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A Montelungo lavori verso l’avvio ma intanto i cittadini creano discariche

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Mentre al Comune è lotta contro il tempo per lo start dei lavori di riqualificazione di Montelungo, i cittadini fanno scempio della collina più panoramica della città.

Chi va a fare una passeggiata nella parte alta si imbatte al centro della strada in un deposito abusivo di materiale edilizio che sembra essere eternit.

Un pugno al decoro e alla bellezza di quel luogo ma anche al vivere civile e alla buona educazione. Che se manca vanifica ogni sforzo di migliorare la città. Qualunque cosa si faccia o si programmi servirà a ben poco se manca il valore del rispetto dell’ambiente e del bene comune.

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Attualità

No agli inceneritori: presidio a Palermo il 27 novembre

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Si terrà mercoledì 27 novembre 2024, a partire dalle ore 10:00 a Piazza Indipendenza sotto Palazzo d’Orleans, la presentazione del nuovo Comitato Promotore della Rete Sicilia Pulita che si batterà nei prossimi mesi e anni contro la costruzione dei due mega inceneritori voluti dal Presidente della Regione siciliana Renato Schifani.
Il comitato riunisce associazioni ambientaliste, sindacati, partiti politici, associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, associazioni di volontariato e promozione sociale, Sindaci e cittadini in una lotta sacrosanta: quella contro un sistema di smaltimento dei rifiuti che favorisce gli affari di pochi a danno della salute di tutti.


Già nel 2002 l’allora Presidente Totò Cuffaro provò a costruire gli inceneritori in Sicilia, provocando una sollevazione dal basso e la nascita di un primo movimento degli eco-costruttori di Biodiversità e Pace per una Sicilia Pulita. Adesso, con il Presidente Schifani, sta succedendo lo stesso: i siciliani dicono no a chi pretende di decidere del loro destino, passando sopra le loro teste.


La Sicilia ha bisogno di cambiare il suo sistema dei rifiuti e di farlo guardando al futuro, non al passato. Per questo siamo contro il Piano Rifiuti Regionale che punta su mega discariche e inceneritori. La Sicilia ha bisogno di impianti per il trattamento e il riciclo dei rifiuti, che creano lavoro e ricchezza. La Sicilia non ha bisogno di inceneritori, che creano spese, speculazione, inquinamento.
A breve, sarà lanciata una petizione online per una Sicilia pulita, senza inceneritori e mega discariche.
Aderiscono al Comitato, e alla manifestazione di protesta contro gli inceneritori: Legambiente Sicilia, WWF, Italia Nostra, Forum Acqua e Beni Comuni, Rete Comitati Territoriali Siciliani, Zero Waste Sicilia, Comitato No Inceneritori Gela, Osservatorio Permanente sui disastri ambientali, Cgil Sicilia, Sunia, Arci Sicilia, Federconsumatori Sicilia, Auser, Centro Consumatori Italia, Attac Pa, Lav, UDI Palermo, Associazione 99%, Ecologia Politica PA, Governo Di Lei, AttivaMisterbianco, Femministorie, L’Eco delle Siciliane, ADAS, Economia Circolare odv, Comitati cittadini ennesi, Fattorie Sociali, No Discarica Misterbianco e Motta, UDI Catania, Mani Tese Sicilia, Un’altra Storia, Cleanup Sicily, Europa verde-Verdi, PD, M5S, SI, PRC e i Sindaci di Blufi, Castelbuono, Caltagirone, Favara, Militello Val di Catania, Petralia Soprana, Termini Imerese.

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Ottava giornata dei poveri della Diocesi Armerina

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Valguarnera – Domenica 24 novembre la Diocedi di Piazza Armerina celebrerà l’ottava giornata mondiale dei poveri, a Valguarnera.

Il tema è: “I poveri privilegiati di Dio”. Nella mattinata tutti i diaconi della Diocesi saranno presenti nelle diverse celebrazioni delle parrocchie cittadine, per dare testimonianza del loro servizio nelle diverse Caritas parrocchiali e/o cittadine dei 12 vicariati della Diocesi.

Nella chiesa Madre alle ore 16 la relazione del dott. Giuseppe Paruzzo. Seguiranno quindi le testimonianze di don Pino Vitrano, successore di fratel Biagio Conte alla Missione Speranza e Carità e di Martino e Tonino, tra i primi ad essere accolti all’inizio della Missione di fratel Biagio e di don Samuel La Delfa, (presidente del Centro Assistenza Religiosa e Sociale Papa Giovanni XXIII la struttura, dove dallo scorso mese di gennaio è attiva la Missione Speranza e Carità, e dove Martino e Tonino stanno lavorando per avviare appieno la Missione.

Alle 18 la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo mons. Rosario Gisana con la partecipazione del clero cittadino.

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Milano città più vivibile e Caltanissetta ultima

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Milano è la città prima in Italia per la qualità della vita. Lo ha rivelato l’indagine annuale realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 26esima edizione.

La qualità della vita in Italia è in lieve peggioramento: buona in 62 province, rispetto alle 63 nel 2023 e alle 64 nel 2022. Milano è seguita da Bolzano e Monza e della Brianza.Le dimensioni della classifica per la qualità della vitaSono nove le dimensioni analizzate (affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, salute, turismo, reddito e ricchezza): la città meneghina è in alto in classifica in tutte tranne in reati e sicurezza.

Per quest’ultima dimensione al primo posto risulta Enna, cha ha scalato nove posizioni rispetto all’anno precedente, ed è seguita da Frosinone, Benevento e Campobasso, mentre Rimini chiude la classifica.Bologna e Trento completano il gruppo delle migliori città del 2024, collocandosi rispettivamente al quarto e quinto posto, e si distinguono per la loro capacità di coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e alti livelli di sicurezza e benessere

In fondo alla classifica c’è Caltanissetta al 107 posto; Reggio Calabria (106) ha perso 11 posizioni rispetto al 2023. Agrigento al 105 posto.

Lo studio mette in evidenza le città italiane che offrono le migliori condizioni di benessere ai propri abitanti e si articola in nove dimensioni:affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Bologna e Trento completano il gruppo delle migliori città del 2024, collocandosi rispettivamente al quarto e quinto posto, e si distinguono per la loro capacità di coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e alti livelli di sicurezza e benessere. Guardando ai grandi scossoni della classifica, da segnalare in negativo Savona (-20, dal 43° al 63° posto) e in positivo Ferrara(+21, dal 48° al 27° posto)Si vive meglio a Milano, peggio a Caltanissetta

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