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Cronaca

Porto. C’è il rischio che si vanifichi il lavoro svolto

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Insabbiamento e ripascimento del porto rifugio: se ne è parlato nuovamente questa mattina, nel corso di una videoconferenza alla quale il Sindaco Lucio Greco ha preso parte su invito della Prefettura, che ha virtualmente messo attorno allo stesso tavolo anche Capitaneria di Porto, ARPA, ISPRA e Regione. 

La nuova emergenza deriva dal fatto che da ottobre potrebbe non essere più valido il campionamento delle sabbie eseguito dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale e i dati raccolti, di conseguenza, potrebbero non essere più validi. Tutto il lavoro fatto fino ad oggi, dunque, rischia di non poter essere più utilizzato, e i tempi burocratici per fare la gara a quel punto non ci sarebbero più, perchè bisognerebbe ricominciare quasi da zero. 

Un rischio che, assolutamente, non è possibile correre. Per questo, il Dipartimento ha già comunicato che entro una settimana provvederà ad un aggiornamento del piano di caratterizzazione delle sabbie e lo presenterà al Ministero delle Infrastrutture e a tutti gli enti preposti, per poi fare gli altri passaggi propedeutici necessari e programmare un nuovo incontro. “Non posso negare di essere preoccupato per questi continui rinvii, dovuti ad approfondimenti e aggiornamenti, – ha dichiarato il Primo Cittadino – ma posso garantire che, insieme a Sua Eccellenza il Prefetto, monitoreremo costantemente la situazione. Per il futuro, auspico una maggiore collaborazione tra ARPA e ISPRA, al fine di accelerare tempi e iter. Questa ulteriore attività va ultimata nel minor tempo possibile, per capire bene quali siano i quantitativi di sabbia che possono essere utilizzati per il ripascimento e a quanto ammontano quelli che, invece, dovranno essere conferiti in discarica. Stiamo parlando di un’opera molto attesa dalla comunità locale e dalla marineria. Un porto insabbiato non è solo uno spettacolo indecoroso e paradossale per una città di mare come la nostra, ma rappresenta un problema enorme sul fronte dell’economia del territorio e della sicurezza degli operatori marittimi. Gela merita una struttura portuale pienamente fruibile, e auspico un’azione complessiva in cui tutti riescano a fare sistema per far si che i lavori possano essere avviati il prima possibile

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Cronaca

Litiga, poi prende pistola e spara contro la saracinesca della vittima. Arrestato diciassettenne gelese

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Un ragazzo di 17 anni, è stato arrestato dai carabinieridel Reparto Territoriale di Gela che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, su richiesta della Procura. Il giovane è ritenuto responsabile di porto e detenzione illegale di armi e munizioniIl provvedimento scaturisce da un episodio verificatosi a Gela la sera del 17 novembre scorso, quando il minore, a seguito di una lite per futili motivi con un altro soggetto, si sarebbe armato di pistola e in sella ad uno scooter – poi risultato rubato a Gela un anno fa – avrebbe esploso sei colpi di arma da fuoco cal 7.65 contro la saracinesca e il garage della vittima, con chiare finalità intimidatorie.Le immediate indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di ricostruire in breve tempo la dinamica dei fatti, grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Gli elementi emersi hanno delineato un solido quadro indiziario a carico del giovane. Nel corso di una perquisizione operata a carico del minore è stato rinvenuto nella sua disponibilità lo scooter verosimilmente utilizzato per compiere il gesto e alcune munizioni dello stesso calibro occultate nella tasca del giubbotto.Il minore, indagato anche per minaccia aggravata e ricettazione, è stato condotto presso l’Istituto Penale per Minorenni di Caltanissetta, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Incendio: la polizia locale accerta il dolo ed individua il responsabile

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Modica – La polizia municipale e’ intervenuta in Via Fiumara, alle spalle del depuratore comunale, per un incendio nei pressi di una struttura abbandonata, presumibilmente il vecchio impianto municipale.

La pattuglia, nel corso del sopralluogo, unitamente ai vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme, ha riscontrato la presenza di cumuli di rifiuti speciali di vario genere. L’incendio rischiava di estendersi anche alla vallata della Modica – Fiumelato – Scicli, in particolare all’area demaniale. Le fiamme avevano interessato, nello specifico, la carcassa di un’autovettura, un fusto metallico, sedie e tavoli di plastica, porte di legno, alcune complete di vetri, materiale ferroso, tre recipienti in cemento-amianto e un contenitore per rifiuti di plastica.

La zona era stata avvolta da una coltre di fumo nero visibile anche dal centro città. Nel proseguimento delle indagini si è risalito all’autore, un 41enne residente a Scicli.

L’uomo è stato denunciaro alla Procura della Repubblica di Ragusa per abbandono incontrollato di rifiuti al suolo e combustione illecita.

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Cronaca

Violenza sessuale su minorenne in ambito familiare, scatta un arresto a Gela

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E’ accusato di avere commesso reati di di violenza sessuale su una giovane ragazza infraquattordicenne, il cinquantenne arrestato dalla Polizia di Gela in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, applicativa degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, diretta da Salvatore Vella. L’uomo avrebbe costretto la ragazza, in più occasioni, a subire palpeggiamenti al seno, al sedere e alle parti intime, offrendole del denaro nel caso in cui avesse assecondato ulteriormente le sue pretese di natura sessuale.

I plurimi episodi di violenza sessuale sarebbero iniziati nel 2020 e continuati fino al settembre scorso, all’interno del contesto familiare, nel quale l’indagato viveva in quanto convivente della madre della giovanissima vittima. Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gela, hanno ascoltato la minore in presenza di un esperto in psicologia dell’età evolutiva. Ciò ha consentito di ricostruire attentamente i gravi episodi di violenza subiti dalla ragazza, confermati successivamente da altri testimoni che sono stati sentiti nel corso delle indagini. Massima continua ad essere l’attenzione della Procura della Repubblica e delle Forze di Polizia del territorio per il contrasto ai reati commessi in ambito domestico e familiare.

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