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Sammito: “Servono maggiori controlli”

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Gela. Il presidente del consiglio comunale Totò Sammito interviene sugli atti vandalici della notte scorsa. Queste le sue riflessioni: ” I fatti di stanotte hanno inflitto l’ennesimo sfregio al volto della città.
L’oltraggio impavido al cuore pulsante del centro storico, atto di per sé biasimevole, diviene inaccettabile se si pensa che lo stesso sia stato perpetrato in una “notte rossa”, una notte che doveva essere custodita dal coprifuoco imposto a salvaguardia del nemico che da quasi un anno ci tiene sotto scacco.


Un nemico invisibile che miete contagi divenuti, oramai, incontrollabili e non più accettabili.
Le ragioni di tutto questo sono presto dette, il concorso di cause per le quali le Istituzioni non possono fare tutto ma possono fare molto.
Non è, lecitamente, permesso in uno Stato liberale entrare nelle case invadendo l’intimità – seppur, sia consentito, mal gestita – dei cittadini poco virtuosi rispetto all’ottemperanza alle disposizioni governative.


Ma lo Stato deve esistere con controlli maggiormente pregnanti nelle strade della città per scongiurare i contagi e tutti gli atti di offesa alla cosa pubblica nelle pubbliche vie e nelle attività in cui è consentito operare. Nessuno pensi che a Gela tutto sia possibile, pensiero strettamente connesso alla percezione della presenza (rectius assenza) dello Stato pronto e vigile a bloccare e sanzionare ogni condotta gravemente lesiva della salute e dell’ordine pubblico. Gela non è deposito di scelleratezze e nemmeno figlia di un Dio minore.


Sono certo di sposare un pensiero unanimemente condiviso nel ritenere che Gela meriti ossequioso rispetto ed il ruolo cui sono preposto, volto a garantire la dignità e la difesa delle prerogative dell’organo rappresentativo dell’intera comunità, ispirato a criteri di imparzialità, mi spinge ad invitare il Sindaco di Gela a farsi portavoce con il Ministero dell’Interno, per il tramite dell’ufficio territoriale di governo preposto, la Prefettura di Caltanissetta, affinché esiga una esponenzialmente maggiore presenza delle forze preposte all’ordine pubblico affinché vigilino con risultati efficaci alla garanzia, in ogni suo aspetto, della pubblica
sicurezza”

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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