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Il liceo tred inaugura l’anno scolastico 2024/25

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Il liceo tred inaugura il nuovo anno scolastico 2024/25.

Venerdì 27 settembre nei locali del liceo scientifico e linguistico “E. Vittorini” diretto dalla prof.ssa Ina Ciotta, si terrà l’inaugurazione dell’anno scolastico 2024/25 del Liceo quadriennale delle scienze applicate per la transizione ecologica e digitale (TRED).

Il TRED di Gela, già al terzo anno di sperimentazione, è parte di una rete costituita da 27 licei italiani consorziati in un’ottica di collaborazione tra scuola, università, impresa ed Enti del terzo settore.Tale rete nasce dall’idea del consorzio Elis di creare un liceo di nuova concezione nel metodo e nei contenuti per sviluppare le competenze del futuro e vivere da protagonisti le sfide della transizione ecologica e digitale.

La manifestazione del prossimo 27 settembre si comporrà di un breve momento di condivisione che riunirà on line tutte le scuole della rete tred ; faranno seguito i festeggiamenti degli alunni di I,II e III tred che, con l’allegria e la creatività che li contraddistingue, condivideranno con quanti saranno lieti di intervenire le esperienze di un percorso di studi innovativo e pressoché unico nel nostro territorio.

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Riapre dopo quattro anni a Butera il plesso “Mattei- Gori”

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Dopo 4 anni riapre il plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo “Mattei Gori”. Completati I lavori di consolidamento finanziati con la precedente amministrazione, l’amministrazione Zuccalà si e prodigata a trovare le ingenti somme di finanziamento per il completamento di lavori indispensabili (bagni , fognature , rasatura e intonaci a stucco , ascensore e caldaia nuova) senza i quali non si sarebbe potuto raggiungere l’obiettivo.

Durante la cerimonia inaugurale, il sindaco Giovanni Zuccalà ha ringraziato il Dirigente Scolastico e il.personale ATA; i manutentori comunali e le signore di servizio del comune che hanno ripulito i locali dell’ edificio e riorganizzato gli arredi; la ditta DTS di Salvatore di Trio con i suoi dipendenti senza il quale intervento gratuito non sarebbe stato possibile traslocare per tempo; la ditta Rocco Navarra più volte intervenuta anch’essa gratuitamente nei momenti critici; la ditta Lo Monaco per l’ottimo e professionale lavoro di rifinitura svolto; i dirigenti dott Faluci , Carnazzo, Sbirziola , Tinnirello e Miraglia per aver trovato le risorse e guidato i lavori; l’ing. Cianciolo per la direzione dei lavori e l’impegno mostrato; l’insegnante e Consigliere Comunale Cristina Chimera per l’operosità mostrata , e infine, un ringraziamento particolare all’assessore d.ssa Giovanna Donzella senza la quale oggi la scuola non sarebbe ancora disponibile.


“La lista è lunga ma dimostra una sinergia di forze che hanno lavorato insieme per il bene comune, per i nostri ragazzi. Si consegna oggi una scuola nuova, colorata e funzionale, per il quale sin da adesso l’amministrazione si impegna a migliorarne i servizi e risolvere le piccole mancanze”- ha detto il primo cittadino

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Cna Sicilia protagonista a Siracusa con le sue aziende

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Siracusa – “Una vetrina sensazionale per le eccellenze del territorio, la cui promozione e valorizzazione rappresenta un asset di rilievo nella linea strategica della nostra Organizzazione”. La CNA accoglie con favore ed entusiasmo il nuovo format che caratterizza il G7 su Agricoltura e Pesca in scena a Siracusa dal 21 al 28 settembre.

All’inaugurazione dell’Expò, in cui sono presenti aziende associate alla Cna, sono intervenuti il vice presidente nazionale della Confederazione, Giuseppe Cascone e i vertici provinciali aretusei, il presidente Rosanna Magnano, e il segretario Giampaolo Miceli.

“Una bella occasione di esposizione del nostro territorio al mondo – afferma Cascone – Siracusa per diversi giorni avrà ulteriore visibilità e importanti momenti di confronto. Sono felice della nostra presenza e sono convinto che da questo evento potranno generarsi importanti relazioni e sinergie”. 

Ma è l’intera Sicilia che ad avere gli occhi del mondo addosso in questa settimana di lavori. Ne sono convinti i vertici regionali della Cna.

“Saranno tante le iniziative connesse alla manifestazione e siamo felici di potere essere protagonisti di alcune di queste – affermano il segretario Piero Giglione e il presidente Nello Battiato – lavoriamo quotidianamente per dare sostegno ed impulso al settore agroalimentare siciliano, un segmento produttivo che esercita una forte attrazione in termini di flussi turistici. Noi ci crediamo e vogliamo essere alleati di questo importante comparto.

Tant’è che per il secondo anno consecutivo, dal 21 al 24 novembre, alzeremo il sipario su “Taormina Food Expò” con una serie di eventi che vedranno protagoniste le aziende di riferimento, a cui offriremo l’opportunità di incontri b2b con buyers provenienti da ogni latitudine”.

“Gradiremmo che anche le istituzioni siano reali alleate delle imprese e che questa prestigiosa vetrina del G7, allestita a Siracusa – sottolinea Tindaro Germanelli, coordinatore regionale di Cna Agroalimentare – rappresenti uno stimolo e una occasione di risveglio per rafforzare e rilanciare il percorso sinergico virtuoso tra pubblico e privato”.

Nella giornata di oggi, primo momento significativo di queste intense giornate, presso il museo Bellomo, si presenterà il progetto “Le Tele di Aracne” per il quale CNA Siracusa è partner nella gestione di un immobile confiscato alla criminalità e rifunzionalizzato per inclusione sociale alla presenza del ministro Piantedosi.

