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Acqua: “forse c’è una perdita, cercatela e pagatela…”

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L’acqua è un bene pubblico. Non si produce. È la natura a produrla. Le società di gestione la distribuiscono semplicemente e per questo si fanno pagare. Per aprire e chiudere i rubinetti delle sorgenti naturali che immettono l’acqua nelle reti. Quindi l’equazione dovrebbe essere: un’apertura ogni 4 giorni, un quarto di bolletta. E invece no.

In più a Milano, a Torino, a Novara, a Chieti, etc etc, si paga 100 circa all’anno per avere acqua 24 ore su 24. A Ragusa, 50 euro per avere acqua qualche ora al giorno, ma siamo in Sicilia e questo è tutto dire….

In provincia di Caltanissetta si paga 300, 500, a volte 1000 euro ogni tre mesi. E nessuno si muove per dire basta ad una vessazione sulla quale si sono costruite tante carriere politiche. I politici passano ma il problema dell’acqua resta.

Ed a nulla valgono le innumerevoli riunioni di associazioni, consigli comunali che si sono succedute nel tempo. La situazione resta drammaticamente uguale. Oggi a Gela i turni di acqua razionata vanno dai tre ai 4 giorni, mentre le bollette inspiegabilmente lievitano. Come possono aumentare i consumi se i turni si riducono? E’ una contraddizione in termini. Ma nessuno agisce, e nessuno pensa. Meno acqua più spese.

A Caltanissetta il sindaco Tesauro esulta perché ha ottenuto una certezza: acqua ogni sei giorni. Sei. Un numero assurdo nel 2024 , ma almeno ha dato una certezza.

E la vita continua a scorrere così da anni.

Adesso Caltaqua se n’è inventa un’altra. Sta inviando lettere ai consumatori in cui si segnalano consumi eccessivi e si consiglia di indagare su eventuali perdite nell’impianto privato ‘nel tratto oltre il misuratore, di Sua competenza, in modo da accertare i motivi di eventuali consumi anomali.

Qualora tale consumo anomalo sia stato determinato da una perdita occulta, potrà, solo da terminate condizioni, usufruire delle procedure di sgravio’. Naturalmente queste lettere arrivano non solo a grandi condomini ma anche presso utenze intestate ma persone decedute, o a single, o a coppie con consumi limitati.

Si presume quindi che le perdite siano da ascrivere si privati e non alle reti idriche mai manutenzionate dalle quale ogni giorni fuoriescono notevoli quantità di acqua che ci segnalano i cittadini e che i nostri lettori leggono quotidianamente sul giornale.

Nel frattempo per recuperare le perdite si inviano bollette di 800, 1000 o anche 2000 euro all’indirizzo di nuclei familiari formati da una, due persone costretti a pagare pena la sospensione dell’erogazione.Gli utenti devono pagare a proprie spese il tecnico idraulico che deve capire se c’è la perdita occulta, mentre i contatori spesso girano contando l’aria e non l’acqua ricevuta dai rubinetti.

Ma le società di gestione continuano a lavorare mentre i cittadini lavorano per pagare le gocce d’acqua che arrivano ogni tre o 4 giorni.

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Attualità

‘Ispettore Rifiutoni’: nuovo progetto di Impianti Srr Ato 4

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Le buone pratiche nascono con il coinvolgimento dei più piccoli.

Su questa linea prosegue l’ attività di creazione di “rete” e collaborazione tra le realtà del territorio gelese.
Impianti S.R.R. ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud s.r.l e Generazione Gela annunciano la creazione del progetto ‘Ispettore Rifiutoni’.

Il Progetto di educazione ambientale prevede il coinvolgimento delle classi di quarta e
quinta elementare del territorio gelese con attività formative e ludico-ricreative e vuole sensibilizzare la cittadinanza sulle corrette pratiche sulla raccolta differenziata e, contestualmente, insegnare ai più piccoli a prendersi cura degli spazi in cui vivono.

L’obiettivo è quello di innescare, attraverso lo spirito di collaborazione e partecipazione, un sistema virtuoso ed incentivante che
generi un forte legame con il territorio e un nuovo e sano senso di appartenenza.
Infatti, educare i più piccoli genera un effetto moltiplicatore, in particolare nelle famiglie, e permette di ottenere risultati più efficaci attraverso un approccio di tipo bottom-up.


Le attività inizieranno martedì, 26 novembre, presso l’Istituto Comprensivo San Francesco di Gela e comprenderanno:

Un laboratorio di giochi a squadre, alternati a momenti di riflessione e confronto, nel quale gli studenti saranno chiamati ad individuare i rifiuti non conformi e a differenziali correttamente;

Un virtual tour, composto da immagine a 360°, che attraverso un visore 3D permetterà agli alunni di visitare gli impianti di riciclo, in particolar modo quello del vetro, da vicino.

