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Dall'Italia e dal Mondo

Crisi Ast “più gestionale che economica”, riunione Faisa Cisal Sicilia

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Catania – È certamente la situazione trasporto pubblico locale in Sicilia, il tema principale di quelli all’ordine del giorno della riunione del Consiglio direttivo regionale Faisa Cisal Sicilia.

L’incontro nella sede della Segreteria regionale di via Adua, a Catania. Tra i temi più rilevanti e delicati che saranno discussi oggi, come vi dicevamo, spicca la crisi dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST) Spa.

Al centro dell’organizzazione sindacale, come più volte evidenziato nel corso del 2024, la denuncia di degrado del parco autobus dell’Ast che ha provocato disservizi nel trasporto extraurbano, penalizzando viaggiatori, studenti e lavoratori.

“Nonostante le ripetute segnalazioni, i vertici aziendali non hanno ascoltato questi allarmi, determinando un’elevata soppressione di corse in tutta la Sicilia, con gravi conseguenze soprattutto per i pendolari”, spiegano i componenti della Segreteria regionale della Faisa Cisal Sicilia Lo Schiavo, Moschella, Di Maio e Crisafulli.La situazione critica dell’Azienda siciliana trasporti è emersa in maniera più evidente con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, aggravata da soluzioni improvvisate e scelte contrastanti tra il Governo Regionale e i vertici aziendali.

“Un esempio di queste è il Decreto Direttoriale n. 2031 del 18 settembre 2024 – continuano Lo Schiavo, Moschella, Di Maio e Crisafulli – che imponeva l’Obbligo di Servizio Pubblico (OSP), ma è stato ritirato pochi giorni dopo, il 27 settembre 2024”.Nonostante la volontà espressa dal nuovo Presidente dell’Ast, Alessandro Virgara, di garantire la mobilità nelle province di Ragusa e Siracusa utilizzando mezzi e personale dell’azienda, la Faisa Cisal sottolinea che “non è stato ancora comunicato alcun cronoprogramma per riparare gli autobus guasti nelle sedi periferiche di Palermo, Catania, Messina, Trapani, Ragusa e Siracusa”.Secondo l’organizzazione sindacale, “la crisi dell’Ast è più gestionale che economica.

La mancanza di figure professionali chiave e di un organigramma completo sta compromettendo la funzionalità del servizio. Lo sblocco delle assunzioni e le progressioni di carriera sono ritenuti indispensabili per garantire un servizio di trasporto adeguato ai cittadini”, concludono dalla Faisa Cisal Sicilia.In foto da sinistra verso destra: Lo Schiavo, Di Maio, Moschella e Crisafulli.

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Dall'Italia e dal Mondo

Brambilla: “La strage di Pasqua di agnelli e capretti”

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Roma – “La crudele strage di agnelli e capretti che purtroppo si consuma ogni anno nel nostro Paese, con un picco durante le festività pasquali davvero non fa onore un grande paese come l’Italia. La sofferenza dei piccoli strappati alle madri è davvero indicibile, difficile da immaginare e da descrivere. Dobbiamo imparare a rispettare la vita di tutte le creature e a maggior ragione dei cuccioli. Dobbiamo celebrare la festa della Resurrezione onorando la vita, dobbiamo imparare ad optare per un’alimentazione vegetariana o vegana”.

Dono le parole dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che fa appello al cuore e al sentimento di tutti gli italiani: “Festeggiate la Pasqua festeggiando la vita. Gli animali non si mangiano, a maggior ragione i cuccioli”.

E per rendere l’invito ancor più concreto, la deputata tiene in braccio il capretto Sonic, l’ultimo figlio di una madre sfruttata tuttala vita per produrre “abbacchi” da servire sulle tavole degli italiani: “Quando vi sedete a mangiare un capretto – ricorda – vuol dire che fate uccidere un piccolino come Sonic, una meraviglia della natura. Per fortuna gli italiani l’hanno capito e negli anni è molto calato il numero di agnelli e capretti uccisi.

