«Andrea Pensabene è stato sollevato dall’incarico di tecnico della prima squadra. La decisione del club è adottata nell’interesse della squadra, con l’obiettivo di riprendere a lavorare per l’obiettivo prefissato ad inizio stagione»: con queste parole il Gela ha comunicato ufficialmente l’esonero del tecnico palermitano, che già da inizio settimana di fatto era diventato un “ex”.

Ma chi siederà domani in panchina contro il Lascari? Gaspare Cacciola dirige da giovedì gli allenamenti, ma al momento non si è ancora liberato ufficialmente dal Siracusa cui è legato dal contratto, essendo stato esonerato lo scorso campionato a metà stagione. Una situazione ingarbugliata.

Non è stata certamente una settimana facile e domani i biancazzurri riceveranno alle 15.30 al “Presti” la squadra di Cefalù, nella seconda giornata del campionato di Eccellenza (girone A), con l’obiettivo di centrare la prima vittoria stagionale. Servirebbe come una boccata d’ossigeno, in questo inizio di stagione inaspettatamente tutto in salita.

Torneo di padel in corso al circolo Santa Lucia: l’iniziativa ha preso il via i primi di settembre, si sono formate tre categorie ovvero la maschile, la femminile e quella mista. Il torneo finirà a dicembre.

L’obiettivo del circolo presieduto da Fabrizio Buscemi è sempre quello di attirare più persone, famiglie, amici allo sport ma anche allo stesso tempo di stare insieme e promuovere il sano divertimento attraverso l’aggregazione.

Armando Di Martino lascia il Gela. Il portiere, gelese purosangue, è di fatto stato messo alla porta dalla società: prima Pensabene gli ha preferito il giovanissimo Colace, poi l’arrivo dell’esperto Valenti gli ha chiuso definitivamente le possibilità di lottare per una maglia da titolare. Inevitabile per Di Martino decidere di andar via. Ma era una scelta che il calciatore non avrebbe mai voluto fare, così come emerge dal suo saluto sui social a squadra e tifosi.

«Ho avuto l’onore di indossare questa gloriosa maglia – ha scritto il portiere gelese – e percepire tutte le sensazioni e emozioni che ti trasmette. Ho indossato ogni partita questa maglia con onore e orgoglio e spero di aver ricambiato tutto l’amore e l’affetto dei tifosi, purtroppo nel calcio c’è un inizio e una fine, ma l’amore per questa maglia non finirà mai».

Non manca una punta di amarezza, nella quale Di Martino sottolinea come sia stata la società ha determinare, con le proprie (legittime) scelte, la sua partenza. «Speravo di contribuire già da quest’anno alla risalita del Gela ma non mi è stato permesso…ma questa è un’altra storia! Da oggi sarò solo un tifoso e auguro al Gela di tornare al più presto nei campionati che gli competono, la mia vittoria è stata il vostro affetto».