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Cna Sicilia, l’8 novembre la finale regionale del Premio Cambiamenti ad Enna

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Enna – La finale regionale del Premio Cambiamenti 2024 si terrà venerdì 8 novembre, alle ore 9, ad Enna, presso il Centro M.A.R.T.A. dell’Università Kore.

Il premio, giunto alla sua VIII edizione, è promosso dalla Cna per premiare e sostenere le migliori imprese, nate negli ultimi cinque anni, che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro.

Nell’ambito della finale regionale saranno selezionate le aziende che parteciperanno alla finale nazionale che si terrà a Roma. La migliore startup dell’anno vincerà un premio di 20.000 euro, mentre alla seconda e alla terza andrà un premio di 5.000 euro, oltre a numerosi altri premi sotto forma di voucher, incontri, strumenti, servizi e opportunità per crescere meglio grazie a CNA e alla rete dei partner coinvolti. Terminate le azioni del Premio, potranno partecipare a Cambiamenti OFF, l’investor meeting dedicato ai partecipanti al Premio Cambiamenti con partner e investitori di rilievo. Infine, accederanno di diritto al Premio dei Premi, indetto dalla Fondazione Cotec.

Inoltre, durante la giornata, si terrà anche l’edizione 2024 di Next Lab, il meeting dei giovani di Cna Sicilia che quest’anno tratterà il tema del passaggio generazionale.“Sono state più di 70 – dichiara Piero Giglione, segretario della Cna Sicilia – le aziende siciliane candidate al concorso. Un dato molto significativo perché dimostra che nella nostra Isola ci sono tante piccole e medie imprese che investono sull’innovazione. È questa la direzione che la Cna vuole sostenere e promuovere per la crescita della nostra economia.

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Crisi idrica,incontro del presidente Schifani con le delegazioni di cittadini di Agrigento, Caltanissetta ed Enna

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Questa mattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, l’assessore regionale dell’Energia Roberto Di Mauro, il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina e il capo di gabinetto della Presidenza della Regione Salvatore Sammartano hanno incontrato una delegazione di associazioni di cittadini e comitati civici provenienti dalle province di Enna, Caltanissetta e Agrigento. Al centro della riunione la grave crisi idrica che sta affliggendo in particolare queste aree dell’Isola.

Dopo aver ascoltato con attenzione le problematiche sollevate dai rappresentanti delle comunità, comprese le perplessità manifestate sull’efficienza operativa delle società di gestione delle risorse idriche, l’assessore Di Mauro ha illustrato gli interventi per affrontare le criticità – tra cui la perforazione di nuovi pozzi, l’acquisto di autobotti e vari interventi sulle reti idriche – già avviati dalla Regione Siciliana con i 20 milioni stanziati dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Sono stati inoltre stanziati 39 milioni all’interno del  bilancio regionale e previsti ulteriori 56,2 milioni nelle variazioni di bilancio attualmente all’esame dell’Assemblea regionale siciliana, da destinare anche al rifacimento delle reti idriche nelle citta di Agrigento e Caltanissetta. Infine, è già stato inviato al governo nazionale un secondo piano di interventi del valore di 66 milioni che verrà finanziato con risorse nazionali e regionali. 

È stata inoltre ribadita la determinazione del governo Schifani a riattivare, attraverso procedure d’urgenza, i tre dissalatori di Porto Empedocle, Trapani e Gela e installare tre moduli temporanei di dissalazione entro giugno.

«Assicurare la disponibilità di acqua a tutti i siciliani e alle attività produttive è una priorità assoluta del mio governo e continuiamo a lavorare senza sosta per questo obiettivo», ha commentato il presidente della Regione Renato Schifani, non presente alla riunione perché impegnato in aula all’Ars per l’esame del disegno di legge sulle variazioni di bilancio. «Stiamo individuando in tempi strettissimi le risorse necessarie, con fondi regionali e con il supporto dell’esecutivo nazionale, da destinare agli interventi più immediati – ha aggiunto il governatore – programmando anche quelli a medio e più lungo termine. Sappiamo che è una corsa contro il tempo, vista l’inclemenza del clima, ma non ci fermiamo. Occorre essere coesi e uniti per affrontare questo difficile periodo di siccità, con la determinazione di agire anche per far sì che in futuro si gestisca la risorsa idrica in modo da non soffrire più emergenze come questa». 

