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Anna Comandatore giura come assessore a Mazzarino.Nominato pure il vicesindaco

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Il sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci, ha nominato il vice sindaco nella persona di Gesualdo Egidio e a sorpresa pure un assessore gelese.È’ l’avv.Anna Comandatore che ottiene così in trasferta quel riconoscimento che non ha avuto nella sua città. Esponente storico della Destra, dirigente regionale del movimento Diventerà bellissima di Nello Musumeci, è stata consigliere comunale dal 2015 al 2018 sotto la sindacatura Messinese e candidata alle Regionali. Nelle ultime Amministrative non si è rivista nel gruppo di FdI e si è avvicinata invece al gruppo dell’on. Marco Falcone candidandosi nella lista di Forza Italia. La settimana scorsa ha fatto scalpore la sua nomina da parte del sindaco Di Stefano che è di parte politica opposta, a componente dell’Oiv, nomina poi revocata per mancanza del requisito di 6 mesi di iscrizione all’albo. 

Un mese movimentato per Anna Comandatore che ha ricevuto subito dopo la proposta del sindaco di Mazzarino. L’avv.Comandatore ha accettato di buon grado di mettere al servizio della comunità di Mazzarino le esperienze tecniche e politiche maturate negli anni.”La nomina dell’avv.Comandatore è una nomina tecnica ma anche politica.Cercavo una figura con le sue caratteristiche e non ho badato ai confini territoriali. Lo farò ancora se dovesse esserci in un città diversa da Mazzarino la persona adatta a ricoprire il ruolo che serve per rendere forte e incisiva l’azione amministrativa”- ha detto il sindaco Faraci.

Anna Comandatore ha avuto assegnate le deleghe alla legalità, affari generali, trasparenza amministrativa, rapporti tra Giunta e Consiglio comunale, personale, politiche giovanili, pari opportunità e diritti degli animali.

Egidio Gesualdo, oltre alla vicesindacatura, la solidarietà sociale, Sport, turismo, spettacoli, eventi, manutenzione e agricoltura



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Attualità

Alla “Quasimodo” il progetto “Il mio amico a 4 zampe” con l’Università cinofila: l’entusiasmo dei bambini 

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Si è concluso con successo al plesso Salonicco dell’istituto comprensivo “Quasimodo” diretto da Maurizio Tedesco il progetto “Il mio amico a 4 zampe”, promosso dalla scuola e dall’Università cinofila. Un’iniziativa rivolta gli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria per sensibilizzare i bambini a temi importanti come il rispetto per gli animali, il senso di solidarietà, l’empatia.

Ideatrice del progetto l’insegnante Giovanna Scalia: «Il cane è capace di tirar fuori dal bambino le emozioni più belle, scacciando ansie e paure. Siamo felici dell’attenzione dei nostri piccoli studenti», ha detto la docente.

«I bambini hanno accolto questa proposta – ha aggiunto Rossella Russello, educatrice cinofila – partecipando con grande entusiasmo. Le loro domande e la loro curiosità sono state il valore aggiunto del progetto». Protagonisti degli incontri diversi amici a quattro zampe: jack russell, carlini e il chihuahua Ciko presente all’evento conclusivo di ieri.

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Cronaca

Mini car dentro un fossato in via Butera

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Finisce dentro un fossato una mini car Ami. L’incidente che ha coinvolto l’auto di piccole dimensioni si è verificato lungo la via Butera.

Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi

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Cronaca

Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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Avevano un forte legame con la Stidda gelese, con cui facevano affari, le 45 persone indagate nell’ambito di una maxi operazione contro il traffico internazionale di droga, operata dalla Polizia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia. Trenta gli arrestati reclusi in carcere, dodici ai domiciliari e tre destinatari di misure restrittive alternative.

L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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