La reazione dei gruppi civici in Giunta dopo il parere del segretario generale Loredana Patti sulle commissioni consiliari è arrivata con un comunicato qualche ora dopo: rimproveri neanche tanto velati al presidente del consiglio Totò Sammito e la richiesta di sospendere le commissioni consiliari e portare in aula una nuova griglia.
Questo il testo del comunicato:
“Il fine tra ciò che è democratico all’interno dell’assise civica e il suo contrario, spesso è determinato da ciò che è consentito dalle norme che regolano la vita consiliare politica .
Abbiamo atteso che il segretario generale, al quale avevamo indirizzato una nota , si pronunciasse rispetto ai dubbi sollevati circa la difformità delle nuove griglie presentate in Consiglio, votate peraltro con voto segreto .
Il pronunciamento del Segretario Generale sul punto dissipa ogni dubbio entrando nel merito della questione e dichiarando la non corrispondenza delle nuove commissioni consiliari e quindi delle griglie allora presentate e votate , al principio della proporzionalità.
Non si è trattato di una disputa politica, la nostra di certo non lo è stata . I fatti, infatti, dicono che in silenzio abbiamo atteso che sul punto si pronunciasse chi di dovere anche per ristabilire un ordine giuridico.
La modalità della votazione peraltro e cioè il voto segreto, dice molto di un principio della democrazia inteso al rovescio dove, evidentemente , per predeterminarsi nella volontà , si ha la tendenza a nascondersi e quindi a non assumersi le proprie responsabilità circa le scelte.
Avremmo potuto fare ostruzionismo politico ma questo, avrebbe mortificato il nostro fine che era e ancora è , esistere -all’interno dell’assise civica anche attraverso le commissioni e le sue composizioni- sapendo di non infrangere il regolamento o lo Statuto né di tentare di farlo e senza prestare il fianco a futili attacchi in rivendicazione di una qualche forma di potere.
Il pronunciamento del segretario Generale sul punto, legittima i nostri dubbi quindi e fa chiarezza determinando che sì, le nuove commissioni non corrispondono al principio della proporzionalità e pertanto, già allora, chi ha permesso la loro votazione e il loro insediamento ha agito sovvertendo le normali regole giuridiche della vita consiliare.
Alla luce di questo pertanto e dato per assunto che il Presidente di un Consiglio comunale non può permettere che le commissioni contravvengano ai principi del regolamento e dello Statuto di cui è garante, auspichiamo che lo stesso , preso atto della difformità enunciata dal Segretario Generale, sospenda in autotutela il provvedimento delle vecchie griglie e disponga una nuova votazione per nuove griglie “