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Dall'Italia e dal Mondo

Scuola: vertenza docenti idonei concorso 2020

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Palermo – Partecipato Sit in, questa mattina, da parte dei docenti idonei del concorso 2020, sotto la sede dell’Usr Sicilia di Via Fattori a Palermo,  sostenuti dalla Flc Cgil e dalla deputata regionale del PD Valentina Chinnici.
Una delegazione di docenti è stata ricevuta dal Direttore Generale Giuseppe Pierro insieme al Dirigente Marco Anello.


“L’incontro è stato cordiale e approfondito – dichiarano Zagara Palermo, rappresentante dei docenti idonei del concorso 2020, Valentina Chinnici, vicepresidente della Commissione Istruzione all’ARS  e Fabio Cirino, Segretario Generale Flc Cgil Palermo –  sono state esternate tutte le ragioni della protesta dei docenti idonei di un concorso bandito nel 2020, interrotto a causa del covid, ripreso ed ultimato nel 2022, che si vedono, adesso, messi in coda ai vincitori del Concorso Pnrr in corso e addirittura  di quello che deve ancora essere bandito e per il quale sono stati accantonati migliaia di posti a livello nazionale.

È intollerabile accantonare posti per futuri concorsi, quando sono ancora in vigore graduatorie precedenti con docenti idonei per aver superato tutte le prove, ma che risultano così condannati ad un’attesa infinita”.
“Paradossale poi – aggiungono – la situazione specifica dei docenti di sostegno di secondo grado scalzati, addirittura, nelle immissioni in ruolo, dai docenti delle graduatorie provinciali per le supplenze, che non risultano vincitori di nessun concorso ma che hanno avuto priorità a causa di una  errata interpretazione ministeriale”.


“Il direttore generale Giuseppe Pierro – continuano – ha compreso perfettamente le ragioni, sottolineando la peculiarità della regione Sicilia e ha informato i presenti di avere avuto un’interlocuzione diretta con il ministro, che ha richiesto i dati delle graduatorie Adss degli idonei 2020, per studiare una possibile soluzione”.


“Fermo restando la contrarietà della delegazione all’accantonamento dei posti per i concorsi Pnrr – concludono Palermo, Chinnici e Cirino – registrando la positiva apertura della quale si rimane in attesa di ulteriori sviluppi, si lavora ad una proposta di mediazione su aliquote da ripartire nelle future immissioni che tengano conto a pari livello tutte le procedure concorsuali, nessuna esclusa”.

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Attualità

Scuola: Associazioni, no alle indicazioni nazionali 2025

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Roma – Dopo la significativa giornata del 2 aprile presso l’Università Roma Tre – che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo della scuola, dell’università, della politica, del sindacato e della società civile – prosegue con forza e ampia mobilitazione il dibattito sul futuro delle Indicazioni Nazionali. La recente revisione delle Indicazioni Nazionali 2012, condotta dalla commissione ministeriale e culminata nella pubblicazione del nuovo testo a marzo 2025, ha aperto una sbrigativa e irrispettosa fase di consultazione con modalità offensive e insufficienti a garantire un dibattito democratico e approfondito.

Le Indicazioni Nazionali sono un documento fondante della scuola italiana. È inaccettabile che esse vengano trasformate in un mezzo per ridurre la portata culturale, critica e democratica del sistema educativo. È fondamentale che il mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca siano parte attiva e protagonista nei processi decisionali, contribuendo in modo sostanziale a delineare il profilo educativo delle nuove generazioni. Le associazioni di insegnanti, dirigenti, studenti, genitori, sindacati e terzo settore denunciano una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della Scuola e del Paese, attraverso un processo di revisione unidirezionale, ideologico, identitario e anacronistico.

Il mondo della Scuola, dell’Università e della ricerca deve essere protagonista attivo dei cambiamenti che si vogliono realizzare in una delle più significative istituzioni democratiche della Repubblica. Ribadisce il rifiuto del testo delle Indicazioni Nazionali 2025 per una riscrittura condivisa e partecipata.

