La festa dedicata a Santa Lucia ha avuto un sapore diverso, quest’anno. La statua che rappresenta la santa siracusana del 1784 si è presentata in tutto il suo originario splendore dopo il restauro eseguito dalla ditta Teri di Partanna. La curatrice Rosalba Teri ha spiegato, nel corso di un convegno organizzato ad hoc dalla parrocchia principale della città diretta da Don Enzo Cultraro, tutte la fasi del restauro conservativo che ha restituito alla statua che raffigura la santa del II secolo d.C., i colori e le fattezze originarie. Il tutto mentre a Siracusa, il Popolo di Dio si incanta di fronte al corpo della Santa Patrona scoperto davanti alla folla dei fedeli.
“Al momento del restauro l’opera si presentava totalmente ridipinta da un colore a smalto che occultava totalmente la decorazione originale tanto da non permettere una corretta analisi del reale stato di conservazione della pellicola pittorica sottostante. – ha spiegato la restauratrice Rosalia Teri –
Durante la pulitura si è compreso che la scultura raffigurante la Santa Lucia della Chiesa Madre di Gela era stata ridipinta ben due volte, una prima volta nell’Ottocento e una seconda e ultima volta nel Novecento a causa del degrado della pellicola pittorica originale.
Dopo la pulitura totale, infatti, si è compreso che l’opera era caduta e ciò aveva causato la rottura totale del capo in corrispondenza del collo e il distacco del polso e della mano destra dall’avambraccio. Si notavano molte imperfezioni.
La laboriosità e il quantitativo di problemi conservati riscontrati hanno reso complessa la pianificazione dell’intervento di restauro tuttavia alla fine si è deciso di ristabilire un’unità formale integrativa dell’opera.Grazie alla pulitura è emersa la firma e la data di realizzazione della scultura.
Che oggi si può attestare come opera autografa di Giuseppe Sarno, scultore napoletano che la scolpì nel 1784. Sarno fu attivo tra la fine dal 1764 fino al primo ventennio dell’Ottocento nel Regno di Napoli. L’accento plastico delle sue opere si coglie nel movimento delle figure e nella distribuzione dei drappi delle vesti, ricordando soluzioni nel linguaggio pittorico dell’artista Francesco De Mura, tra la dolcezza del Rococò e lo splendore del Neoclassicismo.
Si è provveduto, poi, al consolidamento strutturale del legno. Durante il restauro si è prima effettuata una disinfestazione preventiva e successivamente in considerazione dei materiali costitutivi la pellicola pittorica e nel rispetto della patina del tempo, in seguito a dei test di pulitura con solventi a polarità controllata e soluzioni a vario pH, è stato adoperato un gel a pH leggermente basico lavorato a tampone per effettuare l’intera pulitura”.
Primo giorno di lavoro al Comune per il nuovo segretario generale.
Il dott.Giovanni Curaba, siciliano di Raffadali, è arrivato in municipio molto presto e prima di tutti gli altri dipendenti comunali. Poi un incontro in aula consiliare con i dipendenti.
“Grazie per aver accettato questa sfida – ha detto il primo cittadino – Sono queste ore decisive per il futuro della città e dello stesso Comune. Ho fiducia nell’avvocato Curaba. Sono convinto che insieme faremo un bel lavoro”.
“Aspettiamo buone notizie da Palermo – ha chiosato la Presidente Giudice – e che sia un buon Natale per tutti. L’obiettivo è uscire dal dissesto e lavorare in serenità, ognuno nel proprio ambito”.
Il nuovo Segretario non ha nascosto l’emozione. “Sono felice oggi di iniziare questo nuovo percorso con un incarico tosto ma prestigioso. Ringrazio il Sindaco e la sua squadra perché hanno riposto in me stima e fiducia. So che ci sono grande aspettative e farò in modo di non deludere. Metterò le mie esperienze di 15 anni di servizio”.
“Sul personale ho sempre ritenuto che sia il motore della macchina amministrativa. Le idee ed i progetti a stento si raggiungeranno senza il motore dei dipendenti comunali. Ho riscontrato la voglia di rinascita del Comune. È la nostra sfida. Un passetto alla volta si può risalire”.
Il futuro della Sicilia riparte dalle politiche giovanili e Gela continua a giocare un ruolo da protagonista. Dopo la prima Conferenza Regionale sulle Politiche Giovanili di Taormina, dove il Comune ha presentato un documento ufficiale di proposte, arriva ora un nuovo appello chiaro e determinato alla deputazione regionale: incentivare gli Informagiovani come strumento essenziale per creare opportunità concrete per le nuove generazioni.
Il documento presentato a Taormina, redatto dal vicesindaco Viviana Altamore e Giuseppe Gallo (delegato per Gela della Commissione Politiche Giovanili ANCI), in condivisione con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Terenziano Di Stefano, aveva già sottolineato l’importanza di migliorare e qualificare i servizi destinati ai giovani. Tra i temi centrali affrontati c’era proprio il rilancio degli Informagiovani, strumenti fondamentali per orientare e supportare i ragazzi nella transizione scuola-lavoro, nella formazione e nell’imprenditorialità.
Oggi, il Comune di Gela, rappresentato dal vice sindaco Viviana Altamore, dall’assessore alle politiche giovanili Di Cristina e da Giuseppe Gallo, lancia un appello forte alla deputazione regionale affinché accolga un emendamento che prevede un contributo di 2 milioni di euro per i Comuni siciliani che intendono attivare o potenziare il servizio Informagiovani. «Non possiamo più ignorare i segnali di allarme – spiegano i rappresentanti gelesi -. I giovani siciliani chiedono opportunità vere, servizi innovativi e strumenti che li aiutino a costruire il loro futuro nella propria terra. Il rischio è che continuino ad emigrare, impoverendo i nostri territori di risorse e competenze indispensabili per lo sviluppo».
L’emendamento mira a rendere gli Informagiovani dei punti di contatto strategici nei Comuni siciliani, con servizi di consulenza, formazione e supporto all’imprenditorialità giovanile. Si punta inoltre alla realizzazione di eventi e progetti dedicati ai giovani NEET (ragazzi non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione), offrendo loro un’alternativa concreta rispetto alla scelta di emigrare fuori dalla Sicilia. La partecipazione di Gela alla Conferenza di Taormina e il lavoro svolto nell’elaborazione del documento dimostrano l’impegno dell’amministrazione comunale a mettere i giovani al centro delle politiche locali e regionali.
Un impegno che ora si traduce in un appello concreto alla deputazione regionale: investire nei giovani significa investire nel futuro della Sicilia. «La Sicilia ha bisogno di coraggio e visione, di misure che rendano possibile ai giovani restare e crescere nei propri territori. Incentivare gli Informagiovani è il primo passo verso un cambiamento reale e tangibile», concludono Altamore, Di Cristina e Gallo.
Vicini a chi ha bisogno per favorire una cultura della fiducia e promuovere comunità più solidali: con queste parole i volontari dell’associazione Anteas hanno incontrato gli ospiti della RSA del Santa Barbara Hospital.
Un momento di comunione e di grande commozione. Un gesto esemplare che l’associazione gelese ha voluto fortemente abbracciare per trascorrere alcuni momenti di serenità tra i nonnini. Gradita la presenza del Signor Salvatore Russello presidente dell’associazione e papà di Angela responsabile dello staff che anima la struttura di via Minerbio.
A fare da cornice nel saloncino della Rsa il tradizionale panettone e la musica del sempreverde avvocato Biagio La Bella che ha sciorinato un insolito repertorio.