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Pagano: “torna la speranza di salvare il commissariato di Ps di Niscemi”

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Roma – “Con molta soddisfazione ho sentito le rassicurazioni che il Sottosegretario all’Interno, l’On. Nicola Molteni ha inteso esprimere al sindacato SAP, nelle persone dei massimi livelli di rappresentanza nazionale, regionale e provinciale, Gianni Tonelli, Stefano Paolini, Giuseppe Coco e Vito Natale, circa la paventata chiusura del Commissariato di Niscemi”. Esordisce così il vice capogruppo della Lega a Montecitorio, l’On. Alessandro Pagano.

“Il Commissariato, per tutta la comunità di Niscemi è un baluardo di legalità universalmente riconosciuto, visti i numerosi ed annosi fenomeni di criminalità e di sicurezza pubblica che affliggono la importante cittadina in provincia di Caltanissetta, – continua Pagano – e le parole del sottosegretario, informalmente raccolte anche dal sottoscritto in una telefonata avvenuta qualche giorno fa, sono state chiare: il Commissariato di Niscemi non chiude. Ma allo stesso tempo ho il dovere di informare l’opinione pubblica siciliana (si! Perché i fenomeni di potenziale rischio criminogeno a Niscemi avrebbero una refluenza regionale) che la straordinaria azione del Sottosegretario Molteni, in linea teorica potrebbe essere una soluzione di breve periodo, poiché il rischio sfratto dai locali che ospita attualmente il Commissariato di Polizia, resterebbe anche in futuro. E quando non ci sarà più questo governo nazionale e in particolare questo Sottosegretario, cosa succederà? Forse si assisterebbe ad una chiusura temporanea, che però potrebbe dilungarsi nel tempo e ad oltranza? O forse sì potrebbe assistere ad un trasferimento in altra città che possegga i pre-requisiti, dettati dal Ministero? No! Dobbiamo assolutamente scongiurare questo ipotetico, ma anche potenziale rischio. Fra l’altro la soluzione al problema esiste ed è molto concreta. In consiglio comunale di Niscemi, nel tempo sono state depositate ben 3 mozioni di indirizzo politico e amministrativo, a firma dell’opposizione, ma votate giustamente all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale di Niscemi.
L’ultima mozione votata da tutto il Consiglio Comunale risale proprio a qualche giorno fa, il 23 giugno 2021 e così recitava:
· premesso che sono state approvate due mozioni di indirizzo (la prima nel novembre 2017 e la seconda nel Luglio 2019);
– premesso che la data dell’ultimo sfratto del commissariato di polizia avverrebbe il prossimo 13 gennaio 2022;
· premesso che il Ministero dell’Interno non intende finanziare con i propri canali di spesa i lavori preventivati pari a 2,1 milioni di euro, per adeguare l’immobile di proprietà dell’attuale Ufficio Tecnico comunale, salvo che i locali non vengano trasferiti al patrimonio dello Stato;
· premesso che allo stato attuale l’iter per rendere idonei i locali dell’ufficio tecnico, già individuati come nuova sede del Commissariato di Polizia, appare interrotto;
L’intero consiglio comunale ritiene improcrastinabile un coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale in carica, onde trovare idonee e qualificate soluzioni.
Da qui l’impegno chiesto al Sindaco di attivarsi, senza indugio, a reperire i fondi necessari per adeguare l’immobile dell’attuale Ufficio Tecnico, anche attraverso prestiti dello Stato da accendere presso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Una operazione di tale genere in effetti sarebbe di grande intelligenza politica ed economica perche consentirebbe di incassare l’affitto del Ministero dell’Interno e di conseguenza, di poter pagare il piano di ammortamento del prestito sopra indicato, senza difficoltà alcuna.
Tale operazione suggerita dal Consiglio Comunale nella sua interezza, in effetti consentirebbe il mantenimento dell’immobile al patrimonio del Comune con costi contenuti, se non azzerati per la collettività di Niscemi.
A questa atto di indirizzo mi permetto di aggiungere un consiglio e cioè l’opportunità di estendere l’invito alle organizzazioni sindacali della Pubblica Sicurezza, in particolare del Sap, affinché esse possano dare un fattivo contributo di idee risolutive
Alla luce di quanto hanno manifestato i Sindacati di Polizia e il Consiglio Comunale tutto, mi metto pertanto a disposizione dell’Amministrazione e in particolare del sindaco Conti, per identificare le giuste strategie di attuazione di tale indirizzo nel minor tempo possibile e specificatamente con la Cassa Depositi e Prestiti e con il Ministero dell’Interno”.
Così ha dichiarato Alessandro Pagano, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati.

