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L’on.Scuvera fa il punto sul ponte di Tenutella e gli interventi sui danni dell’alluvione

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Il Ponte Tenutella, essenziale collegamento tra la zona balneare di Gela e Butera, è un’infrastruttura di grande importanza per i residenti e le attività economiche locali. Il suo ripristino rappresenta una priorità assoluta per garantire la sicurezza dei cittadini e la piena funzionalità della viabilità. Lo sostiene in un suo intervento l’on.Totò Scuvera

“In merito al progetto – dice il deputato- ho interloquito con l’ingegnere Duilio Alongi, Capo del Genio Civile, che mi ha confermato la conclusione del progetto esecutivo. Questo sarà sottoposto ai pareri definitivi nella conferenza dei servizi prevista per oggi.Il passo successivo consisterà nel reperire il finanziamento necessario, stimato in circa 4 milioni di euro, per avviare i lavori di ricostruzione”

“Per la zona di Tenutella- aggiunge- , ho raccolto numerose segnalazioni da parte dei residenti riguardo ai danni causati dall’alluvione del 18 e 19 ottobre. Strade, abitazioni e terreni agricoli hanno subito gravi compromissioni, aggravando la situazione di disagio.Ho affrontato la questione insieme all’ingegnere Cocina, Presidente della Protezione Civile Sicilia, e al sindaco di Butera, Giovanni Zuccalà. Il Comune di Butera ha già trasmesso una relazione di stima alla Protezione Civile, che venerdì effettuerà sopralluoghi per verificare le condizioni dei luoghi e programmare interventi mirati, con l’obiettivo di evitare il ripetersi di tali eventi.

“Il ripristino del Ponte Tenutella non è solo una necessità infrastrutturale, ma un atto di rispetto e dignità per i cittadini della zona. Continuerò a impegnarmi con determinazione per garantire le risorse necessarie e restituire al territorio ciò che gli spetta” – aggiunge

“Assicuro che l’impegno della Regione Sicilia, attraverso la Protezione Civile e le istituzioni competenti, sarà massimo per risolvere questa emergenza e ripristinare condizioni di sicurezza e vivibilità per tutti” – conclude l’on Scuvera.

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Attualità

Alla “Quasimodo” il progetto “Il mio amico a 4 zampe” con l’Università cinofila: l’entusiasmo dei bambini 

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Si è concluso con successo al plesso Salonicco dell’istituto comprensivo “Quasimodo” diretto da Maurizio Tedesco il progetto “Il mio amico a 4 zampe”, promosso dalla scuola e dall’Università cinofila. Un’iniziativa rivolta gli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria per sensibilizzare i bambini a temi importanti come il rispetto per gli animali, il senso di solidarietà, l’empatia.

Ideatrice del progetto l’insegnante Giovanna Scalia: «Il cane è capace di tirar fuori dal bambino le emozioni più belle, scacciando ansie e paure. Siamo felici dell’attenzione dei nostri piccoli studenti», ha detto la docente.

«I bambini hanno accolto questa proposta – ha aggiunto Rossella Russello, educatrice cinofila – partecipando con grande entusiasmo. Le loro domande e la loro curiosità sono state il valore aggiunto del progetto». Protagonisti degli incontri diversi amici a quattro zampe: jack russell, carlini e il chihuahua Ciko presente all’evento conclusivo di ieri.

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Mini car dentro un fossato in via Butera

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Finisce dentro un fossato una mini car Ami. L’incidente che ha coinvolto l’auto di piccole dimensioni si è verificato lungo la via Butera.

Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi

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Cronaca

Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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Avevano un forte legame con la Stidda gelese, con cui facevano affari, le 45 persone indagate nell’ambito di una maxi operazione contro il traffico internazionale di droga, operata dalla Polizia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia. Trenta gli arrestati reclusi in carcere, dodici ai domiciliari e tre destinatari di misure restrittive alternative.

L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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