Negli ultimi anni la diffusione dei telefoni cellulari dotati di telecamera ha introdotto la moda dei selfie che sta spopolado fra i giovani e non. In questa tendenza rientrano i selfie con lo sfondo dei tramonti gelesi poco sfruttati per i turisti come tutte le bellezze locali ma apprezzati dagli indigeni.
Purtroppo i dilettanti fotografi provetti, devono destreggiarsi per evitare di inquadrare la ringhiera del lungomare che ha un colore spurio, fra il bianco originario ed il marrone della ruggine.
Pericolosissima per chi vuole fare uno scatto e trovare un appoggio, ma soprattutto poco igienica per le mani dei pargoletti accompagnati dai genitori.
Malgrado tutto lo spettacolo che la natura ci dona ogni tardo pomeriggio viene immortalato con estrema soddisfazione da giovani ed adulti. Oramai sono diventati tutti bravi scenografi e sanno manovrare la macchina fotografica con destrezza. Evitano di riprendere lo scempio pericoloso, quella ringhiera che potrebbe funzionare da oggetto ornamentale, ma che non è stata attenzionata per incuria o per negligenza.
O forse perché gli addetti ai lavori si concentrano solo sugli eventi musicali d’élite. Sono, forse, attratti dai salotti buoni e le ringhiere rappresentano modestamente un prospetto per il popolo di media o bassa cultura. Il tramonto è per tutti e di tutti. Il tramonto non è mondano come le ringhiere del club privati che sono sempre ben curate.
I parapetti del lungomare non interessano agli amministratori. D’altronde loro non frequentano la rotonda est di Macchitella, il tramonto e le foto con il sole rosso lo riprendono dai villaggi turistici alla moda.
Solo a 50 km da Gela, a Punta braccetto i turisti vengono invitati a godere dello spettacolo del tramonto a ‘Cala a mari’, in un sito attrezzato opportunamente con panche, punti di ristoro e B&B. Da noi la ruggine….
Un nuovo Club va ad arricchire il già nutrito panorama dell’associazionismo gelese. Nasce il nuovo Club Rotary Satellite Esperia tutto al femminile.
Una cellula impregnata di cultura ed attivismo che rappresenta un passo avanti per il potenziamento del ruolo delle donne nella comunità.
Il Club Rotary Esperia, si connota come estensione del club Rotary di San Gregorio di Catania Tremestieri Etneo, mantenendo i valori di servizio, solidarietà e leadership che contraddistinguono l’organizzazione internazionale, ma con una particolare attenzione alle sfide e alle potenzialità delle donne.
Il club è stato fondato da Eugenia Romano e da un gruppo di donne impegnate e appassionate, determinate a mettere in risalto l’importanza del servizio, valore cardine del Rotary International.
Il Rotary Club Esperia si impegnerà a sviluppare progetti e iniziative locali che affrontano questioni sociali, educative e ambientali, con particolare attenzione alle esigenze delle donne e delle ragazze nella nostra comunità.Le fondatrici di questo club, sono donne provenienti da ambiti diversi, che si uniscono per condividere le proprie competenze e mettersi al servizio della comunità, mettendo in atto progetti mirati al miglioramento delle condizioni sociali, economiche e culturali del territorio, e di rafforzare l’impatto sociale delle donne nella nostra realtà.
“Il nuovo club si propone di diventare un punto di riferimento per tutte quelle donne che desiderano fare la differenza attraverso l’azione collettiva – dice Eugenia Romano – la crescita personale e il sostegno reciproco. Attraverso il nostro lavoro, vogliamo ispirare altre donne a intraprendere percorsi di leadership e a contribuire attivamente alla realizzazione di un mondo più equo e solidale, con l’impegnodi portare avanti valori di inclusione, empowerment e responsabilità sociale.
l club si propone inoltre, di rispondere alle esigenze delle donne nel contesto attuale, promuovendo l’uguaglianza di genere e sostenendo iniziative volte al miglioramento della vita nelle comunità.Con grande entusiasmo, invitiamo tutti a seguire il nostro cammino e a sostenere questa nuova realtà che si arricchisce della forza e della passione delle donne al servizio della comunità globale.
Siamo pronte a fare la differenza. Insieme!”
Il Club Rotary Satellite EsperiaSocie fondatrici: Eugenia Romano,Ninfa Cassarino, Giusi Orlando,Maria Giannone, Giusi Condello, Maria Grazia Mauro, Fiorella Mirabella, Luisa Bosco, Sara Turco , Simonetta Incardona ed Alessia Romano.
La presentazione avverrà domani in territorio etneo: non è escluso che la presidenza venga affidata dal Governatore proprio ad Eugenia Romano.
Gioiosa festa dell’albero presso la scuola primaria e dell’infanzia del plesso “Salonicco” dell’ICS “Quasimodo” diretto dal prof. Maurizio Tedesco. Gli alunni, sotto la guida delle insegnanti, hanno dato vita ad una manifestazione per sensibilizzare sulle tematiche ambientali diventate ancora più evidenti con i cambiamenti climatici.
Gli alberi sono stati festeggiati con canti, balli e riflessioni sia verbali che scritte, tramite cartelloni, quali paladini della natura, salvaguardia concreta della matrice ambientale, contesto vitale in cui anche l’uomo deve esercitare il suo impegno per una crescita sostenibile ed un adeguato uso delle risorse.
Importante la presenza del dott. Piero Lo Nigro, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Caltanissetta, che ha parlato dell’importanza degli alberi e assieme ai ragazzi ha piantumato un alberello, simbolo di speranza e di crescita.
Si e’ conclusa la fase di Club del Poster della Pace 2024 del Lions Club Ambiente Territorio e Cultura. Il Presidente Dott. Santo Figura e i soci tutti, hanno voluto che partecipassero i ragazzi del Tempio di Apollo e della Cooperativa Carpe Diem di Gela.
Sono stati premiati i ragazzi con un disegno realizzato a tante mani, ognuno di loro ha contribuito alla realizzazione.
Il poster parteciperà alla selezione di Zona, di Distretto ed infine a quella nazionale ma è già vittoria per dei ragazzi dal Cuore Speciale che hanno speso il loro tempo, il loro impegno e le proprie emozioni nascoste.
“E’ davvero emozionante guardare gli occhi felici di questi ragazzi – ha detto il presidente Santo Figura – che mettono in mostra la loro opera d’arte e ci insegnano quale sia il verùo grande dono della vita”.