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Una pagina di storia mai dimenticata…

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Niscemi – Una pagina della storia del dopoguerra è stata sfogliata nella Chiesa Madre di Niscemi, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, Colonnello Alessandro Mucci, del Ten. Fabio Mangione, Comandante del N.O.R. del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, delle Autorità civili e militari della provincia di Caltanissetta, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di una rappresentanza di Carabinieri in servizio ed in congedo, si è svolta la cerimonia di commemorazione del 79° anniversario dell’uccisione di 3 Carabinieri, avvenuta in Contrada Apa di Niscemi, la notte del 16 ottobre 1945, ad opera di una banda di criminali.

All’indomani dello sbarco alleato, riemerse in Sicilia il fenomeno del banditismo. Le bande di criminali, ben armate, controllavano ampie zone di territorio, compiendo omicidi, rapine, furti, estorsioni ai danni di agricoltori e proprietari terrieri. Gli eventi bellici avevano fornito a quei criminali la possibilità di munirsi di veri e propri arsenali composti da mitragliatrici pesanti e leggere, mitra, fucili automatici, pistole, bombe a mano ed esplosivi di vario genere.

Specie nelle zone più isolate della Sicilia, tale era la carica intimidatrice esercitata da questi criminali nei confronti dei cittadini che nessuno osava rifiutare loro un rifugio, viveri, cavalli, etc. Nel niscemese, dal 1943, operava la banda capeggiata da Rosario Avila, detto “Canaluni”, inizialmente aggregatasi al Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, ma poi ripudiata proprio per l’efferatezza e la ferocia dei suoi crimini. La sera del 16 ottobre 1945, la banda arrivò in una masseria di contrada Apa a Niscemi.

Nella fattoria erano riuniti alcuni contadini intenti a riposarsi e a conversare. Alla vista dei criminali, armati fino ai denti, nessuno ebbe il coraggio di rifiutare loro un nascondiglio per la notte e qualcosa da mangiare. Nel frattempo, sette Carabinieri del Nucleo di Niscemi stavano perlustrando quella zona, recandosi nel casale per identificare i presenti. Mentre i militari dell’Arma erano intenti a controllare i documenti dei contadini, i malviventi ebbero modo di uscire da una finestra posteriore e di organizzare un’imboscata al drappello di Carabinieri che, ultimato il controllo, procedeva su una mulattiera, illuminando il sentiero con una lampada. I banditi, al riparo, fuori dalla portata di tiro dei Carabinieri, muniti di una mitragliatrice leggera, di mitra e di bombe a mano, scaricarono una gragnuola di colpi sugli uomini della Benemerita che risposero strenuamente al fuoco con il moschetto in dotazione. L’App. Michele Di Miceli, originario di San Michele di Ganzaria, in provincia di Catania, il Carabiniere Rosario Pagano di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo ed il Carabiniere Mario Paoletti di Teano (CE), rimasero uccisi nel cruento scontro a fuoco, mentre gli altri quattro riportarono diverse ferite. I tre caduti sono stati decorati di M. A. V. M. “alla memoria”; inoltre, all’App Michele Di Miceli ed al Car. Rosario Pagano sono state intitolate rispettivamente le caserme dell’Arma
di San Michele di Ganzaria e di Ventimiglia di Sicilia.


Il 16 ottobre 2024, a 79 anni da quell’eccidio, su iniziativa del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta e dell’Ispettorato Regionale della “Associazione Nazionale Carabinieri”, si è rinnovata la memoria del drammatico evento.

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Attualità

A Delia si investe sulla pulizia

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 Delia – Il Comune di Delia investe in nuove attrezzature per migliorare la pulizia del centro storico Delia – Il Comune di Delia continua a investire nel miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano. Questa mattina il sindaco ha presentato la nuova spazzatrice automatizzata, che a breve sarà operativa per la pulizia di tutte le vie del centro storico.

“Come amministrazione non ci fermiamo, guardiamo sempre avanti e cerchiamo di migliorare il paese in cui viviamo”, ha dichiarato il sindaco. “Questa nuova spazzatrice ci permetterà di garantire una pulizia più efficace e costante delle strade del centro, contribuendo a rendere Delia più pulita e decorosa per tutti i cittadini e i visitatori”. Il sindaco ha inoltre ringraziato La SSRR Impianti per la collaborazione e la celerità con cui ha risposto alle esigenze del territorio, sottolineando l’importanza del lavoro sinergico tra Comune e aziende locali per migliorare i servizi alla comunità.

Per garantire l’efficacia delle operazioni di pulizia, l’amministrazione informerà la cittadinanza sui dettagli relativi agli orari e alle modalità di intervento tramite un’apposita ordinanza, che permetterà di rendere le strade libere e accessibili per il passaggio della spazzatrice. “La spazzatrice precedentemente in dotazione, di dimensioni più ridotte, continuerà a essere utilizzata per la pulizia del cimitero comunale, consentendoci di mantenere in ordine anche le aree più ristrette”, ha spiegato il sindaco. “Andiamo avanti, con risultati continui, sempre guardando al futuro e avendo a cuore il benessere dei nostri cittadini”.

Il Comune di Delia resta impegnato nel miglioramento continuo dei servizi e invita la cittadinanza a collaborare per mantenere la città pulita e accogliente.

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Successo per la IV edizione del premio “Laudato sì mi Signore”

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Il Premio nazionale “Laudato sì mi Signore”, giunto quest’anno alla IV Edizione, è andato in scena nella cappella dell’Immacolata alla Porziuncola, presso la Casa Francescana “S. Antonio di Padova”, oratorio pubblico di Manfria. Premiati il regista Pupi Avati, che in collegamento da Roma ha salutato e ringraziato  gli organizzatori dell’evento.

Altro riconoscimento è andato ad Angelisa Castronovo, produttrice del film di Claudio Uberti “Bocche inutili” ambientato nel 1942 nel campo di prigionia di Fossoli, dove furono imprigionati migliaia di ebrei italiani.

La professoressa Lina Orlando e la compositrice e direttore d’orchestra Maria Sicari  sono stati premiati invece per il costante impegno culturale e formativo profuso in tanti anni e come insegnante e come operatrice culturale, la prima; la seconda per il suo contributo dato alla musica attraverso le sue composizioni. Ha chiuso la serata fra scroscianti applausi l’attrice e soprano  Floriana Sicari, che ha cantato l’Ave Maria di Vladmir Vavilov.  Conduttrice dell’evento è stata Samanta Martorana. Ha curato la direzione artistica Gianni Virgadaula. Il Premio “Laudato sì” si è avvalso della collaborazione del Museo del Cinema “Pina Menichelli” e dei patrocini dell’Unione Cattolica Stampa Italiana e del Comune di Gela.

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Dalla Regione 4mln per stipendi del personale delle Ipab

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Quattro milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) della Sicilia. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha liquidato agli enti i fondi per il 2024: 3,2 milioni di euro serviranno per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e 800 mila euro saranno riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni dei dipendenti degli istituti definitivamente inattivi.

«Gli uffici, quest’anno, sono riusciti ad assegnare e liquidare i contributi in anticipo rispetto al passato – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano – L’attenzione del governo Schifani è sempre stata massima sulle condizioni dei lavoratori delle Ipab, molti dei quali attendono numerose mensilità. Questi fondi, infatti, serviranno agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti».

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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