Il Lions Club Butera e Terre Federiciane ha realizzato un significativo service presso il reparto di oncologia dell’ospedale Vittorio Emanuele, rinnovando il proprio impegno nel sostenere e confortare coloro che affrontano momenti di difficile prova. L’iniziativa ha previsto la consegna di trecce all’Associazione FARC&C, destinate alla creazione di parrucche da concedere in comodato d’uso a chi ne ha necessità.
L’evento ha visto la partecipazione attiva di socie e volontari del Lions Club, i quali hanno contribuito con entusiasmo a rendere questa giornata particolarmente importante. Le trecce donate saranno trasformate in parrucche di alta qualità, progettate per portare un sorriso e un po’ di sollievo alle pazienti oncologiche.
In aggiunta alla consegna delle trecce, le socie del Lions Club hanno desiderato inviare un messaggio di speranza e vicinanza a tutti i pazienti del reparto. Sono state distribuite candele profumate, accompagnate da pergamene recanti frasi di conforto e incoraggiamento, destinate a coloro che sono impegnati nella lotta contro il cancro.
Queste candele, simbolo di luce e rinascita, sono state donate con l’intento di infondere un senso di serenità e sostegno a chi affronta con determinazione la difficile battaglia contro la malattia. Ogni pergamena, curata con attenzione, racchiude parole capaci di trasmettere forza e resilienza, ricordando a ciascuna paziente che non è sola in questo arduo percorso.
Il presidente del Lions Club Butera e Terre Federiciane, Angela Testa, ha espresso la propria soddisfazione per la riuscita dell’evento: «Siamo orgogliose di poter offrire il nostro sostegno e il nostro affetto alle pazienti del reparto di oncologia. Ogni treccia donata e ogni pensiero consegnato rappresentano un segno tangibile della nostra vicinanza e del nostro impegno nel fare la differenza». Anche le volontarie dell’Associazione FARC&C hanno voluto esprimere la loro gratitudine al Lions Club per l’iniziativa e la generosa donazione.
Babbo Natale non arriva solo per i bambini ma anche per i nonnini. La RSA del Santa Barbara Hospital, ha organizzato un simpatico evento per i nonnini ricoverati nella struttura.Una pesca natalizia di Babbo Natale.
Lunedì 16 Dicembre arriva Babbo Natale con un sacco colmo di sorprese…Un momento di condivisione promosso dallo staff della struttura sanitaria coordinata da Angela Russello.
Presentato, nella sala Morici di Sicilbanca, a Caltanissetta, il libro “Cinque vite. Racconti inediti dei familiari della scorta di Paolo Borsellino”, scritto da Mari Albanese ed edito da Navarra Editore. A Palermo il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, cento chili di tritolo destinati al giudice Paolo Borsellino deflagrarono dentro una piccola utilitaria in via Mariano d’Amelio. Assieme al Giudice, persero la vita i poliziotti Emanuela Loi, Vincenzo Fabio Li Muli, Eddie Walter Max Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Sono queste le cinque vite che la pubblicazione di Mari Albanese ci restituisce e che troppo spesso vengono citati solo come “i ragazzi della scorta”: locuzione sbrigativa che toglie loro lo spessore di un nome, di un corpo e dell’identità. Per non dimenticarli, l’autrice ha raccolto le parole inedite dei familiari, confidenze che ci donano ritratti intimi, non conosciuti, che vanno oltre la divisa: un racconto della loro vita fatta di quotidianità, curiose rivelazioni, emozioni, tante speranze. All’evento, oltre all’autrice del libro, sono intervenuti il dr Ottavio Sferlazza, Magistrato in quiescenza, il Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone, responsabile dell’Ufficio per la Sicurezza Personale della Questura, Ester Vitale, portavoce dell’Associazione Onde donneinmovimento e Francesca Grasta del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino.
Riflettori accesi sull’Oncologia con un convegno,stamattina a Palazzo Ducale, che ha visto presenti i medici del territorio.
“Il convegno scientifico che si è svolto oggi a Gela ha offerto i punti di vista molteplici da parte di diversi professionisti che si occupano di Oncologia -afferma il Direttore della UOC di Oncologia di Gela dott Roberto Valenza- si presenta un continuum che parte dalla diagnosi, si snoda lungo un percorso in cui il paziente è al centro e lo accompagna in tutte le sue possibili evoluzioni”.
“La parte diagnostica – continua il dott Antonino Biundo Direttore della UOC di Medicina del Vittorio Emanuele – é il primo momento fondamentale per un corretto inquadramento ed una impostazione terapeutica adeguata ai bisogni del paziente e della sua famiglia”.
“La gestione e il supporto nella fase terapeutica è complessa e ricca di diverse sfaccettature, – dice il Direttore Sanitario Ospedaliero del distretto Area Sud Dott Alfonso Cirrone Cipolla- che vanno affrontate con un lavoro di equipe e coordinamento tra le varie figura coinvolte, comprese le associazioni di volontariato”.
“L’attenta valutazione preperatoria multidisciplinare è particolarmente utile per ottenere un miglioramento delle condizioni generali del paziente che, come un atleta, deve affrontare la gara nelle migliori condizioni possibili- aggiunge il Direttore della UOC di Chirurgia Dott Alessandro Buttafuoco- per esempio, la sospensione del fumo e del consumo di alcol sono utili nel ridurre le complicanze respiratorie e le infezioni post-operatorie, così come l’attività fisica e gli esercizi indicati dal medico riabilitatore, focalizzati sulle fragilità del paziente stesso, giocano un ruolo decisivo nel riportarlo rapidamente, nel post-operatorio, alle sue normali condizioni”
“Si sono affrontate anche le tematiche relative all’accompagnamento del paziente e dei familiari verso il fine vita, che vede come ultimo il ricorso all’Hospice, attraverso le cure palliative e domiciliari-ADI, offrendo un quadro completo delle risorse disponibili”- conclude il dott Giampaolo Alario Respondabile dell’Hospice di Gela.