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Cronaca

Due ultras sottoposti a daspo per l’incontro Modica–Enna

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Ragusa – In vista dell’incontro di calcio Modica – Enna, valevole per l’ultima gara della stagione regolare di Eccellenza del 28 aprile scorso, si era tenuto in Questura un Tavolo tecnico con la partecipazione delle forze di polizia e dei rappresentanti di entrambe le società, convocato dalla Questura di Ragusa.

A seguito del Tavolo tecnico e dopo approfondite valutazioni, condivise fra tutte le forze di polizia della provincia partecipanti, è stata adottata un’ ordinanza di servizio da parte del Questore di Ragusa, volta a disciplinare i servizi di ordine pubblico, i cui punti nodali possono individuarsi nelle fasi di aggancio, prefiltraggio in area sterile e scorta dei tifosi ospiti e specifici servizi di prevenzione con pattuglia, volti a monitorare le vie di ingresso uscita della città e le strade di accesso allo stadio e limitrofe allo stesso.

La direzione dei complessivi servizi veniva affidata al Dirigente il Commissariato di Polizia di Modica Dr. Lorenzo Cariola, a disposizione del quale, oltre agli agenti della Polizia di Stato, vi erano un congruo numero di militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e reparti specializzati nella gestione di eventi di ordine pubblico allo stadio.

La mirata attività di filtraggio e pre-identificazione dei supporters ennesi (un centinaio circa) svolta all’ingresso dello stadio e l’utilizzo di sofisticati mezzi di video documentazione dell’intero incontro di calcio, consentiva agli agenti di individuare i responsabili dell’accensione di un fumogeno e del lancio di un petardo in campo, ossia due ultrà dell’Enna rispettivamente di 29 e 27 anni, i quali sono stati denunciati alla Autorità Giudiziaria per detenzione e lancio pericoloso di materiale esplosivo.

Le responsabilità penali dei due venivano approfondite in via amministrativa dalla competente Divisione Anticrimine, diretta dal Dr. Rosario Amaru’, che consentiva, all’esito di apposita istruttoria, l’emissione dei provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, entrambi valevoli per un anno a firma del Questore di Ragusa.

Le persone colpite da Daspo, di cui uno con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, non potranno assistere agli incontri dell’Enna calcio che quest’anno disputa il campionato di serie D.

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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Cronaca

Sequestrata la Sp 11, la “strada della morte”

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha disposto il sequestro probatorio del tratto della Strada provinciale 11 Gela – Niscemi nel quale il 28 gennaio scorso è avvenuto un incidente stradale autonomo, nel quale ha perso la vita la piccola Aurora Pitino.

Il sequestro è stato eseguito, nell’ambito di un procedimento penale scritto a carico di alcuni indagati, dal personale del Commissariato della Polizia di Niscemi, guidati dal Vice Questore Giovanni Minardi, incaricati delle indagini. Il sequestro prevede che il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Ente gestore della strada, mantenga la facoltà d’uso della Sp 11, ma che debba comunicare alla Procura della Repubblica eventuali lavori di manutenzione, che debbono essere preventivamente autorizzati dall’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni, sullo stesso tratto di strada, si svolgeranno degli approfonditi accertamenti tecnici, svolti dai periti nominati dai Pubblici Ministeri Salvatore Vella e Dina Aletta, per accertare se le condizioni del manto stradale abbiano contribuito a causare il grave incidente stradale in cui si è verificato il decesso della minore, oltre al ferimento di altri tre soggetti. L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata delegata al personale del Commissariato di Polizia di Niscemi, che ha già acquisito documentazione presso gli Enti competenti e che sta analizzando altri incidenti stradali che si sono verificati in passato nella stessa strada provinciale.

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Cronaca

Sequestro di 300mila euro della GdF

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Enna – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per la somma complessiva di circa 300.000,00 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna a carico di quattro soggetti, indagati per l’ipotesi di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, svolta dalla Tenenza di Nicosia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che trae origine dalla segnalazione di un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Enna per la gestione di un appartamento e relativa pertinenza siti nel Comune di Montesilvano (PE), già colpiti da un precedente vincolo cautelare disposto nel 2021 dallo stesso Tribunale.

Gli indagati, allo scopo di sottrarre l’immobile all’amministratore giudiziario, al quale il Tribunale aveva affidato il compito di custodire ed amministrare il bene anche al fine di un incremento della redditività dello stesso, hanno simulato un rapporto di locazione a titolo oneroso proprio sui beni immobili ed adottato altri stratagemmi che hanno impedito all’amministratore giudiziario di acquisirne il possesso.

Tra le persone indagate figura un imprenditore siciliano residente in Provincia Enna già coinvolto nell’operazione “Full control” della Tenenza di Nicosia, che, nel novembre 2022, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diversi presunti usurai ed estorsori, posti agli arresti su disposizione della Procura della Repubblica di Enna.

L’azione di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nello svolgimento di indagini economiche e patrimoniali a presidio della legalità economico-finanziaria del territorio e a salvaguardia di imprese e cittadini onesti.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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