Presentato, nella sala Morici di Sicilbanca, a Caltanissetta, il libro “Cinque vite. Racconti inediti dei familiari della scorta di Paolo Borsellino”, scritto da Mari Albanese ed edito da Navarra Editore. A Palermo il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, cento chili di tritolo destinati al giudice Paolo Borsellino deflagrarono dentro una piccola utilitaria in via Mariano d’Amelio. Assieme al Giudice, persero la vita i poliziotti Emanuela Loi, Vincenzo Fabio Li Muli, Eddie Walter Max Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Sono queste le cinque vite che la pubblicazione di Mari Albanese ci restituisce e che troppo spesso vengono citati solo come “i ragazzi della scorta”: locuzione sbrigativa che toglie loro lo spessore di un nome, di un corpo e dell’identità. Per non dimenticarli, l’autrice ha raccolto le parole inedite dei familiari, confidenze che ci donano ritratti intimi, non conosciuti, che vanno oltre la divisa: un racconto della loro vita fatta di quotidianità, curiose rivelazioni, emozioni, tante speranze. All’evento, oltre all’autrice del libro, sono intervenuti il dr Ottavio Sferlazza, Magistrato in quiescenza, il Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone, responsabile dell’Ufficio per la Sicurezza Personale della Questura, Ester Vitale, portavoce dell’Associazione Onde donneinmovimento e Francesca Grasta del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino.
Babbo Natale non arriva solo per i bambini ma anche per i nonnini. La RSA del Santa Barbara Hospital, ha organizzato un simpatico evento per i nonnini ricoverati nella struttura.Una pesca natalizia di Babbo Natale.
Lunedì 16 Dicembre arriva Babbo Natale con un sacco colmo di sorprese…Un momento di condivisione promosso dallo staff della struttura sanitaria coordinata da Angela Russello.
Riflettori accesi sull’Oncologia con un convegno,stamattina a Palazzo Ducale, che ha visto presenti i medici del territorio.
“Il convegno scientifico che si è svolto oggi a Gela ha offerto i punti di vista molteplici da parte di diversi professionisti che si occupano di Oncologia -afferma il Direttore della UOC di Oncologia di Gela dott Roberto Valenza- si presenta un continuum che parte dalla diagnosi, si snoda lungo un percorso in cui il paziente è al centro e lo accompagna in tutte le sue possibili evoluzioni”.
“La parte diagnostica – continua il dott Antonino Biundo Direttore della UOC di Medicina del Vittorio Emanuele – é il primo momento fondamentale per un corretto inquadramento ed una impostazione terapeutica adeguata ai bisogni del paziente e della sua famiglia”.
“La gestione e il supporto nella fase terapeutica è complessa e ricca di diverse sfaccettature, – dice il Direttore Sanitario Ospedaliero del distretto Area Sud Dott Alfonso Cirrone Cipolla- che vanno affrontate con un lavoro di equipe e coordinamento tra le varie figura coinvolte, comprese le associazioni di volontariato”.
“L’attenta valutazione preperatoria multidisciplinare è particolarmente utile per ottenere un miglioramento delle condizioni generali del paziente che, come un atleta, deve affrontare la gara nelle migliori condizioni possibili- aggiunge il Direttore della UOC di Chirurgia Dott Alessandro Buttafuoco- per esempio, la sospensione del fumo e del consumo di alcol sono utili nel ridurre le complicanze respiratorie e le infezioni post-operatorie, così come l’attività fisica e gli esercizi indicati dal medico riabilitatore, focalizzati sulle fragilità del paziente stesso, giocano un ruolo decisivo nel riportarlo rapidamente, nel post-operatorio, alle sue normali condizioni”
“Si sono affrontate anche le tematiche relative all’accompagnamento del paziente e dei familiari verso il fine vita, che vede come ultimo il ricorso all’Hospice, attraverso le cure palliative e domiciliari-ADI, offrendo un quadro completo delle risorse disponibili”- conclude il dott Giampaolo Alario Respondabile dell’Hospice di Gela.
Si è svolto un incontro tra l’Archeo-Ambiente, rappresentato dal prof. Giuseppe Andrea Alessi e l’Assessore al turismo, Peppe Di Cristina, affinchè le potenzialità esistenti in città e nel suo retroterra, possano essere volano di sviluppo economico. Per essere concreti e costruttivi, grazie anche all’esperienza acquisita per aver gestitoper tre anni consecutivi un camping, è stato inviato al Sindaco Di Stefano e all’Assessore al ramo un progetto opportuno sul turismo.
Esso si basa su tre cardini: valorizzazione, informazione ed accoglienza. Gli scavi archeologici sono importanti per approfondire la storia della città, così come la fruizione dei beni culturali, ma è di maggiore rilevanza la loro valorizzazione e l’ampliamento dei servizi offerti. Ciò può fare da richiamo per attrarre un numero in crescendo di visitatori.
Coerentemente con questo primo “pilastro”, l’Archeo-Ambiente, che opera da trent’anni, ha donato all’Assessore una monografia: “Gela- Mura greche di Caposoprano-Nuove e più ampie considerazioni” e una brochure di 16 pagine a colori: “Guida di Gela e del suo retroterra”.
Si sono poste le basi per una collaborazione proficua e sinergica, coinvolgendo evidentemente, anche la Sovrintendenza e la direzione del Parco archeologico di Gela. La collaborazione proseguirà con una disamina delle condizioni dei siti archeologici,storici ed ambientali affinchè essi siano più presentabili e di più facile comprensione per i visitatori . L’Assessore ha annunciato, da un incontro avuto con la Sovrintendenza, che a Febbraio dovrebbe incominciare un intervento di restauro delle Mura di fortificazioni greche. Contemporaneamente, nell’incontro svolto, ha reso noto che Gela, madrepatria di Agrigento, è stata reinserita nel distretto turistico di Agrigento e che sarà parte attiva nella elaborazione di eventi specifici che verranno svolti nel 2025 l’anno in cui Agrigento è stata eletta capitale della cultura italiana.