Ecco i firmatari: ActionAid, Baobab l’Albero della Ricerca, Cem Mondialità, Cemea Federazione Italiana, Centro Studi C. e M. Pontecorvo, CGD, CIDI, Circolo Gianni Bosio, Clio ‘92, Crespi, Educare alle Differenze, FLC CGIL, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Legambiente Scuola e Formazione, Proteo Fare Sapere, Rete degli Studenti Medi, Società Italiana di Didattica della Storia, Unione degli Studenti.

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Sicilia protagonista al “Margutta Creative District”

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Roma – Il cuore dell’artigianato artistico siciliano ha brillato nella capitale in occasione del “Margutta Creative District”, prestigioso evento dedicato alla creatività e al Made in Italy, tenutosi in Via Margutta dal 14 al 16 aprile 2025.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Roma e inserita nel calendario ufficiale della Giornata Nazionale del Made in Italy, ha rappresentato un’importante vetrina per il settore del lusso e del design artigianale.Protagoniste dell’edizione 2025 tre eccellenze siciliane del settore orafo e del design, selezionate da CNA Sicilia per rappresentare l’isola in uno dei quartieri più iconici dell’arte e della moda italiana: OROSCULTURA di Giuliana Di Franco (Enna); Roberto Intorre di Roberto Intorre (Palermo); RG Gioielli di Luisa Barbera (Trapani).Le aziende hanno presentato le loro collezioni esclusive, frutto di una maestria artigianale che fonde tradizione, innovazione e forte identità territoriale.

L’esposizione ha suscitato grande interesse tra operatori del settore, buyer internazionali, giornalisti e appassionati di design, confermando il ruolo centrale della Sicilia nella produzione di alto artigianato italiano.“La partecipazione al Margutta Creative District ha rappresentato per la nostra regione una straordinaria occasione di visibilità e promozione – dichiarano Nello Battiato, presidente CNA Sicilia, e Piero Giglione, segretario CNA Sicilia –. Le imprese che abbiamo selezionato testimoniano come la creatività, la cura per i dettagli e l’amore per il territorio possano trasformarsi in prodotti unici, capaci di affermarsi sui mercati più esigenti.

CNA Sicilia continuerà a sostenere e promuovere il talento degli artigiani siciliani nei più importanti contesti nazionali e internazionali.

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Studio shok: troppe Tac aumenterebbero il rischio cancro

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Boston – Atto d’accusa’ contro le Tomografie assiali computerizzate che da decenni riescono ad individuare tante malattie: troppe Tac su uno stesso paziente potrebbero esporlo al rischio di cancro.

Lo suggerisce uno studio condotto da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital in Boston. L’approfondimento ha permesso ai ricercatori di misurare l’esposizione cumulativa alle radiazioni delle Tac di oltre 31.000 pazienti che avevano fatto almeno un esame negli ultimi 22 anni.

Un terzo dei pazienti si era sottoposto a cinque o più Tac nel periodo studiato, mentre il 5% ne aveva fatte tra 22 e 132. Nel complesso, è risultato che il 7% delle persone era stato esposto ad abbastanza raggi da alzare il rischio di ammalarsi di tumore dell’1% rispetto alla popolazione generale, come si legge su “Radiology”. Addirittura, il 15% dei pazienti era stato esposto a tanti raggi quanti se ne ricevono in 1000 radiografie al torace. Certo, per la maggior parte dei pazienti, i benefici della Tac superano i rischi connessi con l’esposizione ai raggi, sottolinea il principale autore della ricerca, Aaron Sodickson. “La Tac resta un eccellente strumento diagnostico con enorme valore clinico in molte situazioni”, afferma Sodickson.

“Tuttavia la decisione di procedere a una Tac dovrebbe tenere in considerazione i rischi cumulativi di continui esami di questo tipo”. Ovvero, i medici dovrebbero essere cauti nel prescrivere una Tac a persone che ne hanno già fatte molte in passato, soprattutto se le precedenti sono negative. “In questo caso – dice Sodickson – abbiamo un’unione di alto rischio cumulativo con basso beneficio clinico”.

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