Nonostante il continuo declino (si è passati da circa 812 mila tra agnelli e capretti macellati nel “picco pasquale” del 2010 ai circa 390 mila del 2024) ancora oggi sono troppi gli innocenti “sacrificati” sull’altare di una tradizione crudele e insensata. Ma noi non ci fermeremo fino a che anche solo uno di questi piccolini perderà la vita. Buona Pasqua”

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Scuola: Associazioni, no alle indicazioni nazionali 2025

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Roma – Dopo la significativa giornata del 2 aprile presso l’Università Roma Tre – che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo della scuola, dell’università, della politica, del sindacato e della società civile – prosegue con forza e ampia mobilitazione il dibattito sul futuro delle Indicazioni Nazionali. La recente revisione delle Indicazioni Nazionali 2012, condotta dalla commissione ministeriale e culminata nella pubblicazione del nuovo testo a marzo 2025, ha aperto una sbrigativa e irrispettosa fase di consultazione con modalità offensive e insufficienti a garantire un dibattito democratico e approfondito.

Le Indicazioni Nazionali sono un documento fondante della scuola italiana. È inaccettabile che esse vengano trasformate in un mezzo per ridurre la portata culturale, critica e democratica del sistema educativo. È fondamentale che il mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca siano parte attiva e protagonista nei processi decisionali, contribuendo in modo sostanziale a delineare il profilo educativo delle nuove generazioni. Le associazioni di insegnanti, dirigenti, studenti, genitori, sindacati e terzo settore denunciano una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della Scuola e del Paese, attraverso un processo di revisione unidirezionale, ideologico, identitario e anacronistico.

Il mondo della Scuola, dell’Università e della ricerca deve essere protagonista attivo dei cambiamenti che si vogliono realizzare in una delle più significative istituzioni democratiche della Repubblica. Ribadisce il rifiuto del testo delle Indicazioni Nazionali 2025 per una riscrittura condivisa e partecipata.

Ecco i firmatari: ActionAid, Baobab l’Albero della Ricerca, Cem Mondialità, Cemea Federazione Italiana, Centro Studi C. e M. Pontecorvo, CGD, CIDI, Circolo Gianni Bosio, Clio ‘92, Crespi, Educare alle Differenze, FLC CGIL, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Legambiente Scuola e Formazione, Proteo Fare Sapere, Rete degli Studenti Medi, Società Italiana di Didattica della Storia, Unione degli Studenti.

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Sicilia protagonista al “Margutta Creative District”

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Roma – Il cuore dell’artigianato artistico siciliano ha brillato nella capitale in occasione del “Margutta Creative District”, prestigioso evento dedicato alla creatività e al Made in Italy, tenutosi in Via Margutta dal 14 al 16 aprile 2025.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Roma e inserita nel calendario ufficiale della Giornata Nazionale del Made in Italy, ha rappresentato un’importante vetrina per il settore del lusso e del design artigianale.Protagoniste dell’edizione 2025 tre eccellenze siciliane del settore orafo e del design, selezionate da CNA Sicilia per rappresentare l’isola in uno dei quartieri più iconici dell’arte e della moda italiana: OROSCULTURA di Giuliana Di Franco (Enna); Roberto Intorre di Roberto Intorre (Palermo); RG Gioielli di Luisa Barbera (Trapani).Le aziende hanno presentato le loro collezioni esclusive, frutto di una maestria artigianale che fonde tradizione, innovazione e forte identità territoriale.

L’esposizione ha suscitato grande interesse tra operatori del settore, buyer internazionali, giornalisti e appassionati di design, confermando il ruolo centrale della Sicilia nella produzione di alto artigianato italiano.“La partecipazione al Margutta Creative District ha rappresentato per la nostra regione una straordinaria occasione di visibilità e promozione – dichiarano Nello Battiato, presidente CNA Sicilia, e Piero Giglione, segretario CNA Sicilia –. Le imprese che abbiamo selezionato testimoniano come la creatività, la cura per i dettagli e l’amore per il territorio possano trasformarsi in prodotti unici, capaci di affermarsi sui mercati più esigenti.

CNA Sicilia continuerà a sostenere e promuovere il talento degli artigiani siciliani nei più importanti contesti nazionali e internazionali.

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