«Come esecutivo regionale – ha affermato l’assessore Di Mauro – stiamo facendo tutto il possibile per adempiere ai nostri compiti. Tuttavia, è importante ricordare che i sindaci, che  fanno parte delle Ati, devono impegnarsi in prima persona. Ognuno deve fare la propria parte. Come Regione, oltre a mettere a disposizione i fondi, abbiamo il dovere di vigilare sulle Assemblee territoriali idriche e di lavorare affinché le tariffe rimangano le più basse possibile, ma da chi governa i territori ci aspettiamo un coinvolgimento maggiore».«Stiamo vivendo una grave emergenza che non dà segnali di cessazione – ha aggiunto il capo della Protezione civile regionale, Cocina – e per questo motivo sono state predisposte notevoli risorse finanziarie mirate e avviati svariati interventi per rendere efficienti e utilizzare centinaia di pozzi, trivellarne di nuovi, sistemare le traverse sui fiumi e riparare le perdite. Tuttavia, rinnovo l’appello ai sindaci, che conoscono il territorio, a cui chiedo di individuare ancora fonti alternative di approvvigionamento, nuovi pozzi e di programmare gli interventi  più urgenti alle reti idriche. Come Regione siamo pronti a finanziare immediatamente i progetti che ci verranno sottoposti, così come fatto fino ad ora, con circa 80 riunioni della cabina di regia che è il massimo organo di coordinamento istituito dal presidente Schifani».

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Sospesa la distribuzione idrica a Caposoprano

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Siciliacque ha comunicato alla società di gestione Caltaqua di aver sospeso la distribuzione idrica ai serbatoi Montelungo e Caposoprano, a Gela, a causa di un guasto lungo l’adduttore San Leo.

Di conseguenza viene sospensa la distribuzione in programma nelle zone servite dai serbatoi, fino al rispristino delle forniture.

Siciliacqua comunicherà aggiornamenti

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Attualità

Premio ‘Libere e forti’ a Imane Hadrouj

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Ribera – Ci sarà anche una folta delegazione della Dc di Gela al premio ‘Libere e forti’ che verrà consegnato a Imane Hadrouj la ragazza di origine nordafricana alla quale i genitori volevano impedire di continuare gli studi.

La giovane. che ha studiato a Lercara Friddi, alla quale i genitori volevano impedire di continuare a frequentare la scuola, riceverà il prossimo venerdì 8 novembre, nel corso dell’inaugurazione della Festa dell’Amicizia, a Ribera, il riconoscimento, istituito dalla Democrazia Cristiana. A consegnare la somma di cinquemila euro sarà l’avvocato Laura Abbadessa.

“Abbiamo voluto assegnare il riconoscimento a Imane perché ha deciso di essere libera nella scelta di proseguire gli studi e forte perchè, da giovane donna, nonostante il divieto dei genitori, ha scelto la cultura e lo studio come percorso di integrazione nel nostro Paese – dice Stefano Cirillo, segretario regionale della DC – per costruirsi un futuro di libertà e di speranza. Imane per noi è il simbolo di chi vuole perseguire un sogno, una ragazza che vuole con tutta la sua forza proseguire gli studi e con coraggio ha scelto la libertà.

Il diritto allo studio è sacro. Su impulso della Democrazia Cristiana, che nei mesi scorsi con il gruppo parlamentare si era fatto promotore di un disegno di legge, il governo regionale ha inserito il testo sul prestito d’onore per gli studenti universitari nel ddl variazioni di bilancio. Questa legge, se approvata, entrando in vigore consentirà negli anni a tantissimi giovani di affrontare gli studi rendendoli più indipendenti economicamente e più forti per la loro crescita Universitaria. Auspichiamo, pertanto, che la legge venga approvata nelle prossime ore incentivando i nostri ragazzi a restare in Sicilia e ai giovani che sceglieranno le Università siciliane di essere sostenuti nella loro scelta”.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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