Proseguono le attività del progetto “Beyond Horizons” sul potenziamento delle competenze per l’inclusione e lo sviluppo personale attraverso l’approccio integrato di life skills. L’iniziativa è curata dall’Asd Sport Academy presieduta da Salvatore Bernardo. Il progetto intende potenziare le competenze del personale educativo nelle life skills e nel coaching negli over 16.
L’associazione ha coinvolto l’IIS Sturzo, nello specifico lo staff associato ad ADS e dal 3 al 6 dicembre si è tenuta a Praga una mobilità del progetto, cui hanno preso parte il dirigente scolastico Franco Ferrara, Tiziana Finocchiaro, Anna Liardi, Maria Grazia Raimondi, Gabriella Calaciura, Annalisa Faraci.
Il corso “Empowering Learners for the 21st Century through Coaching and Inclusion” si è tenuto presso l’Università di Praga dall’ente di formazione ITC International. La formazione ricevuta dal personale si tradurrà in eventi formativi destinati al territorio a partire da gennaio.
Babbo Natale non arriva solo per i bambini ma anche per i nonnini. La RSA del Santa Barbara Hospital, ha organizzato un simpatico evento per i nonnini ricoverati nella struttura.Una pesca natalizia di Babbo Natale.
Lunedì 16 Dicembre arriva Babbo Natale con un sacco colmo di sorprese…Un momento di condivisione promosso dallo staff della struttura sanitaria coordinata da Angela Russello.
Presentato, nella sala Morici di Sicilbanca, a Caltanissetta, il libro “Cinque vite. Racconti inediti dei familiari della scorta di Paolo Borsellino”, scritto da Mari Albanese ed edito da Navarra Editore. A Palermo il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, cento chili di tritolo destinati al giudice Paolo Borsellino deflagrarono dentro una piccola utilitaria in via Mariano d’Amelio. Assieme al Giudice, persero la vita i poliziotti Emanuela Loi, Vincenzo Fabio Li Muli, Eddie Walter Max Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Sono queste le cinque vite che la pubblicazione di Mari Albanese ci restituisce e che troppo spesso vengono citati solo come “i ragazzi della scorta”: locuzione sbrigativa che toglie loro lo spessore di un nome, di un corpo e dell’identità. Per non dimenticarli, l’autrice ha raccolto le parole inedite dei familiari, confidenze che ci donano ritratti intimi, non conosciuti, che vanno oltre la divisa: un racconto della loro vita fatta di quotidianità, curiose rivelazioni, emozioni, tante speranze. All’evento, oltre all’autrice del libro, sono intervenuti il dr Ottavio Sferlazza, Magistrato in quiescenza, il Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone, responsabile dell’Ufficio per la Sicurezza Personale della Questura, Ester Vitale, portavoce dell’Associazione Onde donneinmovimento e Francesca Grasta del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino.
Riflettori accesi sull’Oncologia con un convegno,stamattina a Palazzo Ducale, che ha visto presenti i medici del territorio.
“Il convegno scientifico che si è svolto oggi a Gela ha offerto i punti di vista molteplici da parte di diversi professionisti che si occupano di Oncologia -afferma il Direttore della UOC di Oncologia di Gela dott Roberto Valenza- si presenta un continuum che parte dalla diagnosi, si snoda lungo un percorso in cui il paziente è al centro e lo accompagna in tutte le sue possibili evoluzioni”.
“La parte diagnostica – continua il dott Antonino Biundo Direttore della UOC di Medicina del Vittorio Emanuele – é il primo momento fondamentale per un corretto inquadramento ed una impostazione terapeutica adeguata ai bisogni del paziente e della sua famiglia”.
“La gestione e il supporto nella fase terapeutica è complessa e ricca di diverse sfaccettature, – dice il Direttore Sanitario Ospedaliero del distretto Area Sud Dott Alfonso Cirrone Cipolla- che vanno affrontate con un lavoro di equipe e coordinamento tra le varie figura coinvolte, comprese le associazioni di volontariato”.
“L’attenta valutazione preperatoria multidisciplinare è particolarmente utile per ottenere un miglioramento delle condizioni generali del paziente che, come un atleta, deve affrontare la gara nelle migliori condizioni possibili- aggiunge il Direttore della UOC di Chirurgia Dott Alessandro Buttafuoco- per esempio, la sospensione del fumo e del consumo di alcol sono utili nel ridurre le complicanze respiratorie e le infezioni post-operatorie, così come l’attività fisica e gli esercizi indicati dal medico riabilitatore, focalizzati sulle fragilità del paziente stesso, giocano un ruolo decisivo nel riportarlo rapidamente, nel post-operatorio, alle sue normali condizioni”
“Si sono affrontate anche le tematiche relative all’accompagnamento del paziente e dei familiari verso il fine vita, che vede come ultimo il ricorso all’Hospice, attraverso le cure palliative e domiciliari-ADI, offrendo un quadro completo delle risorse disponibili”- conclude il dott Giampaolo Alario Respondabile dell’Hospice di Gela.