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Inizia a Butera la rassegna teatrale della compagnia di Riesi

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Al teatro gratis con la Compagnia Angelo Musco di Riesi, con la Rassegna “Butera in scena: un viaggio nel teatro siciliano”; gli appuntamenti teatrali a Butera su iniziativa della Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Butera.

Domenica 17 novembre ore 20.30 la rassegna inizia al cine-teatro Don Giulio Scuvera dove andrà in scena con la grande opera brillante in due atti , cavallo di battaglia che ha vinto tantissimi premi in tutta Italia , ” Cu Siti, Chi Vuliti, Li Purtastivu Li Sordi ” per la regia di Guglielmo Gallè e la direzione artistica di Antonio Lana. L’ opera ambientata verso gli anni 50/60 tratta l’ usura .

Pasquale anziano benestante prestava soldi e riscuoteva con gli interessi, quando il suo stato di salute si aggravo’ inizio a riscuotere tutto senza prestare soldi piu a nessuno .Il nipote che andava sempre a farsi dare soldi dopo la morte de vecchio , chiese alla moglie del vecchio di mettersi insieme per poter usufruire dell’ eredità..ma dopo tante peripezie e colpi di scena, il vecchio si sveglia dalla morte apparente e ritorna a casa…il resto è da vedere con i suoi i colpi di scena che si susseguono durante la commedia con due ore di risate…

Questi gli attori : Salvatore La Rocca, Rosangela Volpe, Angelo Bellina, Giuseppe Forcella, Maurizio Giuliana, Alessandra Ficicchia, Salvatore Ministeri, Carmela Butera, Francesca Carruba, Cristian Perrotti, Nadia Toninelli, Luigi Liberale, Ester Carruba, Anna Selvaggio, Vincenzo Scibetta, Giuseppe Toninelli, Giusy Amodeo, Rino Cigno, Antonio Lana e Guglielmo Gallè.

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Il miglior piatto per la vigilia di Natale

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Baccalà cotto a bassa temperatura, insalata liquida di scarola, saor di cipolla rossa al cardamomo e pinoli. Per la cena della vigilia di Natale, la tradizione vuole “magro”. Allora vi sfodero uno dei miei cavalli di battaglia, un piatto che è la rivisitazione in chiave moderna di una pietanza povera gelese: il merluzzo in brodo con la cicoria. Questo piatto è stato inserito nella cena a 6 mani che abbiamo celebrato a inizio mese col nome “Miseria e nobiltà” ed è andato pubblicato su importanti guide gastronomiche regionali. Insomma, per la cena della vigilia caliamo il carico di briscola.Partiamo da un bel filetto di baccalà già accuratamente spugnato. Lo spelliamo con una pinzetta, rimuoviamo tutte le lische e lo porzioniamo ricavando dei bei filetti. Condiamo leggermente con del sale, del pepe, del timo limone e dell’olio evo e lo mettiamo sottovuoto. Lo cuociamo nel forno a vapore, o se preferite nel roner, impostando la temperatura a 54 gradi per circa 40 minuti. Nel frattempo in una pentola con l’acqua bollente tuffate per due minuti le foglie della scarola precedentemente lavate con cura. Contate due minuti dalla ripresa del bollore e a questo punto tuffate le foglie di scarola in acqua e ghiaccio, questa operazione preserverà un bel colore verde brillante. Scolate la scarola e frullate con dell’olio all’aglio, una punta di peperoncino regolando di sale. Dovrete passare il tutto in un colino a maglia fine così da separare il liquido di scarola dalla parte più fibrosa. In una padella scaldate l’olio evo e fate tostare per qualche istante del cardamomo in polvere. Aggiungete della cipolla rossa affettata e lasciate appena soffriggere, dunque aggiungete dello zucchero di canna, dell’aceto, del sale e lasciate stufare. Negli ultimi minuti di cottura aggiungete dell’uvetta ammollata nel marsala, la cipolla dovrà risultare fondente con un bel colore viola vivace. In un padellino a parte tostate dei pinoli. È arrivato il momento di impiattare. Scegliete un piatto fondo sul quale verserete l’insalata liquida di scarola, adagiate il baccalà e sormontate col saor di cipolla rossa. Infine mettete i pinoli, un giro di olio evo e qualche germoglio e petali di fiori eduli a completare l’opera. La dolcezza e l’acidità della cipolla verranno bilanciate dal leggero retrogusto amarognolo della scarola ed esalteranno la carnosità di un baccalà che si scioglierà in bocca, i pinoli tostati aggiungono una nota croccante e il profumo agrumato del cardamomo sarà il tocco finale. Buon Natale dal vostro Chef e da Appeteating.

Chef Totò Catania

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Il Modica Gospel Choir: emozioni e applausi a Siracusa

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Siracusa – Il Modica Gospel Choir ha regalato un’esperienza indimenticabile alla “Giornata delle Feste d’Inverno”, evento conclusivo delle Feste Archimedee, tenutosi nella suggestiva Chiesa di Santa Lucia alla Badia, ad Ortigia.  Con oltre 80 minuti di musica coinvolgente, il coro ha emozionato un pubblico entusiasta, che ha riempito ogni ordine di posto disponibile per questo evento.

Diretto dal Maestro Giorgio Rizza, il Modica Gospel Choir ha presentato un repertorio ricco, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente che ha catturato l’attenzione e il cuore dei presenti. La performance ha spaziato da classici intramontabili a pezzi originali, tutti caratterizzati da armonie potenti e da un’interpretazione appassionata.  “È stata una serata magica, un’energia incredibile condivisa con un pubblico meraviglioso” – ha commentato il Maestro Rizza.

