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Filbi Uila:”Tutti i lavoratori dei Consorzi di Bonifica vanno tutelati”

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FILBI UILA SICILIA

18/10/2024 COMUNICATO STAMPA

Riforma Consorzi Bonifica, Savarino (Filbi Uila): “Tutti i lavoratori vanno tutelati, nessuno escluso. Ignorate dalla Commissione le nostre proposte”

“Abbiamo offerto massima disponibilità al confronto per una riforma dei Consorzi di Bonifica che tuteli tutti i lavoratori, nessuno escluso. Le nostre proposte, pure apprezzate a parole nel corso dell’audizione in Terza Commissione dallo stesso presidente onorevole Gaspare Vitrano, sono state ignorate. Non ne troviamo traccia, sorprendentemente, nel testo inviato all’Ars. Vogliamo credere in una svista casuale, cui certamente porrà rimedio l’Assemblea nell’esame finale del disegno di legge”.


Protesta il segretario generale della Filbi-Uila Sicilia, Enzo Savarino, dopo avere letto relazione e disegno di legge della Commissione Attività produttive sul riordino dei Consorzi di bonifica. “Siamo fortemente preoccupati – afferma l’esponente sindacale – per un ddl che non prevede esplicitamente, come noi avevamo richiesto e come ci era stato assicurato in Commissione, il diritto al lavoro per l’intero personale con contratto a tempo determinato e indeterminato in servizio alla data di liquidazione degli attuali, undici, Consorzi. Prendiamo atto che il testo normativo è rimasto invariato, nonostante le garanzie ricevute su una nostra richiesta sostenuta anche da altre sigle sindacali. Avere omesso, fra le proposte della Filbi, l’aggettivo “tutto” prima della parola “personale” al comma 4 dell’articolo 37 del ddl e il diritto al passaggio “senza soluzione di continuità” rischia di aprire un’altra stagione di contenziosi e una pericolosa fase di incertezza occupazionale in attesa che nei nuovi enti, destinati alla gestione delle associazioni datoriali, vengano approvate le piante organiche”.


Conclude il segretario della Filbi-Uila Sicilia: “Abbiamo sempre sollecitato una riforma giusta ed efficace, non una legge tanto per farla o peggio. La professionalità e l’impegno dei lavoratori, ampiamente dimostrati in questi anni, vanno salvaguardati e valorizzati per dare efficacia e spessore all’azione di enti fondamentali per contrastare le emergenze del nostro territorio. La siccità, l’allarme incendi, il dissesto idrogeologico. Abbiamo detto in passato e ripetiamo adesso che accetteremo solo e soltanto una riforma basata su certezza di mantenimento dei livelli occupazionali, stabilizzazione dei precari, disponibilità di risorse”.

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Il segretario provinciale di PeR contesta le scelte del sindaco di Mazzarino

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Il Segretario Provinciale di PeR Progressisti e Rinnovatori Mario Santamaria esprime grande disagio per le iniziative adottate dal Sindaco di Mazzarino e dalla sua Giunta.

“Dopo mesi di attesa e dopo aver assistito al Toto Assessori in città, finalmente la Giunta prende forma con la quota rosa e la nomina del suo vicesindaco ( carica che mancava da inizio mandato), il Sindaco Faraci ha nominato il suo vice a Mazzarino, l’assessore Gesualdo e l’avvocato Comandatore già dirigente di Diventerà bellissima di Nello Musumeci, già consigliere Comunale a Gela, candidata alle regionali con il centrodestra, nelle ultime amministrative in Forza Italia e vicina all’onorevole Falcone. La decisione calpesta e svaluta le competenze e le professionalità della nostra città” – commenta l’esponente di PeR . Che poi si rivolge a Faraci: “Sindaco, anche in questo caso avresti avuto la possibilità di dimostrare più autonomia e più rispetto per i nostri concittadini, ma così non è stato. La politica del manuale Cencelli ha prevalso sulle esigenze della collettività e sui temi. Come PeR saremo vigili affinché gli iteressi collettivi prevalgano sempre agli interessi di parte. Vanno risolti i problemi dei cittadini, occorre occuparsi dei servizi, queste sono le soluzioni che vanno ricercate e portate avanti e non governare le dinamiche dei partiti. Mazzarino è stata sempre un laboratorio di idee e di proposte, come PeR li porteremo avanti e li proporremo alla città. Mazzarino merita rispetto”

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Attualità

Successo per la IV edizione del premio “Laudato sì mi Signore”

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Il Premio nazionale “Laudato sì mi Signore”, giunto quest’anno alla IV Edizione, è andato in scena nella cappella dell’Immacolata alla Porziuncola, presso la Casa Francescana “S. Antonio di Padova”, oratorio pubblico di Manfria. Premiati il regista Pupi Avati, che in collegamento da Roma ha salutato e ringraziato  gli organizzatori dell’evento.

Altro riconoscimento è andato ad Angelisa Castronovo, produttrice del film di Claudio Uberti “Bocche inutili” ambientato nel 1942 nel campo di prigionia di Fossoli, dove furono imprigionati migliaia di ebrei italiani.

La professoressa Lina Orlando e la compositrice e direttore d’orchestra Maria Sicari  sono stati premiati invece per il costante impegno culturale e formativo profuso in tanti anni e come insegnante e come operatrice culturale, la prima; la seconda per il suo contributo dato alla musica attraverso le sue composizioni. Ha chiuso la serata fra scroscianti applausi l’attrice e soprano  Floriana Sicari, che ha cantato l’Ave Maria di Vladmir Vavilov.  Conduttrice dell’evento è stata Samanta Martorana. Ha curato la direzione artistica Gianni Virgadaula. Il Premio “Laudato sì” si è avvalso della collaborazione del Museo del Cinema “Pina Menichelli” e dei patrocini dell’Unione Cattolica Stampa Italiana e del Comune di Gela.

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Cronaca

Viola divieto di avvicinarsi ai familiari e torna a minacciarli. La Polizia lo arresta

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La Polizia di Stato di Gela ha tratto in arresto un 25enne nella flagranza di reato di violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare e ai luoghi frequentati dai propri genitori.

L’equipaggio di una volante, a seguito di richiesta pervenuta sulla linea di emergenza del Commissariato di Pubblica Sicurezza, è intervenuto nell’abitazione di due coniugi poiché il proprio figlio, attualmente indagato dalla Procura della Repubblica di Gela per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, si trovava presso la loro abitazione in violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla casa familiare e ai luoghi frequentati dai propri genitori, disposta dal Gip presso il Tribunale di Gela. Le vittime hanno riferito ai poliziotti che .l’arrestato, subito dopo la notifica della misura cautelare disposta dal Gip, è rientrato nella casa familiare minacciandoli e chiedendo loro somme di denaro. I familiari, impauriti dalle continue minacce, prima di richiedere l’intervento della Polizia di Stato, in più occasioni, hanno consegnato al figlio diverse somme di denaro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Gela, è stato condotto al carcere di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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