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Cronaca

Denunciata 21enne: deteneva armi abusivamente

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I poliziotti del Commissariato di Polizia di Gela hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela una donna di 21 anni per i reati di detenzione abusiva di armi e ricettazione in concorso.

La settimana scorsa gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria, nel corso di controlli finalizzati alla ricerca di armi, avendo fondato motivo di ritenere che la donna detenesse presso la propria abitazione armi, hanno eseguito una perquisizione locale e personale nel domicilio della stessa.

L’atto di polizia giudiziaria ha dato esito positivo, infatti, all’interno della camera da letto dell’appartamento gli agenti hanno trovato e sequestrato una pistola a salve, con inserito un caricatore contenente 6 cartucce calibro 6,35 e altre 18 cartucce dello stesso calibro. Le cartucce, qualora esplose dall’arma, avrebbero potuto causare la deflagrazione o l’arretramento incontrollato dell’otturatore, con evidenti rischi per l’incolumità fisica dei detentori o di terze persone.

La donna è la moglie del 29enne già arrestato dalla Polizia di Stato domenica 22 settembre scorso per i reati di resistenza, violenza e lesioni personali a pubblico ufficiale a Piazza San Giacomo. Anche l’uomo dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e ricettazione in concorso. Le indagini sono in corso.

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Cronaca

Truffe agli anziani: un altro episodio ad Enna

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Enna – L’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Enna mirato al contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani mediante il metodo dell’inesistente incidente stradale e del falso maresciallo. 

Il Reparto Operativo di Enna, coordinato dalla Procura della Repubblica di Enna, ha provveduto in questi giorni alla restituzione ad una donna dell’ennese della refurtiva provento di una truffa commessa nello scorso mese di agosto. Alla donna sono stati riconsegnati alcuni monili sottratti con l’inganno, allorquando alcuni soggetti, provenienti dal napoletano, erano riusciti a carpire la buona fede della donna con l’escamotage di un presunto incidente stradale provocato dal figlio della vittima con conseguenti lesioni nei confronti di una terza persona. 

L’anziana veniva raggiunta telefonicamente dapprima da uno dei malfattori il quale, qualificatosi come “maresciallo dei Carabinieri”, le proponeva al fine di porre in libertà il figlio nel frattempo arrestato per aver provocato l’incidente, di preparare una somma di alcune migliaia di euro per rimetterlo in libertà, soluzione successivamente confermata da altri complici.

Le indagini carabinieri del Reparto Operativo nelle ore successive alla truffa attraverso l’analisi numerosi sistemi di videosorveglianza – permettevano l’individuazione di due soggetti napoletani che dopo aver attraversato lo stretto Messina erano in transito lungo l’autostrada Reggio Calabria – Salerno.

I militari ennesi allertavano la Polstrada competente per territorio che fermavano l’autovettura precedentemente segnalata sulla quale i due viaggiavano. Dalla successiva perquisizione, era possibile rinvenire il bottino provento della truffa e una consistente somma di denaro per la quale gli stessi non erano in grado di giustificarne la provenienza; sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Enna dovendo rispondere tra l’altro del reato di truffa aggravata. 

Dagli esiti favorevoli di quanto narrato, si sottolinea l’importanza di segnalare immediatamente analoghi casi, seppur tentanti, al fine di porre nelle condizioni gli operatori di polizia di avviare celermente le ricerche degli autori, il tutto contattando il numero unico d’emergenza 112 per segnalare l’accaduto.

Si evidenzia che il procedimento penale pende in fase di indagini e che l’indagato non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

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Cronaca

Cumulo di condanne, nisseno in carcere

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Un nisseno di 59 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta in esecuzione al provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale.

L’uomo deve scontare un cumulo di pene a 7 anni e 10 mesi di reclusione, poiché condannato definitivamente dalla stessa Autorità Giudiziaria, con sentenze divenute definitive, per i reati di ricettazione, detenzione di arma da fuoco, violazione degli obblighi e maltrattamenti nei confronti di familiari. L’arrestato, che aveva già espiato parte della pena in custodia cautelare in carcere, era stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa con relativo munizionamento, con la quale aveva minacciato i familiari conviventi; per questi fatti era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, che lo avevano denunciato per maltrattamenti e minacce. Il Tribunale di Caltanissetta con la sentenza di condanna ha applicato anche le sanzioni accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione dell’esercizio della potestà genitoriale durante l’esecuzione della pena. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere.

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Cronaca

Donna muore a 41 anni fulminata da un infarto

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Il nuovo anno si apre con una triste notizia.Una donna di 41 anni, Angela Cinzia Cuvato, madre di 4 figli, è venuta a mancare nella notte per un infarto che non le ha dato scampo.

La donna si è sentita improvvisamente male mentre era in casa e i familiari l’hanno trasportata al pronto soccorso. Ma quando è arrivata ormai la situazione sanitaria della donna era gravemente compromessa ed inutili sono stati i tentativi dei sanitari di salvarla.

Una giovane vita spezzata anzitempo e una tragedia immane per i familiari e gli amici. I funerali si svolgeranno domani alle 15.30 alla Chiesa dei Cappuccini.

Al marito Luigi Marotta, ai figli, al fratello il consigliere PD Antonio Cuvato e ai familiari tutti le condoglianze de “Il Gazzettino di Gela”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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