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Dall'Italia e dal Mondo

Falcone si insedia nella delegazione per i rapporti con il Maghreb

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‭Bruxelles – «Inizia oggi il percorso all’interno della Delegazione del Parlamento europeo per i rapporti con il Maghreb. un nuovo strumento per far sentire forte la voce di Italia e Ue da una prospettiva privilegiata sugli equilibri del Mediterraneo. Siamo convinti che vada rinnovata, sviluppata e approfondita la cooperazione con le economie emergenti di Marocco, Algeria e Tunisia, in un approccio dialettico».

Lo afferma l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, a margine dell’insediamento, oggi a Bruxelles, da membro della Delegazione del Parlamento Europeo per le relazioni con i paesi del Maghreb e l’Unione del Maghreb arabo, comprese le commissioni parlamentari miste UE-Marocco, UE-Tunisia e UE-Algeria.

«Al primo posto – sottolinea Falcone – metteremo l’interesse alla stabilità economica e geopolitica del bacino del Mediterraneo che va di pari passo con la sicurezza delle frontiere europee. Su ciò deve innestarsi una politica migratoria basata su solidarietà ma anche di lotta ai trafficanti e alle tratte. Guarderemo, in parallelo, alla tutela delle nostre forze produttive e alle opportunità di mercato per le nostre piccole e medie imprese. Voglio infine rivolgere le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro al collega siciliano Ruggero Razza, neo eletto presidente della Delegazione», conclude Falcone.

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Torna la Targa Florio 2024 dal 10 al 13 ottobre

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Palermo – Torna la Targa Classica 2024 dal 10 al 13 ottobre. In arrivo oltre 230 auto dall’esclusivo valore storico e sportivo. Sulle strade del Mito si decide il Campionato Italiano Grandi Eventi.

La Cerimonia di Partenza da Piazza Verdi e quartier Generale il Marina Yachting. C’è attesa per le 70 supercar del Ferrari Tribute.
Ad organizzare la manifestazione è Automobile Club di Palermo con il fondamentale supporto di Automobile Club d’Italia e Club
Aci Storico. Un’edizione che segna un record di iscritti: Sono ben 233 gli equipaggi che avranno il privilegio di vivere con le proprie vetture,
giornate da sogno tra suggestive strade e paesaggi e con un’accoglienza
di altissimo livello.
Un numero record che testimonia il sempre crescente interesse verso un evento la cui partecipazione è sinonimo di fierezza e rende ciascun partecipante, parte di una storia che si tramanda al futuro. L’atteso appuntamento motoristico sarà l’ultimo atto del Campionato Italiano Grandi Eventi per auto storiche 2024. Ad impreziosire l’evento inoltre vi
saranno le ammiratissime auto GT, ovvero le Gran Turismo stradali prodotte dal 1991 dal particolare pregio e interesse che si contendono
l’ambito alloro del Campionato Italiano Grandi Eventi Regolarità Moderna così come le 70 “rosse” del Ferrari Tribute to Targa Florio. Si tratta di concorrenti provenienti da quasi 20 nazioni diverse, dall’Europa agli Stati
Uniti, dal Giappone all’Australia, dalla Thailandia all’Egitto, passando per il
Messico ed il Canada, su modelli tra i più rari e preziosi del Cavallino Rampante.
Novità. Cambia il quartier generale dell’evento che quest’anno sarà il Marina Yachting di Palermo sul monumentale waterfront del Molo
Trapezoidale recentemente inaugurato e che lascerà a bocca aperta gli equipaggi della Targa Florio Classica grazie alla sua Marina, la fontana
danzante musicale più grande d’Italia, un’opera artistica creativa e sostenibile realizzata da Forme d’Acqua Venice Fountains.
Partenza in Piazza Verdi nel cuore di Palermo. Giovedì 10 ottobre alle ore 18 gli equipaggi abbracceranno il calore del pubblico siciliano nello straordinario contesto di Piazza Verdi, di fianco al Teatro Massimo di Palermo per la cerimonia di Partenza. L’evento vedrà numerose presenze rinomate tra gli equipaggi e celebrerà il centenario della prima vittoria di
Mercedes Benz avvenuta nella Targa Florio del 1924 e ricorderà le gesta dei piloti siciliani, da Vaccarella al barone Antonio Pucci, a 60 anni dalla sua prima vittoria in Targa Florio.
Tutti i dettagli della Targa Florio 2024 saranno svelati lunedì 7 ottobre in occasione della conferenza stampa prevista per le 17.30 cui
saranno presenti il presidente di Automobile Club d’Italia, l’ingegner Angelo Sticchi Damiani, il direttore generale di Aci Sport Marco Rogano
ed il Sindaco della città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla.

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Incontro Udc di Assisi: presentato testo di Decio Terrana sull’impegno dei cattolici in politica

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Assisi – In occasione dell’incontro nazionale dell’ Udc tenutosi ad Assisi nei giorni scorsi sul tema  “L’impegno dei cattolici in politica e il valore della Dottrina sociale della Chiesa ” è stato presentato il testo di Decio Terrana, attuale coordinatore dell’Udc in Sicilia, intitolato “L’ impegno dei Cattolici in politica. Un’alleanza per il futuro dell’Italia”. All’incontro ha partecipato una numerosa delegazione della Sicilia.

Nel testo Terrana ripercorre il contesto politico attuale alla luce degli ultimi eventi storici prospettando “l’esigenza di riunirsi intorno a valori condivisi e a un maggiore impegno politico”. 

Oggi nonostante le sfide e la militanza dei cittadini in numerosi partiti, un partito unico cattolico potrebbe anche rappresentare un’opportunità significativa per rinnovare l’impegno dei cattolici nella vita pubblica, promuovendo una politica che sia non solo etica ma anche inclusiva e aperta al dialogo. 

