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Cronaca

In auto con pistola e cartucce, giovane arrestato dalla finanza

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La Guardia di finanza del Comando Provinciale di Caltanissetta ha sequestrato una pistola Beretta mod. 98 F con matricola abrasa e relativo munizionamento. L’operazione è scattata grazie alle costanti attività di controllo economico del territorio svolto dalle pattuglie della Guardia di Finanza che, in contrada Spinasanta, in occasione di un controllo su strada, hanno notato un giovane disfarsi frettolosamente di un marsupio, lanciandolo tra la vegetazione.Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di recuperare il marsupio, al cui interno è stata rinvenuta un’arma da fuoco con la matricola abrasa e 8 cartucce.Il controllo è stato esteso anche agli immobili nella disponibilità del giovane ventiquattrenne, nel corso del quale sono stati rinvenuti anche un passamontagna di colore nero, una fondina per pistola, un grimaldello e un tirapugni. Per il cittadino gelese è scattato l’arresto in flagranza e, su disposizione della locale Procura della Repubblica, è stato condotto presso la casa circondariale di Gela. L’arma sequestrata sarà anche oggetto di accertamenti tecnici finalizzati a verificarne l’eventuale utilizzo in fatti di sangue.

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Cronaca

Lutto nella Polizia, è morto Carmelo Casabona

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Si è spento all’età di 71 anni, Carmelo Casabona, ex capo della Squadra Mobile di Caltanissetta, titolare di numerose indagini sulla guerra di mafia a Gela. Nato a Caltanissetta il 16 giugno 1953, coniugato con tre figli, ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Palermo.Entrato nell’Amministrazione della Polizia di Stato nel 1980, è stato assegnato alla Squadra Mobile della Questura di Sondrio. Trasferito a Palermo, ha assunto l’incarico di responsabile della Sezione Omicidi della Squadra Mobile. Ha diretto anche la Criminalpol di Milano e di Catania. Dopo la promozione a 1° Dirigente per meriti straordinari, è conseguita quella di Dirigente Superiore. Successivamente è stato nominato Questore di Ragusa e di Agrigento, Direttore del Secondo Reparto della Dia, Vice Direttore della Direzione Interregionale Sicilia – Calabria di Catania e Questore di Caserta.Promosso Dirigente Generale, il 1° aprile 2009 è stato nominato Questore di Reggio Calabria. Nel corso della sua brillante carriera ha diretto importanti operazioni di polizia per la lotta alla criminalità organizzata, ottenendo rilevanti e significativi risultati.Il 30 maggio 2012 è stato nominato Prefetto e assegnato all’Ispettorato Generale di Amministrazione. Il 9 ottobre 2012 è stato nominato Prefetto di Sondrio. Ha concluso la sua carriera come Prefetto di Vibo Valentia. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Santa Flavia a Caltanissetta.

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Cronaca

Vescovo e vicario indagati si dichiarano sereni

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Un comunicato stringato a firma del direttore Diocesano dopo la notizia che il vescovo di Piazza Armerina monsignor Rosario Gisana e il suo vicario giudiziale sono i dagati per falsa testimonianza nella vicenda che riguarda don Giuseppe Rugolo. “Confermo che nei giorni scorsi è stato notificato al Vescovo mons. Rosario Gisana e al Vicario Giudiziale mons. Vincenzo Murgano l’avviso, in quanto indagati, della conclusione delle indagini preliminari. Entrambi sono sereni e manifestano fiducia incondizionata nella Verità e nella Magistratura”.

Poche parole mentre la notizia ha fatto scalpore in tutta la Diocesi

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Cronaca

Falsa testimonianza, indagati il Vescovo Gisana e il suo vicario giudiziale

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Monsignor Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, e il suo vicario giudiziale, Vincenzo Murgano, attualmente parroco della chiesa madre del capoluogo ennese, sono indagati dalla Procura di Enna per falsa testimonianza. La vicenda è una coda del processo al sacerdote ennese Giuseppe Rugolo, che si è concluso lo scorso 5 marzo con una condanna a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale a danno di minori, come scrive il quotidiano La Repubblica Palermo. Dopo la conclusione del processo la parte civile, Antonio Messina, ha presentato un esposto in Procura e ora i magistrati vogliono approfondire la vicenda

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