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“Noi con Greco? Voci di chi è geloso della crescita della Lega”

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La Lega non ha avuto e non vuole contatti con il sindaco Lucio Greco ma nella costruzione del centrodestra per le prossime competizioni elettorali non vuole avere a che fare con chi ha governato con PD o Cinquestelle.

Lo dice il commissario cittadino Emanuele Alabiso. Anche a lui sono arrivate voci di contatti tra l’avvocato Lucio Greco e vertici della Lega .” Da segretario cittadino – dice – mi corre l’obbligo di fare chiarezza, intanto non c’è e non c’è stata nessuna interlocuzione tra i il sindaco di Gela e i vertici locali e  provinciali della lega, inoltre la mia segreteria in costantemente contatto con il coordinatore Regionale On. Minardo non ha ricevuto nessun segnale in merito. Quindi si deduce che qualcuno alimenta queste voci per destabilizzare un partito in forte crescita e che sicuramente in città come  principale oppositore sta lavorando per un progetto vincente di centro destra dove sicuramente non ci sarà  spazio per chi governa con PD e M5S. La nostra azione in consiglio comunale continua per come è iniziata, all’opposizione di questa Amministrazione, che riteniamo inadeguata e priva di programmazione” 
” Mi auguro invece – conclude- che il ministro Speranza possa rivedere i parametri per le zone rosse, infatti è paradossale chiudere le attività commerciali e penalizzare solo certe categorie che dopo 2 anni di sacrifici avevano visto un po’ di luce in fondo al tunnel, oggi non è il momento di fare polemiche ma ritengo che bisogna concentrarsi su come dare sostegno ai nostri commercianti e potenziare i controlli ” 

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Modello Gela come un esperimento da Frankenstein

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Il modello Gela: laboratorio politico o esperimento da Frankenstein? A porre il quesito è l’esponente di FdI Sandra Bennici che fa delle considerazioni alla luce delle ultime novità nel panorama politico siciliano in termini di alleanze e i suoi riflessi sulla politica locale.

“Se qualcuno avesse raccontato, qualche anno fa- commenta – che a Gela si sarebbe creato un modello di governo con dentro pezzi di centrodestra, come MPA e Nord chiama Sud(federati con fratelli d Italia)spalleggiati dai 5 Stelle e… tenetevi forte… dal Partito democratico sarebbe stato preso per visionario. Eppure a guardare ,oggi,l’ultima creazione della politica siciliana con lo stesso sguardo con cui si osserva un’opera astratta: non si capisce cosa sia, ma qualcuno crede di vederci qualcosa di geniale.I 5 Stelle, un tempo paladini della purezza politica, quelli del “mai col PD”, “mai col centrodestra”, “mai con nessuno tranne noi”… ora comodamente seduti accanto agli ex nemici di sempre, hanno scoperto che il potere, dopotutto, non è poi così male. In altri tempi avrebbero gridato allo scandalo, organizzato sit-in, fatto dirette infuocate contro l’inciucio. Oggi invece, silenzio assoluto. Le poltrone di potere sono troppo comode, permettono di dare incarichi ad amici e parenti con un atteggiamento spregiudicato ,al limite dell’ atto illegittimo, ma sicuramente inopportuno! E mentre il centrodestra si gode la compagnia di quelli che fino a ieri lo accusavano di ogni nefandezza, il Movimento si gode la stanza dei Bottoni”.


“In questo quadro surreale, viene da chiedersi: chi è davvero fuori posto? Se si dovesse giocare al “trova l’intruso”, la risposta sarebbe fin troppo facile: il Partito Democratico,Forse l’unica forza di sinistra (almeno ufficialmente) che sembra essersi ritrovata in un’alleanza di governo piuttosto che in un progetto politico
Il “modello Gela”, un modello difforme dall’ idea originale, in fondo, è anche questo il bello (o il brutto?) della politica: dove c’è confusione, c’è speranza. O almeno… c’è potere”- conclude.

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Gela ottiene oltre 8 mln per la rigenerazione urbana con 9 progetti

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Importante riconoscimento per la Città di Gela: il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud – Presidenza del Consiglio dei Ministri- ha comunicato l’ammissibilità al finanziamento di ben 9 progetti presentati dal Comune, per un valore complessivo di oltre 8 milioni e 300 mila euro, nell’ambito del Programma Nazionale “Metro Plus e Città Medie Sud 2021–2027”.

I progetti selezionati spaziano dalla rigenerazione urbana alla valorizzazione culturale, dall’innovazione sociale ai servizi per la comunità, ponendo al centro l’inclusione, la partecipazione e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Tra gli interventi ammessi a finanziamento:
   •   “RigenerAttivo” – percorsi per l’autonomia della terza età (500.000 €)
   •   “U Spiruni. La via delle Arti” – riqualificazione di Via Pisa e dei suoi cortili (411.000 €)
   •   “Officina della coesione e dell’innovazione sociale” (1.200.000 €)
   •   “TutaGold – se vuoi tutto può accadere” (1.100.000 €)
   •   “Città educante” (1.000.000 €)
   •   “Welfare di comunità – Relazioni a catena” (1.100.000 €)
   •   “Serviti! – Hub di accesso al welfare di comunità” (800.000 €)
   •   “Recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Guttilla” per servizi di coesione (836.200 €)
   •   “Spazi per la cultura nell’ex Monastero delle Benedettine” (1.400.000 €)

«È un risultato straordinario per la città – affermano il Sindaco Terenziano Di Stefano e l’Assessore con delega alle Città Metro Plus, Romina Morselli – che conferma l’impegno della nostra amministrazione nel costruire politiche pubbliche innovative, inclusive e radicate nei bisogni della comunità. Siamo pronti ad avviare una stagione di rilancio per Gela fondata su cultura, coesione sociale e visione urbana».
Il Comune avvierà adesso la fase di sottoscrizione della Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, procedendo con la designazione dei referenti di progetto, la predisposizione dei cronoprogrammi finanziari e l’organizzazione delle attività amministrative necessarie per dare avvio alle operazioni entro aprile 2025.
Il programma rappresenta un’occasione unica per fare di Gela un modello di innovazione territoriale nel Sud Italia, in linea con le direttive europee e nazionali sui fondi FESR e FSE+.

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Donegani dopo il patto Meloni- De Luca:”il modello Gela non è progressista”

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La fresca alleanza tra FdI e Sud chiama Nord benedetta dalla premier Giorgia Meloni che porta in casa Cateno De Luca, suscita reazioni nel campo progressista.

Il segretario regionale di PeR Miguel Donegani grida all’incoerenza e evidenzia che il modello Gela non è di centrosinistra e progressista.

” La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere.Ecco perché il partito degli astensionisti è sempre in aumento. Ecco perché i consiglieri in Sicilia di riferimento di PeR-Controcorrente-Sinistra Futura, nelle realtà dove i candidati che hanno forze di destra organiche al governo nazionale e regionale non si esprimeranno alle elezioni di secondo livello. PeR noi la coerenza ha un valore per altri sarà un optional. Coerenza mostrata anche dal learder La Vardera che ha avuto la lungimiranza di capire la virata di sud chiama nord e lasciare il movimento. Mi auguro che nessuno possa ancora prendere in giro gli elettori professandosi di sinistra o nel campo progressista avendo forze organiche al centro destra a Palermo e a Roma” – ha commentato Donegani.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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