Terrana nel testo ripercorre l’ attuale contesto politico alla luce di alcuni significativi eventi storici  evidenziando oggi l’ esigenza di riunirsi attorno ad alcuni valori condivisi e a un maggiore impegno politico. Il testo nei prossimi mesi verrà presentato in Sicilia con un tour che interesserà le diverse province. “I cattolici impegnati nella vita pubblica – scrive Terrana – sono chiamati a rispettare la visione cristiana della vita, che implica anche un ‘unità di intenti basata su valori comuni.

È fondamentale che i cristiani dimostrino coerenza, dedizione al servizio, professionalità e un rigoroso senso morale”.

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Fuori dal G7. “Per salvare l’agricoltura e la pesca, bisogna superare il modello neoliberista

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Siracusa – “Secondo i dati Istat, più del 95% delle aziende agricole italiane sono condotte a livello famigliare, mentre secondo fonti della Unioncamere, in Italia chiudono decine di migliaia di aziende del settore primario ogni anno, rilevando nei primi otto mesi di quest’anno una cancellazione record di oltre 26.000 imprese con tantissime aziende già espropriate e vendute all’asta. Dato in accelerazione rispetto al trend che ha visto chiudere in pochi decenni oltre il 50% delle imprese agricole. Dal 1996 le aziende della pesca passano da 23.000 imprese circa a 11.700 circa (anche qui il 50%), in una crisi economica tale per cui il bando che finanzia la rottamazione dei motopescherecci che si sta chiudendo proprio oggi, 30 settembre 2024 – 74 milioni di euro di fondi pubblici – sta raccogliendo l’adesione di circa 400 imprese che perderemo presto.”

È questo l’incipit del documento di Alleanza sociale per la sovranità alimentare redatto a Siracusa durante la tre giorni di Forum “Fuori dal G7, Contro il Wto, per un Commercio Giusto e per la Nuova Riforma di Agricoltura e Pesca”.E la crisi dell’agricoltura italiana è certificata anche dal dato del Prodotto interno lordo: “Mentre il Pil italiano nel 2003 è stato in crescita, il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito del 3,5% (perdendo circa un miliardo di euro) – si fa notare nel documento, che sarà presto inviato con richiesta di incontro al ministro c dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha presieduto il G7 Agricoltura di Siracusa.Le crisi di questi anni, secondo l’assise di Siracusa tra oltre 40 associazioni e sindacati, è stata causata dal modello economico neoliberista, scelto per gestire i processi di produzione, trasformazione e commercializzazione: “quello delle banche, della GdO, delle Multinazionali e del Wto che impone regole commerciali medioevali”.

Tanto è vero che “Chi cresce, in realtà, sono l’agroindustria e la commercializzazione che vedono ampliare la loro capacità di produrre valore aggiunto, mentre il settore primario perde, trascinando vaste aree del Paese nella crisi lasciate sole da decenni a fare i conti con l’abbandono dei territori, la desertificazione ambientale e social, gli effetti delle crisi ambientali come le alluvioni – si legge ancora nel documento finale del Forum adottato in assemblea e consegnato ad un gruppo di lavoro per la stesura finale e la prossima pubblicazione.

Il documento chiede alla politica di passare dalle petizioni di principio alle iniziative concrete che portino risultati. Tre gli obiettivi:1) ottenere dall’Europa un cambio profondo di orientamenti restituendo centralità all’agricoltura ed alla pesca e al Mediterraneo,2) adottare in Italia ogni iniziativa possibile per favorire il reddito delle imprese produttive piccole e medie piuttosto che l’agroalimentare dell’agribusiness,3) adottare in Italia una forte iniziativa di risanamento delle aziende agricole scongiurando il dramma della debitoria delle imprese legata al fallimento del modello imposto.“Per parte nostra – è scritto ancora nel documento – lavoreremo nei prossimi mesi perché su queste proposte si costruisca l’Unità degli agricoltori e dei Pescatori impegnati da mesi contro la crisi e per dare vita alla più ampia alleanza con i braccianti, i tecnici e i cittadini”.Sulla base del documento del Forum, l’Assemblea nella Chiesa di Bosco Minniti in Siracusa ha approvato la proposta che si costituisca una “Rete Permanente di iniziativa per la Nuova Riforma dell’Agricoltura, della Pesca e del diritto al cibo e al lavoro” dando mandato al Coordinamento dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare di convocare un incontro per avviarne i lavori.

L’Assemblea ha anche adottato una risoluzione proposta da Altragricoltura che impegna il movimento a sostenere, estendere e rafforzare le mobilitazioni di contadini e cittadini in difesa del territorio ed a partecipare a tre prime iniziative:- la mobilitazione degli allevatori contro la crisi economica e per l’eradicazione delle zoonosi (Brucellosi e Tubercolosi) e delle epizoozie (Lingua Blu e Peste suina africana su tutte), anche per difendere i territori delle aree interne dall’abbandono dei territori di cui i pastori e gli allevatori sono spesso uno degli ultimi presidi.- la mobilitazione per difendere i territori dal dilagare dell’eolico selvaggio e per un modello della produzione energetica popolare e non in mano all’agribusiness delle multinazionali e della speculazione energetica (in particolare a sostegno della mobilitazione dei pastori, dei contadini e dei cittadini sardi impegnati a scongiurare che l’isola diventi una industria della produzione energetica industriale compromettendo il territorio).- il sostegno a iniziative unitarie per dare vita nelle aree alluvionate dell’Emilia Romagna alla più forte risposta popolare di fronte ai ritardi con cui si risponde ai problemi delle famiglie ed alle imprese rurali alluvionate ed alla assenza di piani e azioni credibili di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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