Il repertorio è stato impreziosito dalle voci soliste di Chiara Provvidenza, Sciara ed Elma Rizza, dal contributo del tenore Saro Cannizzaro, e dalla piccola Lulya Rizza che, con la sua interpretazione di “Born on the Christmas”, ha fatto “esplodere” il pubblico.

Le voci del Modica Gospel Choir hanno, insomma, acceso la magica atmosfera del Natale con un concerto, certamente, speciale.

L’evento ha dimostrato ancora una volta la vitalità e la ricchezza culturale del territorio, sottolineando l’importanza della musica come mezzo di aggregazione e condivisione. La partecipazione massiccia del pubblico ha confermato il successo dell’iniziativa, rendendo la serata un momento di festa, gioia e unità.

“Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questo evento straordinario – aggiunge il Maestro Rizza -. Il Modica Gospel Choir continuerà a portare la sua musica e il suo messaggio di speranza e amore”.

La serata è stata presentata da Mirella Furnari ed arricchita dalle letture di Moreno Cocola.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

ANIA Inquilini denuncia la mancanza di politiche abitative e l’emergenza

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Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’associazione nazionale inquilini ed assegnatari

Palermo – “In questi ultimi tempi si parla sempre più di emergenza abitativa nelle grandi città siciliane.

Certamente siamo in presenza di un fenomeno grave, tragico e purtroppo in crescita, con migliaia di persone e famiglie in attesa di soluzioni dignitose ed adeguate.

L’emergenza abitativa nelle grandi città siciliane, è una questione complessa che affonda le sue radici nei passati decenni e nelle varie Giunte di Governo Regionali e Comunali che si sono susseguite nel tempo senza mai aver avuto la volontà di affrontare realmente la questione.

Questa condizione tragica coinvolge diverse fasce della popolazione siciliana, tra cui famiglie a basso reddito, giovani, disoccupati e migranti.

Le città siciliane, come molte altre in Italia, negli ultimi anni affrontano varie problematiche legate principalmente alla mancanza di alloggi a prezzi accessibili, alla precarietà abitativa, al degrado degli edifici residenziali e alla mancanza di un vero e proprio piano casa in grado di affrontare questa grave emergenza.

Nel 2023, il 5,8% della popolazione siciliana già viveva in condizioni di grave deprivazione abitativa, un dato purtroppo superiore alla media nazionale che è del 5,2%.

Mentre l’incidenza del costo “Casa”, per l’8,2% dei Siciliani, ha superato il 42%  rispetto alla loro capacità economica, superando abbondantemente la media italiana del 6,6%. 

Questi dati drammatici nel 2023 in Sicilia si sono tramutati in oltre 2.000 provvedimenti di sfratto, registrando un incremento dell’13% rispetto all’anno precedente. 

Mentre le richieste di esecuzione di sfratto sono aumentate del 236%, raggiungendo quota 7.104, mentre gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica sono cresciuti del 268%, totalizzando 1.682 casi. 

Rendiamoci conto che, la Capitale della Sicilia, Palermo, pur con tutti i suoi atavici problemi, è e rimane una grande città, la quinta in Italia per popolazione, e chi l’amministra ha il dovere e l’obbligo ad attuare una vera programmazione del comparto casa.

Ad oggi a Palermo, secondo gli ultimi dati ISTAT abbiamo ben 2.700 famiglie in piena emergenza abitativa ed inserite in graduatoria per la concessione di un alloggio ERP che però non esiste.

A fronte di questa graduatoria esistono in città anche circa 500 persone senza tetto e senza fissa dimora che vivono oltre i margini della nostra società e senza alcuna prospettiva di poter rientrare nel sistema sociale di Palermo.

L’unica concreta azione che in questi ultimi decenni è stata attivata a Palermo, nel vano tentativo di risolvere questa emergenza, è stata la gestione, con relativa assegnazione, dei beni confiscati, ma ricordiamo a tutti noi che in una città con oltre 800 mila abitanti si parla di circa 13 alloggi, numeri vergognosamente insufficienti.

Da tempo come sindacato inquilini ANIA Sicilia denunciamo la mancanza di un piano casa con una visione urbanistica in grado di ridisegnare lo sviluppo della Città prevedendo nuovi progetti di costruzioni di edilizia residenziale pubblica.

In una nostra passata conferenza, per aver sollevato questo problema, siamo stati accusati di essere dei “cementificatori” del territorio.

Chi dice sempre NO ad ogni soluzione, purtroppo non si rende conto che i numeri delle famiglie in piena emergenza abitativa continuano ad aumentare in maniera esponenziale, grazie anche al recente fenomeno degli “Affitti Brevi” che si va a sommare ai già atavici problemi esistenti.

Oltre al recente fenomeno degli affitti brevi che ha dato il via ad un vergognoso aumento dei prezzi degli affitti, tra le principali cause di questa emergenza vi è certamente l’elevato tasso di disoccupazione presente in città che rende sempre più difficile per molte persone accedere a un’abitazione dignitosa, e la mancanza di case popolari rispetto alla crescente domanda abitativa.

A fronte di quanto evidenziato invitiamo i Sindaci delle grandi città Siciliane ad attivarsi concretamente, di concerto alla Regione Siciliana, a varare nuovi programmi per aumentare la disponibilità di alloggi sociali, progettare la rinascita urbanistica di interi quartieri del centro storico ad oggi completamente abbandonati.Invitiamo il Governo della Regione Siciliana ad approvare nuove linee di interventi strutturali in grado di realizzare un vero e proprio piano casa siciliano con grandi progetti di riqualificazione urbana, recuperando edifici in stato di abbandono e ricostruendone altri in grado di soddisfare la crescente domanda di alloggi”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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