Nej giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura nissena, con il quale è stato disposto il sequestro di 2 unità immobiliari, un’impresa con relativo patrimonio aziendale e rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 700 mila euro, riconducibili ad un soggetto gelesi indiziato di appartenere al sodalizio mafioso “Sanfilippo”.
’attività investigativa di aggressione patrimoniale è stata avviata su input della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito delle risultanze emerse nel corso dell’operazione denominata “Chimera”, effettuata dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Gela, da cui è emerso il ruolo del cittadino gelese quale referente della “stidda mazzarinese”, condannato – all’esito del procedimento abbreviato – alla pena di 16 annj di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.
Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottatodal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione nell’ambito del procedimento di prevenzione – sulla base delle articolate indagini economico – patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta – D.D.A. ed eseguite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, con riguardo alla posizione reddituale del destinatario e dei familiari, volte a verificare la effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa.
Il provvedimento è stato disposto in via anticipata, in attesa del contraddittorio che avrà luogo dinanzi al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la successiva confisca dei beni.
L’operazione di servizio svolta dalla Guardia di Finanza testimonia il costante impegno delle Fiamme Gialle nel contrastoall’accumulazione illecita dei patrimoni, in particolare provenienti da attività della Criminalità Organizzata, a tutela dell’economia sana.
In fuga dall’Italia da più di un anno: arrestato quarantaquattrenne di Niscemi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela insieme ai militari della Stazione di Niscemi hanno arrestato un 44enne originario di Niscemi che – da più di un anno – era ricercato in quanto sottrattosi all’esecuzione di un provvedimento di cumulo pene emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce per una pena complessiva di 5 anni, 10 mesi e 11 giorni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto e resistenza a pubblico ufficiale, commessi dal 2007 al 2018.
L’uomo da anni risiedeva in Germania, ma ogni tanto tornava per incontrare i familiari. I Carabinieri a seguito di attività investigativa, avuta contezza della sua presenza nel comune di Niscemi, decidevano di perquisire la sua abitazione, trovandolo all’interno.
Nell’ambito del controllo il ricercato veniva trovato in possesso di 200 grammi circa di Marijuana celati all’interno di una busta di plastica e un bilancino di precisione e pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Gela dove dovrà scontare una pena. In relazione all’arresto in flagranza di reato per la droga rinvenuta, il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Gela convalidava l’arresto confermando la custodia cautelare in carcere.
I finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno concluso un’operazione volta al contrasto ed allo spaccio di sostanze stupefacenti a Gela, sequestrando circa 6 chili di hashish e un chilo di marijuana.
Anche a seguito di alcune segnalazioni provenienti da cittadini, su possibili attività di spaccio nel quartiere“Cantina Sociale” di Gela, i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di controlli specifici, individuando un cittadino gelese di 24 anni, trovato in possesso di 59 panetti di hashish e una confezione diplastica contenente circa 1 kg di marijuana.
Le Fiamme Gialle, dopo l’ispezione dell’autovettura in cui è stata rinvenuta la sostanza stupefacente, hanno esteso il controllo anche alle abitazioni del giovane, rinvenendo e sequestrando ulteriori 2 grammi di marijuana.
Al termine delle attività, il pusher è stato tratto in arresto e, su disposizione della locale Procura della Repubblica, è stato condotto presso la casa circondariale di Gela. Gli investigatori stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per individuare eventuali complici del giovane.
L’attività svolta è il frutto delle costanti azioni di controllo del territorio, quotidianamente svolta dalle Fiamme gialle di Caltanissetta, tese a garantire maggiore sicurezza ai cittadini gelesi e il rispetto della legalità nel territorio della provincia.
Un diciannovenne di Niscemi, è stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
I militari della stazione, ricevuta la segnalazione di un accoltellamento avvenuto in via Caruso a Niscemi, si sono recati presso il pronto soccorso del locale nosocomio dove qualche minuto prima si era presentato un diciottenne che riportava una ferita da arma da taglio. Dalle prime ricostruzioni è emerso che il giovane era rimasto coinvolto in una discussione per futili motivi con un suo coetaneo. Durante l’alterco, quest’ultimo, ha estratto un coltello da una manica della giacca e ha colpito più volte la vittima. Le indagini e le testimonianze raccolte dai militari hanno consentito di individuare immediatamente l’aggressore che nel frattempo si era disfatto del coltello ed era tornato a casa. La vittima è stata trasportata presso l’ospedale di Gela e sottoposta ad intervento chirurgico. L’arma è stata sequestrata e l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Tribunale di Gela su richiesta della locale Procura della Repubblica ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.