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Cronaca

Evade dai domiciliari e rapina un’anziana

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Vittoria – I militari della Stazione Carabinieri di Vittoria hanno raccolto la denuncia di una anziana signora rapinata pochi giorni prima della sua borsa contenente effetti personali e il telefono cellulare.

L’anziana ha raccontato che, mentre stava per accedere alla propria abitazione, un giovane le si è avvicinato alle spalle e, con forza, si è impossessato della sua borsa strappandola con una violenza tale da farla poi cadere a terra.

I militari hanno aperto un’indagine per individuare l’autore dell’insano gesto. Le investigazioni sono state condotte mediante la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione della donna nonché mediante l’escussione di persone che potevano riferire in merito alla dinamica dell’evento criminoso. Le attività dei Carabinieri hanno così permesso di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti ed identificare l’autore della rapina nel giovane vittoriese F.G.F., di 21 anni, agli arresti domiciliari.

È stato accertato che il giovane, poco prima della rapina, era evaso dalla misura cui era sottoposto per consumare il delitto in danno dell’anziana per poi far perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile. I Carabinieri, raccolti sufficienti elementi indiziari a carico del giovane, lo hanno defenunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di evasione e rapina, chiedendo al giudice competente l’emissione di una adeguata misura cautelare capace di circoscrivere la sua pericolosità così come evidenziatasi dalla dinamica della rapina.


L’Autorità Giudiziaria, vagliati gli elementi presentati dai militari dell’Arma, ha condiviso le esigenze cautelari emettendo un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere che è stata prontamente eseguita dai Carabinieri nella mattinata del 15 u.s.
I militari, dopo aver rintracciato F.G.F., lo hanno compiutamente dapprima identificato e poi notificato il provvedimento giudiziario, accompagnandolo presso i loro uffici per gli atti di rito. Terminate le formalità di legge, il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Sequestro dei beni finalizzato alla confisca

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Ragusa – Era stato beccato in casa in pieno centro storico con oltre 60 grammi di hashish, 19 grammi di cocaina in pietra purissima e con 47.250 euro in banconote di vario taglio, il giovane gambiano di 23 anni, arrestato l’11 ottobre scorso da personale della Squadra Mobile di Ragusa e da personale dell’Ufficio Volanti.

L’arresto dell’uomo , scaturisce dallo sviluppo di una attività info-investigativa che permetteva agli investigatori di appurare come, già noto per i numerosi precedenti di polizia specifici, e in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il medesimo reato, avesse avviato una proficua attività di spaccio di sostanze stupefacenti avente come base operativa proprio la sua abitazione sita nel centro storico di Ragusa, diventata un vero e proprio “market della droga”.

Dopo dell’udienza di convalida dell’arresto, l’ingente somma di denaro era stata restituita alla giovane moglie dell’arrestato, in sede di riesame, a seguito di ricorso presentato dalla donna dove la stessa sosteneva che tale somma di denaro era frutto delle proprie risorse economiche ed in particolare del reddito percepito dall’impresa di pulizie della quale era titolare.

Le successive indagini svolte dal personale della Squadra Mobile hanno però permesso di accertare che la giovane coppia aveva la disponibilità di un complesso di beni mobili e immobili per un valore di oltre 70.000,00€, sproporzionato rispetto alle risorse finanziarie e ai redditi percepiti.

Gli accertamenti patrimoniali effettuati tramite l’agenzia delle entrate e l’istituto nazionale per la previdenza sociale, mostravano una forte sproporzione dei redditi della coppia, i quali risultavano ammontare per una cifra di gran lunga inferiore rispetto alle disponibilità dei beni posseduti.

Vista la mancata giustificazione della provenienza lecita del rilevante compendio patrimoniale posseduto e l’elevata probabilità che il medesimo sia provento dell’attività criminosa, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa ha emesso decreto urgente di sequestro dei beni finalizzato alla confisca. L’abitazione sottoposta a sequestro, ove il ventitreenne aveva avviato una fiorente attività di spaccio nonostante gli arresti domiciliari, era stata acquistata con vari assegni, ciascuno inferiore alla somma di 5000,00€, in evidente elusione della normativa Antiriciclaggio del 2023. Il sequestro dei beni nella disponibilità della coppia (ossia la somma di 47250,00€ e l’abitazione situata al centro di Ragusa) disposta dal Pubblico Ministero ed eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile diretta dal Vice Questore Aggiunto Andrea Monaco veniva poi convalidato dal Gip, a conferma della piena condivisione dell’attività svolta dagli investigatori.

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Cronaca

Bloccato corriere della droga, in auto la Polizia trova 20 chili di hashish

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Un ventenne di Gela, è stato arrestato dalla Polizia, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di droga. Un equipaggio del locale Commissariato, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ha intercettato il giovane mentre, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, procedeva a velocità sostenuta lungo la strada statale 117 bis, noncurante dei lavori in corso per il rifacimento del manto stradale. Da un controllo accurato del mezzo, nascosto nel cofano dell’auto, gli agenti hanno rinvenuto un trolley all’interno del quale erano contenuti 200 panetti di hashish, per un peso complessivo di 20 chili, che immessi sul mercato avrebbero potuto fruttare oltre 100mila euro. Nel corso della perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’arrestato sono state sequestrate 13 dosi di cocaina e denaro in contante probabile provento dell’attività di spaccio.

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Cronaca

Tombino killer: gelese ricoverata

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Una donna è ricoverata a Gela a causa di una rovinosa caduta avvenuta questa mattina poco le nove, mentre stava attraversando corso Salvatore Aldisio, all’ incrocio con la via Cappuccini.

La gelese si trovava sulle strisce pedonali nei pressi della Villa comunale quando, a causa di un tombino ceduto, è inciampata battendo violentemente la testa sull’asfalto.

Soccorsa dai passanti, poi trasferita in clinica per le prime cure, alla casalinga, 65 anni, i medici hanno riscontrato la frattura del setto nasale ed una grave escoriazione e contusioni al volto, oltreché in diverse parti del corpo.

I sanitari ne hanno disposto il ricovero per proseguire ulteriori accertamenti. Sul posto si si è recata una squadra della Polizia Municipale per rilevare le condizioni del manto stradale. Nella foto di copertina le tracce di sangue sull’asfalto.

Proprio le condizioni pessime della carreggiata, stando alle prime dichiarazioni rilasciate dalla vittima agli agenti, potrebbero avere provocato la caduta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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