitante.
“Agnello abbuttunatu come un’ impanatigghia” arancia, marsala e scorzonera. Il rollè di agnello presenta una cottura impeccabile al sangue, l’umami del fondo si ingentilisce con le note dolciastre del marsala e dell’arancia. Il filetto di agnello servito a parte si scioglie letteralmente in bocca per la tenerezza.
“Quaglia alla brace, datteri e fichi, scalogno e porro, melassa alla melagrana”. La quaglia ci viene porzionata al tavolo dopo una leggera affumicatura con le erbe aromatiche. Qui la degustazione raggiunge il suo apice con un sapore davvero intenso, ricco, una carne succulenta degnamente accompagnata da una salsa soave. Indimenticabile.
“Biancomangiare, mandarino e asparagi di terra e di mare” Predessert per ripulire il palato, fresco, agrumato e con toni vegetali con un pizzico di salinità. Dolce-salato prima di chiudere in dolcezza.
“Pere, cioccolato e ricotta” Grande dimostrazione di tecnica per chiudere in bellezza. L’occhio ammira e il palato gode. Un grande classico della pasticceria con la firma di Coria.
“Cabaret di piccola pasticceria” Dulcis in fundo.
Un viaggio gastronomico davvero memorabile, dove le eccellenze siciliane prendono il volo spinte dalla potenza dell’Etna fino a toccare il cielo stellato. Il percorso degustazione “Magma” costa 140€ vini esclusi, semplicemente il miglior rapporto qualità/prezzo di tutta la Sicilia come esperienza “stellata”.
Dal movimento politico PeR riceviamo e pubblichiamo:
La Politica è dialogo, confronto, anche scontro ma mai deve perdere il senso del rispetto e dell’educazione istituzione. Ci sara pure un motivo del perché le massime cariche istituzioni non si presentano mai. A casa mia se invito qualcuno anche se non condivido il suo modo di operare lo accolgo e lo metto a suo agio ( si chiama educazione ), poi dico quello che penso e magari lo critico e faccio valere le mie posizioni. Altrimenti non faccio alcun invito.
Quello che si è consumato ieri l’altro in Consiglio Comunale ha reso la Politica delle istituzioni piccola e senza una visione, senza l’autorevolezza che il ruolo di chi rappresenta le istituzioni deve sempre garantire; decoro, accoglienza ed educazione. Le aspre e dure reazioni devono essere sempre politiche, con proposte utilizzando i poteri che si hanno a disposizione: denuncia, sanzioni, proteste e proposte, ma mai perdere l’educazione e il decoro istituzionale. Come #PeR abbiamo già comunicato che faremo a breve un incontro con delle proposte serie e concrete per la sanità ed i servizi sanitari, le liste di attesa, l’utin e avere anche chiarimenti sui 170 posti, delle 44 unità tra medici, psicologi, infermieri, Oss e tecnici, incontro già fissato. Per dare risposte ai cittadini occorre fare squadra e fare proposte.