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Cronaca

Passaggio della campana dei Rotaract della zona Persefone

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Si è tenuta al B -cool beach la cerimonia di passaggio della campana dei Rotaract della zona Persefone. Nel corso della cerimonia per l’Interact del club di Niscemi Rocco Erba studente di Filosofia ha passato le consegne a Isabella Caruso studentessa del Liceo Classico “Eschilo”.

Durante la cerimonia il presidente uscente Interact nell’illustrare le attività svolte cha evidenziato  l’importanza dell’amicizia e dell’umanità nella vita e nelle azionj dei soci del Rotaract.La neo presidente Isabella Caruso ha puntato nel suo discorso di insediamento sul valore dell’inclusione e su come le differenze,di qualsiasi natura esse siano, non devono dividere ma unire.

Presenti varie autorità rotariane tra cui i presidenti dei Rotary di Gela e Niscemi. Ma c’erano autorità anche da Caltanissetta, Caltagirone, Sciacca, Piazza Armerina, Catania e altre città.

La cerimonia è stata aperta dal saluto del sindaco di Gela Terenziano Di Stefano che ha lodato l’intraprendenza e l’alto valore delle iniziative sociali dei giovani del Rotaract

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Cronaca

Operazione di polizia giudiziaria “H24 Store” – video

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Dalle prime ore di oggi, la Polizia su disposizione della Procura della Repubblica di Gela, sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari custodiali, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, nei confronti di cinque persone, tre in carcere e due agli arresti domiciliari.

L’attività di polizia giudiziaria, con numerose perquisizioni in atto, sta vedendo impegnati i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza con il supporto della Squadra Mobile di Caltanissetta e della Squadra Mobile di Brescia, di unità cinofile e del Reparto Volo della Polizia di Stato.

I cinque arrestati sono accusati di porto e detenzione di arma da guerra. I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso della conferenza stampa, oggi 13 novembre, alle ore 11.00, negli uffici della Procura della Repubblica di Gela.

Nel link il video dell’operazione:

https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/8933c4b2-a058-11ef-9a95-736d736f6674

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Cronaca

Calci e pugni ai carabinieri: arrestato

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Scicli – I militari della Stazione di Donnalucata, durante il consueto servizio di prevenzione sul territorio hanno arrestato un 23enne ragusano, domiciliato a Scicli, per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Il giovane stava rincasando con un atteggiamento particolarmente guardingo ed una disattenzione tale da lasciare gli sportelli della sua autovettura aperti. Motivo per cui, transitando in quell’area, i militari si sono insospettiti ed hanno ritenuto opportuno procedere ad un approfondito controllo.

Alla vista della pattuglia ed a seguito della richiesta degli operanti dei documenti di riconoscimento, il giovane, dopo aver prelevato un oggetto contundente dalla sua autovettura, ha reagito cercando di scappare. Soltanto grazie alla pronta reazione dei militari, è stato raggiunto e bloccato. La risposta del 23enne si è concretizzata con una violenta aggressione, poiché ha iniziato a colpire gli operanti con calci e pugni.

La colluttazione è durata diversi minuti, sino a quando i due militari, che hanno riportato lesioni alla mano e alla spalla giudicate guaribili in 20 e 7 giorni, sono stati costretti ad ammanettarlo per limitare la sua ingiustificata risposta al controllo.

Una volta posto un freno alla violenza, è giunto sul posto l’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile che ha fornito il dovuto supporto ai colleghi per l’effettuazione della necessaria perquisizione nei confronti del ragazzo. Pertanto, a seguito dell’attività di polizia giudiziaria espletata, è stata rinvenuta sulla sua persona una fionda sportiva professionale, mentre all’interno della sua abitazione una quantità di 80 grammi di hashish. Durante l’esecuzione delle formalità di rito, il 23enne si è tranquillizzato, avendo preso cognizione dell’insano gesto commesso ai danni dei due carabinieri intervenuti, quindi non è stato necessario disporre ulteriori misure di contenimento nei suoi confronti, necessarie eventualmente anche per garantire la sua incolumità.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, il giovane è stato tratto in arresto per aver violato la normativa sugli stupefacenti, visto il cospicuo quantitativo di hashish in suo possesso, e per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Alle prime luci dell’alba è stato condotto presso il suo domicilio per dare seguito alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

La capacità di sapersi calare in un certo contesto sociale e la cognizione della necessità di dover modellare i propri interventi a seconda delle singole fattispecie, hanno fatto sì che gli operanti agissero con i criteri del caso, rispettando a pieno quanto previsto dalle tecniche di intervento operativo previste.

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Cronaca

In manette rapinatore seriale

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Un pregiudicato gambiano di 26 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato dalla Polizia di Caltanissetta che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale nisseno, su richiesta della locale Procura della Repubblica. La misura coercitiva costituisce il punto di arrivo dell’attività d’indagine svolta dalla Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile, che ha preso avvio da una pluralità di scippi e rapine commessi nel centro storico di Caltanissetta ai danni di vittime particolarmente vulnerabili, quali donne, minori e anziani, in un arco temporale compreso tra aprile e settembre di quest’anno, destando particolare allarme sociale nel territorio nisseno. Tutti gli episodi sono accomunati dal medesimo modus operandi; le vittime venivano seguite in strade isolate, per lo più in orari notturni, da un soggetto di colore, che approfittando dell’oscurità e dell’assenza di passanti, sottraeva loro, improvvisamente, la borsa o si faceva consegnare, con l’uso di minaccia o violenza, denaro, cellulari e altri oggetti di valore. Grazie alle molteplici acquisizioni e analisi dei sistemi di video sorveglianza installati lungo le vie della città, per gli investigatori della Squadra Mobile è stato possibile risalire all’identità del cittadino straniero, successivamente riconosciuto quale autore dei reati, anche grazie all’individuazione fotografica di alcune delle vittime. Sulla scorta delle risultanze probatorie acquisite da questa Squadra Mobile e del concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, l’Autorità Giudiziaria ha considerato idonea la misura cautelare della custodia in carcere, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica.

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