Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo
La sinistra nasce per difendere i lavoratori contro la borghesia che stava a destra.Tutto l’ottocento e la prima metà del novecento se ne vanno così. La Sinistra stava con il Noi, la destra stava con l’Io. Vi ricordate il detto l’unione fa la forza? Io aderisco al PCI nei primissimi anni ’70quando ancora c’era un rimasuglio di questa ideologia a difesa degli sfruttati.Ma la transizione era già in atto, come ebbe a dire profeticamente Pasolini. A piccoli passi, lentamente, cambiando anche nome il PCI inizia una inversione di tendenza che lo porterà a stare con l’Io contro il Noi.Da partito sociale e comunitario il PCI ormai Pd diventa un partito individualista e dedito ai diritti civili.Pertanto molla la base operaia, molla i contadini e si propone a difesa di una classe media fatta di impiegati della Sanità e della Scuola. E siamo agli anni 80.Ma dopo gli anni 80 la sinistra aderisce al neoliberismo e al nascente postcapitalismo osannando l’Io e i suoi diritti.Lo spazio lasciato vacante dalle sinistre viene presto riempito dalle destre che lo occupano sino ad oggi.La destra che era per l’Io diventa per il Noi, per il sociale, per gli sfruttati.Cambia ancora la classe di riferimento. Sinistra e Pd si spostano ancora più verso un ceto medio alto, mollando quello basso fatto di dipendenti della scuola e della Sanità.Qual è la nuova classe di riferimento?La nuova classe medio-alta è fatta di gente che occupa i posti apicali nella scuola e nella Sanità cioè primari e presidi. Si sposta verso le Università, verso le case editrici, verso i giornalisti della Rai, verso il cinema, verso la Tv, verso lo spettacolo, verso le femministe di terza generazione, tipo “se non ora quando”, individualiste, agiate se non ricche, radical chic. Queste femministe non si alleano con gli uomini contro il potere capitalista, ma al contrario si alleano con il potere capitalista contro gli uomini e mettono donne contro uomini.Sinistra e Pd si spostano quindi verso il mondo ideologizzato degli lgbtq, contro gli eterosessuali. Tutti e tre: sinistra, femministe, lgbtq insistono su un patriarcato che sarebbe all’origine dei guai delle donne quando già negli anni 50 Lacan aveva decretato l’evaporazione del padre in funzione di una società di uomini soli. Ed insistono con slogan antistorici ed anacronistici, incuranti delle loro stesse contraddizioni che li vedono benestanti e privilegiati in una Società dove aumentano a dismisura i poveri e i precari che loro hanno mollato molti anni fa.Insomma sinistra e Pd si spostano verso coloro che non hanno nessun problema sociale, gente ad alto reddito che gestisce potere e vive nei quartieri alti delle città. Dalla base della piramide alla parte medio-alta e altissima della piramiide sociale ed economica. Lo si può verificare attraverso l’analisi del voto.La sinistra e il Pd rimangono sempre contro il capitalismo tradizionale, per intenderci quello solido, medio, piccolo, italiano e si alleano con il capitalismo nuovo, tecnologico e bancario, ossia il postcapitalismo straniero fatto di multinazionali e grandi banche.Erano alleati della Russia contro l’America? Adesso è al contrario, sono alleati degli americani contro la Russia. Erano contro la Nato? Adesso è al contrario, sono a difesa della Nato. Erano contro la guerra? Adesso è al contrario, sono di fatto per la guerra.Sinistra e Pd sul piano economico stanno adesso con i ricchi di ultima generazione, cioè gli ultraricchi, meglio se stranieri, sul piano psicologico stanno con l’Io e le sue pretese egoistiche anticomunitarie che loro chiamano dirittib(naturalmente senza doveri).Sul piano della storia si definiscono progressisti a favore del continuo sviluppo e del continuo aumento del Pil.Ma progresso e sviluppo non vanno a braccetto, come vorrebbero farci credere. Lo sviluppo infatti che produce Pil si riferisce alla tecnologia e alla produzione di merci, invece il progresso si riferisce all’uomo e alla sua personalità.Da questo punto di vista più sviluppo comporta meno progresso poiché la personalità umana nei paesi occidentali va verso più egoismo e più anaffettività.La destra di converso esalta il valore delle tradizioni e degli stili di vita tradizionali che sono più lenti e più affettivi.Quindi chi oggi sta a sinistra sta con l’anaffettività, la fretta e l’egoismo che sono intrinsechi al narcisimo infantile ed antisociale. Sempre sul piano economico la base della società ha visto dimezzare il proprio reddito negli ultimi 40 anni mentre i ricchi sono diventati straricchi.La destra ne approfitta e riempie gli spazi lasciati vacanti dalla sinistra. Così oggi abbiamo una destra sociale e comunitaria che sta con i lavoratori ed una sinistra civile e individualista che sta con la parte medio- alta della piramide sociale.Sul piano delle libertà è chiaro che il nuovo capitalismo liquido e globale riduce la libertà esercitando un controllo ossessivo, pervasivo, inquietante h24., attraverso gli smart come Tv, cellulari, Alexia.Quindi le sinistre stanno con chi riduce le libertà, riduce il reddito, riduce la vita a nuda vita animale. Insomma oggi la sinistra sta con i padroni, quelli più forti fra i padroni, specie se stranieri.Quindi chi vuole stare con il Noi, come sino ai primi anni 70, deve spostarsi a destra.Certo a destra non è tutto rosa e fiori. Anche lì ci stanno mille contraddizioni. Ed infatti esistono varie destre.Conclusioni? I problemi dei cittadini non sono risolvibili da questi politici.Che sono subalterni all’economia reale, subalterni all’economia virtuale, subalterni alla finanza internazionale.Bisogna che nasca una nuova politica autonoma dal potere. Nel frattempo bisogna ritagliarsi una vita propria all’insegna della creatività materiale, artistica ed intellettuale.