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Maretta a Mazzarino dopo la nomina della Comandatore.La difesa di Noi Moderati e Nuova Dc

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Ha suscitato clamore la scelta del sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci di nominare come assessore l’avvocato gelese Anna Comandatore . Due gruppi politici con gli ex sindaci di Mazzarino Virnuccio e Marino sono insorti esprimendo i motivi del loro dissenso.A sostegno della scelta del sindaco Faraci sono intervenuti i gruppi politici di Noi Moderati e Nuova Dc con Enzo Mantione e Tanino Petralia che hanno inviato questa nota di considerazioni in seguito agli articoli di stampa degli ex sindaci di Mazzarino (Virnuccio prima e Marino dopo):

“È di tutta evidenza che entrambi, nei loro periodi di sindacatura, hanno reso “instabile” il Comune di Mazzarino mediante il loro modus operandi, portandolo nella drammatica situazione finanziaria del dissesto. Oggi con l’Amministrazione Faraci potranno dormire sonni tranquilli poiché neppure le loro farneticanti esternazioni riusciranno a creare alcuna “instabilità politica”.Le insoddisfazioni politiche “personali” di Giovanni Virnuccio, continuano a minare la coalizione politica di maggioranza con la speranza che esploda prima ancora di cominciare. Certamente Virnuccio non può affermare di non essere conscio della decisione di nominare assessora comunale della amministrazione Faraci, l’avv. Anna Comandatore. Non lo crederebbe nessuno e soprattutto non lo credono gli addetti alla politica.L’attuale coalizione di maggioranza ha fatto di tutto per valorizzare il “gruppo politico” di Virnuccio, nonostante il suo deludente contributo elettorale; allo stesso infatti, è stata proposta la nomina di assessore comunale e non è stata accettata, successivamente gli è stato proposto di eliminare i doppi incarichi istituzionali, cioè consigliere e assessore in capo alla stessa persona, per consentire così lo scorrimento della lista fino ad arrivare a suo genero candidato al consiglio comunale e anche questo non è stato accettato. In ultimo la proposta di nominare assessori comunali i primi due non eletti al consiglio comunale nelle persone di Aurelio Bilardo e Giancarlo Bongiovanni (suo genero), pure questa con esito negativo. Ebbene, la politica di Virnuccio nelle assemblee tenutesi è stata quella di una cronometrata azione ostruzionistica.Per questo il Sindaco, tenuto conto del ritardo accumulatosi, ha maturato una propria valutazione politica a seguito della quale, ha ritenuto di nominare l’avv. Anna Comandatore nella propria Giunta Municipale.Non è affatto uno scandalo nominare un assessore residente in un altro Comune, non lo è stato, non lo è, e non lo sarà mai, basta documentarsi. È già avvenuto in altri Comuni e nel nostro stesso Comune e avviene sovente tutt’oggi. Ai cittadini interessa avere un buon governo capace di amministrare e di portare avanti le loro istanze.È specioso leggere l’affermazione del Virnuccio, secondo la quale la nomina dell’assessora Comandatore “offende e scoraggia le donne della nostra comunità….”È lapalissiano che il Virnuccio sta utilizzando la circostanza della nomina assessoriale per attaccare il Sindaco cercando di aizzare le donne di Mazzarino contro un’amministrazione intenda ad offrire alla Comunità il miglior Governo. Ma il Virnuccio già sindaco, che oggi ha tanto a cuore la vita politica delle donne mazzarinesi, cosa ha fatto per valorizzare la componente femminile nelle sue amministrazioni? Le ha nominate assessori? Ha attribuito loro incarichi di consulenza? La risposta è NO! Questo basta e avanza per capire che l’attacco oggi sferrato immotivatamente all’Amministrazione Faraci è grave, pretestuoso e strumentale.In ultimo anche il coordinatore cittadino di FI, Enzo Marino, già sindaco di Mazzarino, ha ritenuto di dovere cavalcare l’onda del dissenso/contestazione diffondendo una nota stampa con la quale “smentisce il coinvolgimento del partito nel sostenere la candidatura dell’assessora Comandatore nell’amministrazione del Sindaco Faraci”.Il termine smentire significa: “affermare che quanto altri hanno detto o pensato è falso o infondato. Evidentemente Marino non si è documentato abbastanza circa il carattere civico della Comandatore, la quale nell’intervista rilasciata a Paolo Bognanni si è limitata a dire che è stata soltanto candidata nella lista di F.I. e che agli atti della nomina risulta di non avere alcuna appartenenza politica.A noi sembrano due considerazioni infarcite da tanto pregiudizio e gratuita cattiveria in danno dell’immagine di una Amministrazione scelta democraticamente dai cittadini mazzarinesi che vuole avvalersi della professionalità e della competenza di una assessora idonea a ricoprire il ruolo per cui è stata nominata.Sarebbe opportuno che le forze politiche si decidessero finalmente a lavorare per il bene di una Comunità che attende da parecchi anni una nuova stagione di rinascita e prosperità.