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Casciana sul porto:”un progetto valido che va avanti”

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Vincenzo Casciana, capo Dipartimento Mare e Politiche della Navigazione, fa queste considerazioni dopo aver partecipato stamattina all’incontro sul porto

“Negli ultimi decenni, il porto di Gela avrebbe dovuto rappresentare un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della città, del territorio e dell’intera isola. Grazie alla sua posizione geografica strategica nel cuore del Mediterraneo, il porto avrebbe potuto diventare un nodo vitale per il traffico marittimo di merci e un punto di riferimento per il turismo nautico. Tuttavia, questo potenziale è stato spesso sottovalutato, ostacolato da una gestione inadeguata e da una mancanza di visione complessiva. Gela, città di mare, ha faticato a emergere nel panorama marittimo, privandosi così della dignità che le spetterebbe come porta naturale di accesso al Mediterraneo”.


“Nonostante le difficoltà, la dedizione e la spinta da parte della capitaneria di Porto , dei vari rappresentanti dei servizi tecnico-nautici, dei pescatori, delle associazioni di diportisti , dei comitati nati negli ultimi anni e delle amministrazioni comunali che si sono succedute , hanno permesso di superare molte barriere burocratiche. Grazie a questi sforzi, oggi ci troviamo di fronte a un progetto valido, che l’ Autorità di Sistema Portuale ha illustrato ai rappresentanti dell’ amministrazione di Gela , su cui si continua a lavorare con impegno e determinazione”


Il progetto presentato dall’Autorità di Sistema Portuale per il porto di Gela prevede interventi significativi, tra cui l’escavo totale e l’allungamento del molo di ponente, insieme alla realizzazione di una darsena commerciale, destinata a diventare un polo strategico per il traffico di merci. Questa infrastruttura, che oltre ad avere un impatto positivo sull’economia, rafforza la connotazione marittima di Gela, sarà fondamentale per valorizzare il porto e restituirgli la sua vocazione naturale .
Un ringraziamento particolare va all’Autorità di Sistema Portuale, che non ha mai smesso di lavorare per il rilancio dei porti siciliani. I risultati ottenuti in altri porti dell’isola, grazie alla visione e alla leadership del presidente Pasqualino Monti, ci fanno ben sperare anche per Gela. L’impegno di Monti, che ha dimostrato di saper guidare investimenti importanti, è la prova che anche Gela avrà la sua opportunità di rinascita.


Un altro attore fondamentale in questo processo è il governo regionale, che ha sempre sostenuto il progetto con impegno costante. In particolare, il deputato del territorio Salvatore Scuvera contribuisce con determinazione a portare avanti le istanze del porto di Gela. Non possiamo, poi, dimenticare il lavoro silenzioso ma altrettanto cruciale di chi, dietro le quinte, supporta il progetto a livello nazionale. La deputata Carolina Varchi ha infatti dimostra passione nel sostenere le necessità di Gela e del suo porto.


Oggi, Gela è più vicina che mai a realizzare un un porto moderno, funzionale, che possa diventare il “salotto del Mediterraneo”, simbolo di rinascita e di sviluppo per una città martoriata da anni di difficoltà. Questo progetto non rappresenta solo un’opportunità economica, ma è anche il modo per restituire a Gela la dignità che merita come città di mare. Tassello dopo tassello, con impegno e visione, la comunità gelese potrà finalmente vedere il suo porto trasformato in un fiore all’occhiello dell’isola e Gela potrà tornare ad occupare il posto che le spetta nella storia del mare.

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Aumenta il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane

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Palermo – Implementato il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane.

Sbloccate le pratiche scorte rimaste al palo con “Più Artigianato”Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai hanno incontrato l’assessore TamajoSbloccate le pratiche scorte di Più Artigianato e innalzato il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane, dal 20 al 35%.

È stato un incontro produttivo quello di questa mattina tra le quattro sigle dell’artigianato, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai con l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. Un appuntamento voluto dalle organizzazioni degli artigiani che hanno chiesto un incontro urgente a Tamajo per dare una boccata di ossigeno a un settore indispensabile per l’economia siciliana.

“L’assessore Tamajo – hanno commentato Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai – ha subito centrato il problema ed è andato incontro a tutte le necessità che gli abbiamo rappresentato. Sono state così sbloccate le pratiche scorte di Più Artigianato, che erano rimaste al palo per problematiche sulle finalità del finanziamento”.Di rilievo, l’innalzamento del contributo a fondo perduto dal 20% al 35% per gli investimenti delle imprese artigiane. “Tamajo ha riconosciuto le esigenze del mondo dell’artigianato e non possiamo che essere soddisfatti – hanno concluso le organizzazioni –.

È necessario che la politica e le associazioni di categoria dialoghino insieme e portino a casa i risultati a vantaggio del tessuto dei piccoli imprenditori”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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