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Cronaca

Choc a Delia: aggredito il sindaco

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Il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, attuale presidente della Srr4, la società che sovraintende il ciclo territoriale dei rifiuti, è stato aggredito da un uomo armato di coltello.

Il primo cittadino è rimasto ferito (fortunatamente in modo non grave).

Bancheri è stato aggredito da un cinquantacinquenne che lavora con il reddito minimo di inserimento in alcuni progetti comunali. A quanto pare avrebbe accusato il sindaco di non aver ancora ricevuto il bonus spesa. Una dipendente che era presente alla scena è fuggita, mentre il sindaco è riuscito a reagire. Dopo una breve colluttazione è rimasto ferito da un fendente a un dito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno denunciato in stato di libertà l’aggressore.

“Voglio esprimere la mia vicinanza e affetto al sindaco di Delia e amico Gianfilippo Bancheri per la grave aggressione subita. Quanto accaduto non è assolutamente accettabile ed auspico che il protagonista dell’atto violento venga subito assicurato alla giustizia”. A dichiararlo è il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Nuccio Di Paola.“A Filippo – sottolinea Di Paola – e a tutti i sindaci che ogni giorno sono in prima linea a lavorare nell’interesse dei cittadini deve giungere forte la presenza delle istituzioni e dello Stato” – conclude il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Sicilia.

“Esprimo totale solidarietà al Sindaco di Delia, Gian Filippo Bancheri, nonché presidente dell’Ato 4 Cl Sud per la vile aggressione subita. Sono episodi molto gravi che non vanno sottovalutati perché rappresentano lo stato di malessere della nostra società e la vulnerabilità di chi rappresenta ogni giorno le istituzioni in prima linea”. Lo ha detto il Sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, non appena appreso dell’aggressione subita dal collega di Delia, Bancheri. “Spero e confido che si tratti di una azione isolata – ha concluso il primo cittadino – gli auguro una pronta ripresa e l’affetto di tutta l’Amministrazione che rappresento”

Solidarietà è stata espressa dal sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, e dall’Amministrazione comunale nissena.

“Apprendo della vile aggressione subita dal collega sindaco di Delia.- ha dichiarato il sindaco Walter Tesauro -. Per quanto subito rivolgo a lui tutta la vicinanza e solidarietà dell’Amministrazione che rappresento e della giunta di governo. Auguriamo al sindaco Bancheri una pronta guarigione con la speranza che questi gesti restano sempre lontani da qualsiasi forma degenerativa di protesta ma soltanto da attribuire a deprecabili azioni individuali”.

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Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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Il controllo è stato esteso anche all’interno del locale in uso al giovane dove, su un soppalco, dietro delle vasche di accumulo dell’acqua, sono state rinvenute altre due cassette degli attrezzi chiuse, anch’esse riempite con panetti di hashish e pezzi di cocaina in pietra, ancora da suddividere in dosi per lo spaccio. A seguito delle attività di analisi e pesatura, l’ammontare complessivo della droga sequestrata è risultato pari a 19 chili di hashish e 330 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato, una volta immessi sul mercato, introiti superiori ai 100 mila euro. L’arrestato, al quale è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto al carcere di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Gip presso il Tribunale di Gela ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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