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Come raccontare la cultura della Croce del primo secolo francescano

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Aidone – La valorizzazione della ricchezza culturale, religiosa e turistica di una piccola cittadina nel cuore dell’entroterra siciliana, Aidone, ma anche, più in generale, quella dell’intera Isola: è stato questo il tema principale dell’evento “Il culto cristologico del Crocifisso nella religiosità popolare: come raccontarne la cultura della Croce nel primo secolo francescano e il patrimonio artistico delle opere lignee seicentesche di frate Umile da Petralia”, tenutosi nella Chiesa Sant’Anna di Aidone nel pomeriggio di venerdì 13 settembre.

Promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dalla Parrocchia Maria SS. di Lourdes in Sant’Anna, con il patrocinio della Fondazione Sicilia, del Comune di Petralia Soprana, dell’Associazione culturale Aesculapio di Palermo e dell’Ecomuseo Aidone-I Semi di Demetra, l’incontro ha coinvolto alcune tra le personalità siciliane più apprezzate nel panorama culturale siciliano. Da Amedeo Rogato (Aesculapio), Maria Rosaria Restivo (Ecomuseo), Francesca Ciantia (storico della città), Sebastiano Fascetta (Scuola di formazione teologica), Vincenzo Gennaro (scultore), Giuseppe Giugno (storico dell’architettura), don Paolo Buttiglieri (giornalista), Salvatore Di Salvo (giornalista) e don Giacinto Magro (teologo).

Ad aprire i lavori è stato il parroco della chiesa Sant’Anna, don Angelo Ventura, sottolineando “quanto incontri come questo possano essere importanti per conoscere, tutelare e difendere l’inestimabile patrimonio artistico delle opere lignee seicentesche di Giovanni Francesco Pintorno, meglio conosciuto come frate Umile da Petralia, che a oggi risulta ancora poco valorizzato”. Sono arrivati i saluti del sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, sottolineando che “occorre un’azione sinergica tra le opere diffuse del Pintorno, perché fino a ora non abbiamo fatto niente per meritare le bellezze che il Padre eterno ci ha donato”.

Dopo il dettagliato quadro tracciato da Francesca Ciantia sulla Chiesa Sant’Anna e sulle sue opere, nello specifico inquadrando la produzione artistica nel contesto storico post-tridentino, mettendo in luce il valore didascalico dell’arte; Maria Rosaria Restivo e Amedeo Rogato, felici di accogliere eventi culturali di questo spessore, specie in un’area dell’interno come la nostra, che costituisce uno dei bacini più importanti della Regione, grazie anche alla presenza delle opere lignee seicentesche: e Pintorno fu uno dei più noti scultori lignee siciliani nel periodo della Controriforma.

Vincenzo Gennaro “oggi parliamo di un artista frate Umile da Petralia che, malgrado quattro secoli di convegni, studi e pubblicazioni, resta comunque distante dalla collocazione storica e critica che merita, forse per l’insistenza di valorizzazione più la sua convocazione mistica che il suo valore artistico, pur sapendo che il processo di beatificazione si è arenato nell’ Ottocento”.

Giuseppe Giugno ha iniziato il suo intervento dalla questione che appassiona molti studiosi, ma anche tanti amanti dell’arte lignea, soffermandosi sullo studio delle rappresentazioni del Crocifisso nella Sicilia centrale tra Quattro e Settecento attraverso l’operato di maestri crucifissari napoletani e siciliani. Tra i maestri crucifissari presi in considerazione, oltre ai ben noti Pintorno, frate Innocenzo e frate Benedetto, accennando ad un’opera, verosimilmente, attribuibile al napoletano Giovanni de Rugeri realizzata per la chiesa di San Sebastiano a Caltanissetta. Interessante è stata poi la chiave di lettura offerta, in sintonia, da: don Paolo Buttiglieri “La Croce e la luce.

Il caso del Servo di Dio Nino Baglieri, ovvero la presenza del Sacro nelle vicende umane, illumina le vie impervie dell’esistenza, provate dalla sofferenza e dalla disperazione, e rappresenta il tentativo ben riuscito di varcare la soglia del Mistero, approntando all’eroicità che vanno a connotare il traguardo della santità, l’augustum”; Sebastiano Fascetta “La Cristologia di San Francesco nel simulacro di Frate Umile da Petralia è la visione dell’uomo nuovo che da tutto se stesso e nel dono diviene consumazione, espropriazione rimanendo vivo perché dona e dona per amore”; don Giacinto Magro “Egli rivestito di fragilità e del dolore dell’umanità è rivestito dal Padre a se stesso sino alla trasfigurazione dell’umanità che è in Lui. La scultura infatti segnata dal dolore rimane con uno sguardo amorevole capace di attirare ogni uomo per trasfigurarlo. L’arte del Seicento esprime la spiritualità che vive il polo e che i francescani hanno trasmesso”.

Interessante, ancora, l’intervento del giornalista Salvatore Di Salvo “L’incontro di oggi è assolutamente centrato, perché nel mondo contemporaneo se qualcosa non viene comunicato è come non esistesse. E se un bene culturale non viene narrato in modo divulgativo, non esiste per gli altri. E’ giusto che la strada scientifica rimanga tale, ma bisognerebbe anche, parallelamente, farla diventare volgare nel senso etimologico del termine”.

Tuttavia, l’esame della devozione alla sacra effige del Crocifisso attraverso il rimando ai gioielli elencati nei repertori artistici della nobiltà del tempo, dei Moncada in particolare, farà luce su oggetti devozionali finora inedeti, la cui unica traccia permane nei fondi d’archivio.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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