Roma – “La Giornata Mondiale degli Insegnati non può, ne deve rappresentare un appuntamento volto solo a celebrare il più bel mestiere del mondo. Questa deve essere l’occasione, per la nostra realtà nazionale, di tracciare con precisione la direzione verso cui dirigere i prossimi passi al fine di “rimettere la scuola al centro della società” così come a suo tempo auspicato dal Ministro Valditara. Occorre che tale concetto sia concretizzato nei fatti e tutti – operatori del settore, forze sociali, e mondo politico – se ne devono far carico remando in un’unica direzione”.
Il commento del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, non lascia adito a dubbi. La novità da auspicare in questa circostanza è la ricerca di uno sforzo comune atto a condividere progetti e prospettive affinché sia riconosciuto come merita il ruolo dei docenti.
“Riflettere sui problemi e immaginare soluzioni va bene, ma occorre che il tutto avvenga su un terreno di realismo e credibilità. I docenti oggi più che di una festa hanno necessità dei veder riconosciuto il proprio, fondamentale, ruolo di costruttori del domani. Un qualcosa dal quale non si può prescindere se davvero amiamo il nostro Paese.
Il lavoro quotidiano, silenzioso e attento nel formare i giovani deve passare attraverso precisi capisaldi quali la dignità del lavoro, la premialità per chi opera bene, il riconoscimento degli sforzi. Per far ciò – continua il Segretario Nazionale nonché componente del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione – occorre trovare adeguate soluzioni ai problemi, confrontandosi senza pregiudizi e valutando ogni possibile concreta soluzione. I voli pindarici, a chi è impegnato da sempre con cose estremamente vere, servono a poco.
L’annosa questione del precariato storico (docenti e Ata) da affrontare anche attraverso una semplificazione delle procedure di reclutamento, l’adeguamento delle retribuzioni disallineate rispetto ai parametri europei, le esigenze legate all’edilizia scolastica, i mezzi e strumentazioni da fornire al comparto per essere al passo con i tempi, sono temi da risolvere senza perder tempo.
Sappiamo bene che non esiste una bacchetta magica, ma ritenendo che questo momento storico possa rappresentare un valido contesto per gettare le basi di un cambiamento epocale, cogliamo l’occasione offerta dalla Giornata Mondiale degli Insegnanti per lanciare un appello. Cerchiamo tutti insieme di lavorare, gomito a gomito, affinchè il tema posto dall’UNESCO per quest’anno – Valorizzare la voce degli insegnanti: verso un nuovo contratto sociale per l’istruzione – diventi nel nostro Paese un dato di fatto.
Solo in questo modo le luci che si accendono sul mondo dei docenti il 5 ottobre, rimarranno tali anche negli anni a seguire”.