Ieri la maggioranza, in occasione della discussione in aula delle mozioni, ha dato prova di lealtà al sindaco. Peccato però che la maggioranza, per rinsaldare i rapporti col sindaco, abbia bocciato un’importante mozione per la città, per il tessuto imprenditoriale, per quelle poche imprese della zona industriale che ancora resistono, sono costrette a subire, oltre al danno di una zona industriale priva di servizi essenziali per i loro investimenti, anche la beffa di avere, vicino ai propri stabilimenti, un impianto di compostaggio che non funziona, incapace di produrre compost regolare, generando emissioni maleodoranti in atmosfera, e che è stato autorizzato ad aumentare le quantità di conferimento, a fronte di un intervento di manutenzione straordinaria che prevede l’aumento di aria insufflata per la fase aerobica, ma non prevede alcun adeguamento dei biofiltri che già ad oggi non bastano a mitigare le emissioni odorigene, nonostante trattino solo il 50% della capacità dell’attuale impianto. Difficile trovare una logica dietro a tutto ciò.
Abbiamo tutte le ragioni per temere che tale intervento peggiorerà la situazione attuale.
Ieri forse si sarebbe potuto fare un maggiore sforzo e dare un segnale alle imprese, impegnando il sindaco affinché la politica potesse andare incontro alle loro richieste, incoraggiando un clima di confronto in aula e di aiuto ad un’economia che stenta a ripartire a causa, anche ma non solo, della questione sanitaria. Il sindaco, invece, ci ha accusato in aula di fare cattiva informazione e di non essere abbastanza informati sul tema, ma abbiamo ampiamente dimostrato che prima di confutare un qualsiasi intervento, abbiamo il brutto vizio di studiare i documenti e valutare nel merito ciò che leggiamo, ricorrendo ad esperti tecnici quando trattiamo temi importanti come quello dei rifiuti. Perché non basta sciorinare i dati presenti in un progetto per valutarne la bontà. Si tratta di scelte che hanno forti ricadute sul territorio, abbiamo il dovere di essere seri e professionali. Non possiamo più sbagliare.
Ieri la maggioranza ha anche deciso di non trattare la mozione sull’ampliamento della discarica di Timpazzo, con la quale impegnavamo l’amministrazione ad opporsi attraverso le vie giudiziarie ad un progetto non conforme ai piani vigenti sul nostro territorio, a partire dal piano di Gestione Rete Natura 2000, fino ad arrivare al piano regionale sui rifiuti. Ricordiamo inoltre che entrambi gli impianti, quello di Brucazzi e quello di Timpazzo, al momento non hanno ottemperato alle prescrizioni ambientali, previsti dalle rispettive autorizzazioni. Quindi sono impianti per i quali non dovrebbero essere autorizzati nuovi interventi di ampliamento. Il sindaco non può continuare a fare i propri proclami senza alcun atto concreto e consequenziale. Gela ha bisogno di un sindaco che difenda il territorio e i cittadini, e non di un sindaco che porti avanti battaglie personali in balia dei diversi gruppi politici di turno. La partita dei rifiuti è una partita importante per il nostro comune e per affrontarla servono coerenza, trasparenza e competenza.
M5S
Virginia Farruggia