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Attualità

Eni e Saipem estendono la collaborazione per la bioraffinazione

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Eni e Saipem hanno esteso l’accordo di
collaborazione sottoscritto tra le due società nel novembre del 2023 volto a unire le rispettive competenze e specializzazioni in campo industriale per nuovi progetti di interesse di Eni.


L’intesa riguarda in particolare la realizzazione di nuove bioraffinerie, la conversione di raffinerie tradizionali in bioraffinerie e, più in generale, lo sviluppo di nuove iniziative di Eni nell’ambito della trasformazione industriale.
Attraverso questo accordo Eni, in linea con il proprio obiettivo di decarbonizzazione dei processi e dei prodotti, intende sviluppare ulteriormente la propria capacità di bioraffinazione
attraverso lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biocarburanti sia in ambito aviazione (SAF, Sustainable Aviation Fuel) sia per la mobilità terrestre e marittima (HVO,Hydrotreated Vegetable Oil). Al contempo, Saipem rafforza ulteriormente le proprie competenze distintive nell’ambito della bioraffinazione e della decarbonizzazione.
In linea con l’accordo, Eni ha assegnato di recente a Saipem un contratto per l’avvio delle attività di ingegneria di dettaglio, servizi di approvvigionamento e acquisto delle apparecchiature critiche per il potenziamento della bioraffineria Enilive di Venezia, a Porto Marghera. Il progetto prevede l’incremento di capacità dell’impianto, dalle attuali 400mila
tonnellate/anno a 600mila e a partire dal 2027, anche la produzione di biocarburante
sostenibile per l’aviazione (SAF).
Sempre nell’ambito dell’accordo, Eni ha assegnato a Saipem, nel mese di novembre 2024, un contratto per la conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria con una capacità di 500mila tonnellate di carica biogenica: il progetto prevede l’applicazione della tecnologia
Ecofining™, sviluppata da Eni e Honeywell UOP, per la produzione di biocarburanti
idrogenati HVO. L’impianto di Livorno sarà realizzato in modo tale da permettere, con
opportune modifiche tecniche, un eventuale successivo upgrading per la produzione di SAF.
Sia per il progetto di Livorno che per quello di Venezia, Saipem ha svolto anche tutte le
attività di ingegneria propedeutiche alla fase esecutiva quali gli Studi di Fattibilità ed i Front End Engineering Design. Il valore complessivo di entrambi i contratti è attualmente pari a circa 320 milioni di euro.
Eni, attraverso la controllata Enilive, ha oggi una capacità produttiva in ambito
bioraffinazione pari a 1,65 milioni di tonnellate/anno e l’obiettivo è di incrementarla a oltre 5 milioni entro il 2030.
Eni è stata la prima compagnia al mondo a convertire due raffinerie tradizionali, a Venezia Porto Marghera e a Gela, in bioraffinerie per la lavorazione di materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare e oli vegetali.
Saipem, in qualità di Engineering, procurement service and Construction Management contractor, ha infatti già seguito il progetto di conversione della bioraffineria di Venezia e in
parte, per la sola ingegneria, anche di quella di Gela, e ha pertanto maturato competenzedistintive nell’ambito di soluzioni per la riduzione dell’impronta carbonica di impianti nuovi ed esistenti.
Attraverso questa collaborazione Eni e Saipem confermano inoltre l’impegno per una trasformazione che valorizzi l’intera filiera energetica, coinvolgendo tutti i fornitori interessati dai progetti nell’alleanza di sistema Open-es, per un rafforzamento della competitività
dell’industria italiana.

