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Politica

Il Pd innesca la lite con la Giunta…( aspettando il rientro?)

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Gela.Fa sorgere il dubbio di qualche attenzione particolare verso il posto vuoto in Giunta, li scontro innescato in aula consiliare dal PD per il fatto cheil compito di  presentare il regolamento sulle alienazioni dei Beni culturali sia stato demandato al dirigente Grazia Cosentino e  non all’assessore al ramo.L’assessore non c’è da giugno da quando il PD  ha lasciato la Giunta.e le voci che un’altra del Pd voglia tornare al governo si susseguono accompagnate dai nomi dei possibili assessori: il bis di Grazia Robilatte o Alessandra Ascia? In aula da remoto , in apertura di seduta, il Pd ha innescato la miccia dello scontro.I lavori per quel regolamento sono andati avanti a fatica con 4 articoli approvati compresi gli emendamenti della commissione Urbanistica.Le condizioni per andare avanti non c’erano. Un gruppo trasversale composto da opposizione e parte della maggioranza vuole le sedute in presenza con le norme del distanziamento. Anzi Una Buona idea propone in sistema simile a quello scolastico cioè 50% dei consiglieri in aula e il resto collegati fa casa con le turnazioni.Deciderà la conferenza dei capigruppo per poi tornare a trattare il regolamento la prossima settimana 

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L’on.Mancuso (F.I):”il sindaco,frutto di inciucio politico, non provi più a spaccare il mio partito”

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” Il sindaco espressione scientifica di un inciucio politico, non si permetta mai più di entrare a gamba tesa nella vita interna di Forza Italia che è un partito unito dove ciascuno ha libertà di esprimere il proprio pensiero. Pensarla diversamente su un te ma non significa essere spaccati. Non ci interessa sapere chi Di Stefano riconosce e chi no in Forza Italia. Le elezioni noi le abbiamo perse, tutto il partito le ha perse, io le ho perse a Gela. Chi ha perso ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione sui temi che riguardano la città tanto più se si tratta di dirigenti del partito”: interviene duramente sulle vicende locali come mai ha fatto prima l’on. Michele Mancuso.

Prende la parola dopo le vicende di questi giorni. La polemica cioè sul dissesto del Comune, con il capogruppo forzista Antonino Biundo che si dichiara collaborativo, i dirigenti Gnoffo e Cirignotta che prendono le distanze dalla linea morbida, Biundo che replica che la linea del partito la decide il segretario e il capogruppo con l’on Mancuso e , infine,il sindaco che getta legna sul fuoco riconoscendo come Forza Italia solo Biundo, Mancuso e Falcone e non chi ha perso le elezioni e ancora non si rassegna.

Mancuso non ha gradito queste dichiarazioni del sindaco e gli manda a dire che Forza Italia non ha bisogno dei riconoscimenti di un sindaco frutto del peggiore degli inciuci politici.

“Forza Italia è unita e ha le idee chiare.Quando la città ha bisogno e lui chiede aiuto interveniamo. Lo abbiamo fatto e lo faremo.Ma siamo all’opposizione, non abbiamo nulla a che vedere con lui e la sua coalizione. Come opposizione il nostro dovere è controllare e criticare quando necessario fuori e dentro il consiglio.Non ci provi più Di Stefano a mettere zizzania nel mio partito”

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Terenziano e i suoi fratelli: Scuvera, Mancuso,Biundo,Falcone e Lombardo

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Espandere il movimento fuori città preparandosi alle Provinciali e Regionali mantenendo sempre la natura civica: questa linea seguirà il movimento Una buona idea. Seguendo il suo nuovo metodo fatto di pragmatismo, modi e tempi precisi. Lo ha detto il sindaco Terenziano Di Stefano.

