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Attualità

La Marcia Francescana 2024 è approdata ad Assisi

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Si è conclusa stamattina la marcia Francescana 2024 verso Assisi con un folto gruppo siciliano.

Un cammino del corpo e dell’anima, un viaggio nella Bellezza e nella Condivisione che va oltre la fatica e gli imprevisti, con lo sguardo fisso alla Porziuncola. Ogni passo  porta più vicino al Perdono, a un incontro speciale con la Misericordia del Padre, aprendo il cuore e accogliendo la Grazia di Dio nella vita.

Il raduno dei marciatori è partito il 25 luglio e la Marcia è  terminata  stamattina ad Assisi, dopo la messa delle ore 8.00

Il gruppo siciliano, con qualche gelese, e’ partito la settimana scorsa, per Godrano per arrivare a Sciacca, poi si è trasferito alla Verna e ha completato la marcia della pace ad Assisi.

Un passaggio obbligatorio è stato quello da ‘Nostra Signora di Lourdes’ di Massina, prima di passare all’atra riva, così come ha evidenziato nell’omelia Fra Alfio Lanfranco dell’equipe della Pastorale Familiare dei Frati Minori di Sicilia. Un passaggio non solo dello stretto per giungere ad Assisi e celebrare il Perdono, ma anche il passaggio dalla logica umana alla logica Evangelica. “Il Signore ci chiede di avere la sua logica– ha affermato Fra Alfio – ci chiede di fare il passaggio all’altra riva che è il Vangelo”.

Un passaggio molto faticoso quello di riempirsi di Parola ma che da un sapore dolce come il miele, per far si che tutto ciò che è amaro nella vita di ognuno di noi si cambi in dolcezza. Ad accogliere e offrire la cena e ristoro ai quasi 200 marcianti della 42ª Marcia francescana dei Giovani e delle Famiglie, i frati della Fraternità del Santuario dedicato alla Madonna di Lourdes, i fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano secolare e i volontari del santuario

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Si è insediato il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri

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Si è insediato a Caltanissetta il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri: si tratta del Colonnello Alessandro Mucci che succede al colonnello Vincenzo Pascale, destinato a Roma al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Colonnello Mucci, 49 anni, nato a Torino, si è arruolato nel 1994 e dopo aver frequentato il 176° Corso dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è stato destinato, come primo incarico, al Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri (Rm), quale Comandante di plotone. Ha ricoperto incarichi nell’ambito dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, quale Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Latina, Comandante delle Compagnie Carabinieri di Santo Stefano di Camastra (Me) e Pozzuoli (Na), e in seguito, Comandante del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri (dal 2009 al 2015) e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria (dal 2015 al 2017). Dal 2017 al 2022 è stato Comandante della 2^ Sezione Investigativa del Reparto Crimini Violenti del Ros e, sempre nell’ambito del Raggruppamento Operativo Speciale, Comandante del Reparto Anticrimine di Bari. Dal maggio 2022 al settembre 2024, infine, è stato Capo Centro Operativo di Palermo della Direzione Investigativa Antimafia.

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Incarico definitivo per il direttore del Parco archeologico, Donatella Giunta

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Palermo – L’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato ha formalizzato l’incarico definitivo del nuovo Direttore del Parco Archeologico di Gela, Donatella Giunta.

“La dott. ssa Donata Giunta, dirigente in servizio dell’Assessorato regionale Beni culturali ed identità siciliana – si legge nel Decreto amministrativo del 19 settembre scorso. in atto responsabile ad interim del Servizio S 31 è nominata, ai sensi dell’articolo 22, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2000, direttore del Parco archeologico di Gela, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento”. Già nominata ad interim all’inizio del mese di giugno, adesso il suo incarico è sine die.

Per la dott.ssa Giunta quello attuale potrebbe essere l’ultimo incarico visto che fra un anno e mezzo dovrebbe andare in pensione.

Nel frattempo prende in mano una ‘eredità’ difficile, visto che il Museo archeologico regionale resta ancora chiuso per i lavori di ristrutturazione già avviati da un paio di anni e la gestione delle Mura Timoleontee bisognevoli di restauri nelle fessure. Ci sono 2 milioni di euro da poter utilizzare ma non è finita la fase di studio sulle cause e sul tipo di intervento da realizzare.

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Torna l’incubo dei cani randagi

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Torna l’incubo dei cani randagi. Ma questa volta il pericolo non è a Montelungo o nel parco archeologico; è in città. Di più. Vicino ad una scuola media, la Paolo Emiliani Giudici, con tutti i pericoli che ne potrebbero derivare.

L’allarme è stato lanciato su tik tok dal gruppo This is Gela. Tutto nasce dalla brutta avventura di un uomo anziano rimasto bloccato in cima ad una lunga scalinata che costeggia la via Niscemi, a causa di un branco di cani che, in pieno giorno, erano posizionati in vari scalini e che hanno impaurito l’uomo, rimasto per un lasso di tempo, fermo in attesa che si allontanassero.

E la paura si impossessa dei residenti che si sono rivolti alla nostra redazione affinchè facessimo da cassa di risonanza al nuovo, rinnovato allarme e perchè le istituzioni possano prendere provvedimenti.

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