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Cronaca

Arrestato nel milanese il latitante del clan Cammarata

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Paderno Dugnano – Un altro duro colpo alla malavita nissena. La notte scorsa e’ stato arrestato a Paderno Dugnano nel milanese, Giuseppe Montedoro. L’uomo era ricercato nell’ambito dell’operazione che ha colpito il gruppo di Riesi del clan Cammarata, di cui si è data notizia ieri.

E’ stato trovato dai carabinieri all’interno di un residence. Le indagini, condotte dai militari del reparto Operativo di Caltanissetta insieme alle stazioni di Riesi e Butera sotto la direzione della Procura distrettuale nissena, erano state avviate nel 2018 dopo la denuncia di un imprenditore, cui era stato imposto il pagamento di 30.000 euro da corrispondere al clan. Durante la consegna della prima tranche di 3mila euro, i carabinieri arrestarono Salvatore Cammarata.

Le investigazioni che ne erano seguite, hanno permesso di accertare la responsabilità di altri appartenenti allo stesso gruppo criminale. Nei giorni scorsi i militari del Comando provinciale di Caltanissetta avevano già eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta, a carico di tre persone condannate per estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso.

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Cronaca

Prodotti di Carnevale non sicuri, sequestro della Finanza

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Oltre 16.000 articoli non sicuri, pronti per essere immessi sul mercato in occasione del carnevale, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta, nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziaria.

L’operazione, effettuata in un esercizio commerciale gestito da un cittadino asiatico, ha consentito di rinvenire numerosi prodotti, consistenti in decorazioni, costumi e gadget di varia natura, privi del marchio CE e, pertanto, non idonei al commercio secondo le disposizioni del Codice del Consumo. I prodotti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo in quanto privi delle istruzioni e avvertenze per l’uso, delle informazioni minime per il consumatore finale relative alla sicurezza, alla qualità, alla composizione e all’origine dei prodotti, ritenuti indispensabili per un corretto utilizzo in piena sicurezza. Per le violazioni riscontrate sono state elevate sanzioni fino a 25.000 euro. Sono stati inoltre rinvenuti numerosi articoli contraffatti, anch’essi sottoposti a sequestro, ed è stato sorpreso un lavoratore “in nero”.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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