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Giovanni Giudice si è dimesso da segretario di Una buona idea

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Si è conclusa l’esperienza come segretario cittadino dell’avvocato Giovanni Giudice. L’esponente di Una buona idea, il movimento fondato da Terenziano Di Stefano, ha guidato il percorso durante la campagna elettorale.

È stato eletto consigliere e poi nominato come capogruppo. Un ruolo che richiede impegno. Così Giudice per fare spazio a nuove leve del movimento che vogliono spendersi in politica ha rassegnato le dimissioni. Spetterà al presidente Rino Licata avviare il percorso per la nomina del nuovo segretario.

Giudice ha ricordato il laboratorio politico creato con Una buona idea, i risultati raggiunti e l’impegno per cambiare la città.

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Ok della Commissione Salute dell’Ars al ddl su divieto uso cellulare ai bambini fino a tre anni

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Via libera in commissione salute dell’Ars al ddl voto M5S che mira a vietare ai bambini fino a tre anni l’uso delle apparecchiature digitali e dei telefonini e a limitarne fortemente l’utilizzo in età adolescenziale. Il disco verde è scattato ieri mattina con l’unanimità dei presenti in commissione, sarà poi l’aula ad esprimersi sul ddl a prima firma del deputato pediatra Carlo Gilistro che mira a delegare al Parlamento nazionale il varo della legge sul tema e a dare il via a una massiccia campagna di informazione sulla pericolosità dell’abuso di queste apparecchiature in tenera età.
“Siamo consapevoli – dice Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido d’allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e per tenerli buoni affidano ai propri figli, anche molto piccoli, uno smartphone o un iPad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica. Ai signori del web diciamo che non abbiamo figli da buttare e che siamo disposti a tutto per tutelarne la salute fisica e mentale”.


Gilistro ha avuto, ed ha, modo di osservare, dall’alto del suo osservatorio privilegiato di pediatra, gli enormi danni che l’abuso di queste apparecchiature può scatenare e che possono essere evitati solo se i genitori sono edotti sulla pericolosità di affidare il ruolo di baby sitter a queste apparecchiature.


“Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali -dice Gilistro – sono alcuni dei più comuni contraccolpi che si possono evitare con una buona campagna di informazione su questa tematica, spesso trattata con eccessiva superficialità. Ricordo il caso di una bambina che a causa dell’ansia non è più voluta andare a scuola per un lungo periodo e non si contano i casi di bambini con malesseri ricorrenti a scuola”.
Sulla pericolosità dell’abuso delle apparecchiature digitali in tenera età si parlerà il 28 novembre a Roma in occasione di un convegno alla Camera organizzato dal deputato M5S Filippo Scerra con la partecipazione di psicologi, pediatri ed insegnanti.

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Il forfait all’Ars del ddl Enti locali e la porta girevole della Giunta Di Stefano

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Niente da fare.Il salvagente dall’Ars non arriverà presto e forse non arriverà mai.Il ddl sugli enti locali, quello che avrebbe dato la possibilità al sindaco di nominare un assessore in più e al consigliere scelto come assessore di essere sostituito in aula da un supplente, è ritornato in commissione.

Non c’è intesa nella maggioranza e non si sa se mai questo ddl tornerà all’Ars.Di Stefano dovrà farcela da solo ad onorare i suoi impegni elettorali. L’unica formula possibile è quella del turn over: esce un assessore e ne entra un altro. Abituiamoci in questi cinque anni alla Giunta con le porte girevoli come quelle di un grande hotel: chi entra e chi esce.

Prossimo appuntamento all’inizio del 2025. 

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