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“Scerra-big” interviene al congresso dei Civici. Ma stavolta Terenziano deve cedere il passo a Massimiliano

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Di cose fuori dagli schemi tradizionali se ne sono viste e sentite durante il congresso di Una buona idea.

Non solo la confessione del deputato di FdI Totò Scuvera (nel 2016 fui uno dei fondatori di Una buona idea) e il giudizio positivo sull’operato di Di Stefano come sindaco da parte del vice presidente del consiglio il forzista Antonino Biundo (siamo all’opposizione ma alcune cose buone il sindaco le ha fatte – ha detto) che di certo non collima con quella dei dirigenti provinciali azzurri Cirignotta e Gnoffo (per il match finale si aspetta il congresso gelese), c”è stato pure il fuoriprogramma dell’intervento di Totò Scerra. Glielo hanno chiesto quelli di Una buona idea e lui stesso è rimasto stupito. Perché l’ex candidato a sindaco a capo di liste civiche del centrodestra, non ha oggi cariche istituzionali. Non era quindi necessario un intervento come quello dei deputati, senatori, segretari di partito e sindacalisti. Uscito da FdI, ora si è avvicinato al Mpa senza ufficialità dell’adesione. Scerra ha sostenuto al secondo turno l’amico di adolescenza Terenziano dandogli un grande aiuto per le elezioni e il sindaco a settembre lo stava per nominare assessore.

“Ho sostenuto – ha detto- un vero progetto civico e ho fatto bene”. Nell’attesa che Di Stefano mantenga l’impegno preso con lui al secondo turno, Scerra (lo dicono in tanti). è in campo a contattare gli amici che ha in provincia e a Gela per sostenere Massimiliano Conti, avversario di Di Stefano alla presidenza della Provincia. Anche Scerra ha preso i suoi impegni da candidato a sindaco. Ha avuto un forte aiuto da Conti che è venuto da Niscemi a fare campagna elettorale con lui e ora non può non aiutarlo. Anche lui è un amico. Terenziano stavolta dovrà fare a meno dell’aiuto che può arrivare dall’amico Totò nel tessere alleanze e cercare consensi. Non è poi proprio Terenziano che dice in tutte le salse che gli impegni elettorali si rispettano?

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Mazzarino lab sostiene il sindaco di Gela sognando l’area dei Civici siciliani

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Questioni interne al movimento non ne sono emerse durante il primo congresso di Una buona idea. Vuol dire che funziona bene la linea dei “panni sporchi che si lavano in casa” citata dal segretario Licata. Più che un congresso, il movimento del sindaco Di Stefano ha celebrato una festa tra amici rinsaldando i rapporti tra gli alleati, delineando il percorso futuro oltre le mura della città.

Si respirava aria di elezioni provinciali  durante la festa dei civici che da un gruppo di 4 amici   sono arrivati al governo della città. E’ stata l’occasione per formalizzare l’alleanza con Mazzarino lab rappresentata dal consigliere Damiano Arena. Il gruppo civico mazzarinese con 5 consiglieri sosterrà Terenziano Di Stefano alla presidenza della Provincia e condivide anche il progetto politico più ampio.

<Noi auspichiamo che si riesca a formare un’area civica   regionale –  ha detto Arena – un’area che sappia parlare al cuore della gente. L’ho proposto pure al Pd. Spero che questo progetto si possa realizzare”

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