“ Faremo sempre alleanze con quanto hanno a cuore la città – ha sottolineato– e vogliono risolvere i problemi. La nostra simpatia è per la coalizione che abbiamo contribuito a costruire ma apprezzo il parlamentare Ars Scuvera che si è spogliato dell’appartenenza per affrontare i problemi del territorio. Il percorso delle scelte politiche e delle alleanze future va tracciato insieme, con il nostro movimento. In un ragionamento di campo largo per le Regionali o per le Provinciali, se ci coinvolgeranno ci saremo. L’Mpa? L’assessore Caci sta facendo un lavoro incredibile anche questo gruppo potrebbe aderire ad un campo largo. L’Mpa nasce come autonomo, ha avuto esperienze con il centrodestra e con il centrosinistra. A Lombardo interessa la qualità del progetto e ha fatto a Gela una scelta fortr. Con FI il dialogo c’è, con Mancuso e Falcone, per i temi del territorio, e con il consigliere Biundo. È questa la Forza Italia che conosco. Gli altri sono solo quelli che hanno perso le elezioni e non se ne sono ancora fatti una ragione”.

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Dall’idea folle alla buona idea ed ora il movimento del sindaco è pronto a cambiare pelle

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Un gruppo di 4 persone con a capo il presidente Rino Licata guiderà il movimento civico Una buona idea fino al congresso che sarà celebrato tra gennaio e febbraio. Ora si è aperta la fase di adesione. A presentare il movimento che si prepara a cambiare pelle è stato il suo fondatore Terenziano Di Stefano.

” Abbiamo espresso una nuova classe dirigente. Cambiano ora le nostre responsabilità- ha detto il sindaco- non siamo più un movimento solo che aggrega e sviluppa idee, oggi cambia il modo di vedere la città, di approcciare il mondo del lavoro . Bisogna andare avanti con il nostro progetto rimanendo con i piedi per terra non ci dobbiamo montare la testa perchè il cittadino ti premia ma diventa anche crudele se la nostra politica viene meno. Per questo abbiamo concordato con il gruppo di darci un nuovo assetto. Nello stesso momento anche altri gruppi politici della coalizione come M5s e Pd si stanno dando un nuovo assetto. Gela ha oggi ottimi politici che hanno responsabilità si deve costruire nuova classe politica”.

Di Stefano ha presentato la struttura commissariale composta da Rino Licata ex segretario e presidente, Giovanni Scicolone uno dei fondatori del movimento, Giuseppe Scerra e Carmelo Di Stefano Attorno a loro ci sarà collaborazione e presenza dei consiglieri.

” Con entro nuovo anno avremo una struttura definitiva – ha detto Rino Licata- un gruppo lavoro ci aiuterà per i social e la parte amministrativa.È composto da Luigi Bronte, Alfonso Peritore e Debora Pistritto. Il Gruppo Giovani sarà guidato da Bruna Consoli. L’ adesione si chiude al 31 dicembre, il congresso sarà tra gennaio e febbraio”.

Giovanni Scicolone ha lodato il lavoro dell’ormai ex segretario Giovanni Giudice che ha costruito una tela di collaborazione con i partiti.”Eguagliare lui sarà difficile.Nel 2018 eravamo un’idea folle, oggi siamo la terza lista città, abbiamo responsabilità addosso e dobbiamo essere all’altezza”- ha detto.

Carmelo Di Stefano ha detto: “È vero , abbiamo più responsabilita , abbiamo dei debiti verso i cittadini, dobbiamo essere presenti nei quartieri e portare la voce dei cittadini al municipio”

Giuseppe Scerra ha sottolineato “la forza di un team che vuole lavorare per la città”.”Siamo un gruppo unito e questo è un buon presupposto per fare bene e andare avanti”

La necessità del movimento di uscire dai co fini cittadini e radicarsi nel territorio è stata evidenziata da Alfonso Peritore mentre Bruna Consoli ha annunciato la nascita del Gruppo Giovani idee il 7 dicembre.

Per il capogruppo Giovanni Giudice la natura civica è la linea di seguire perché dà capacità di dialogare con tutti e non adeguarsi a nessuno. La forza del movimento è data da giovani che sono tanti mentre io consigliere Saro Faraci ha aggiunto la non litigiosità e evidenziato la necessità di essere presenti fuori dalla città.

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