Fare rete, per avere una maggiore forza contrattuale: con questo obiettivo I sindaci dei Comuni industriali del Centro e del Sud Italia si sono incontrati a Priolo al palazzo municipale. Insieme al sindaco di Priolo Pippo Gianni c’erano il sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, e il sindaco di Viggiano, in Basilicata, Amedeo Cicala. Collegato in videoconferenza il sindaco di Sarroch, in Sardegna, Angelo Dessi. Interlocuzioni telefoniche anche con i Sindaci di Milazzo e Ravenna.
“ Abbiamo discusso della stipula di un protocollo e adesso possiamo portare avanti delle battaglie insieme ed essere un pò più forti. Questo incontro è servito anche per conoscere e apprezzare le esperienze degli altri Sindaci” – ha detto al termine il sindaco di Viggiano.
“Dobbiamo trovare la capacità di fare una sintesi e mettere sul tavolo una proposta che torni utile alle comunità. I problemi sono comuni, le risoluzioni possono essere anche mirate”- è stato il commento del sindaco di Sarroch
“Secondo me e l’Amministrazione che rappresento – ha affermato il sindaco di Gela – oggi è di fondamentale importanza creare rete tra questi Comuni, dove l’industria è presente in maniera forte. Una rete che si occupi del presente e del futuro dei territori, dove ognuno può mettere in campo la propria esperienza e le proprie problematiche in modo da superarle assieme ed avere anche una maggiore forza contrattuale con il Governo nazionale e regionale, in modo da avanzare delle richieste assolutamente legittime che riguardano i territori, e che possono spaziare dall’ambiente, alla sanità e anche alla riconversione dei lavoratori visto che prima venivano richieste determinate maestranze e adesso non più. Questo è per noi fare rete, e con i Sindaci dei Comuni che abbiamo incontrato oggi sicuramente faremo rete”.
“Questo – ha detto il sindaco Pippo Gianni – è solo l’inizio di un’azione politica comune, che deve servire ad evitare il tracollo, così come avvenuto a Gela. Il fatto che l’Eni decida all’improvviso di chiudere per fare il jet fuel non ci sta bene. Abbiamo messo insieme una cordata di Sindaci che vivono le stesse problematiche, per inviare un protocollo operativo e una richiesta al Governo nazionale e regionale. Insieme dobbiamo costruire un’ipotesi che ci consenta di avere qualcosa in cambio e non solo di pagare in termini di salute e distruzione del territorio.
Babbo Natale non arriva solo per i bambini ma anche per i nonnini. La RSA del Santa Barbara Hospital, ha organizzato un simpatico evento per i nonnini ricoverati nella struttura.Una pesca natalizia di Babbo Natale.
Lunedì 16 Dicembre arriva Babbo Natale con un sacco colmo di sorprese…Un momento di condivisione promosso dallo staff della struttura sanitaria coordinata da Angela Russello.
Presentato, nella sala Morici di Sicilbanca, a Caltanissetta, il libro “Cinque vite. Racconti inediti dei familiari della scorta di Paolo Borsellino”, scritto da Mari Albanese ed edito da Navarra Editore. A Palermo il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, cento chili di tritolo destinati al giudice Paolo Borsellino deflagrarono dentro una piccola utilitaria in via Mariano d’Amelio. Assieme al Giudice, persero la vita i poliziotti Emanuela Loi, Vincenzo Fabio Li Muli, Eddie Walter Max Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Sono queste le cinque vite che la pubblicazione di Mari Albanese ci restituisce e che troppo spesso vengono citati solo come “i ragazzi della scorta”: locuzione sbrigativa che toglie loro lo spessore di un nome, di un corpo e dell’identità. Per non dimenticarli, l’autrice ha raccolto le parole inedite dei familiari, confidenze che ci donano ritratti intimi, non conosciuti, che vanno oltre la divisa: un racconto della loro vita fatta di quotidianità, curiose rivelazioni, emozioni, tante speranze. All’evento, oltre all’autrice del libro, sono intervenuti il dr Ottavio Sferlazza, Magistrato in quiescenza, il Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone, responsabile dell’Ufficio per la Sicurezza Personale della Questura, Ester Vitale, portavoce dell’Associazione Onde donneinmovimento e Francesca Grasta del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino.
Riflettori accesi sull’Oncologia con un convegno,stamattina a Palazzo Ducale, che ha visto presenti i medici del territorio.
“Il convegno scientifico che si è svolto oggi a Gela ha offerto i punti di vista molteplici da parte di diversi professionisti che si occupano di Oncologia -afferma il Direttore della UOC di Oncologia di Gela dott Roberto Valenza- si presenta un continuum che parte dalla diagnosi, si snoda lungo un percorso in cui il paziente è al centro e lo accompagna in tutte le sue possibili evoluzioni”.
“La parte diagnostica – continua il dott Antonino Biundo Direttore della UOC di Medicina del Vittorio Emanuele – é il primo momento fondamentale per un corretto inquadramento ed una impostazione terapeutica adeguata ai bisogni del paziente e della sua famiglia”.
“La gestione e il supporto nella fase terapeutica è complessa e ricca di diverse sfaccettature, – dice il Direttore Sanitario Ospedaliero del distretto Area Sud Dott Alfonso Cirrone Cipolla- che vanno affrontate con un lavoro di equipe e coordinamento tra le varie figura coinvolte, comprese le associazioni di volontariato”.
“L’attenta valutazione preperatoria multidisciplinare è particolarmente utile per ottenere un miglioramento delle condizioni generali del paziente che, come un atleta, deve affrontare la gara nelle migliori condizioni possibili- aggiunge il Direttore della UOC di Chirurgia Dott Alessandro Buttafuoco- per esempio, la sospensione del fumo e del consumo di alcol sono utili nel ridurre le complicanze respiratorie e le infezioni post-operatorie, così come l’attività fisica e gli esercizi indicati dal medico riabilitatore, focalizzati sulle fragilità del paziente stesso, giocano un ruolo decisivo nel riportarlo rapidamente, nel post-operatorio, alle sue normali condizioni”
“Si sono affrontate anche le tematiche relative all’accompagnamento del paziente e dei familiari verso il fine vita, che vede come ultimo il ricorso all’Hospice, attraverso le cure palliative e domiciliari-ADI, offrendo un quadro completo delle risorse disponibili”- conclude il dott Giampaolo Alario Respondabile dell’Hospice di Gela.