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Un tappeto di maglie nere accompagna Orazio – video

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Un tappeto nero ha atteso l’arrivo del feretro IOazio. Un tappeto di magliette nere indossate da giovani, i suoi amici. Un numero immane che lo ha atteso sin dalla zona del Calvario per accompagnarlo al saluto del suo locale e poi alla chiesa dove, alle 17, 30 sono iniziate le esequie.

Non hanno organizzato nulla, lo hanno sentito di indossare il colore del lutto, perché in lutto è il loro cuore.

La madre inconsolabile continua a pronunciare il suo nome.

“Lo stesso nome Orazio significa preghiera – ha detto don Raimondo Giammusso che ha celebrato la cerimonia funebre, con la voce rotta dal pianto – dico a voi amici presenti, sappiate essere figli di sua madre e fratelli di quanti amava. Sono sicuro che Orazio è già nella gloria di Dio”.

Infine due esponenti della famiglia hanno salutato Orazio fra le lacrime provocando il pianto di tutti i fedeli:”Ciao Orazio, non ti dimenticheremo”.

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Attualità

Si è insediato il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri

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Si è insediato a Caltanissetta il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri: si tratta del Colonnello Alessandro Mucci che succede al colonnello Vincenzo Pascale, destinato a Roma al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Colonnello Mucci, 49 anni, nato a Torino, si è arruolato nel 1994 e dopo aver frequentato il 176° Corso dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è stato destinato, come primo incarico, al Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri (Rm), quale Comandante di plotone. Ha ricoperto incarichi nell’ambito dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, quale Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Latina, Comandante delle Compagnie Carabinieri di Santo Stefano di Camastra (Me) e Pozzuoli (Na), e in seguito, Comandante del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri (dal 2009 al 2015) e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria (dal 2015 al 2017). Dal 2017 al 2022 è stato Comandante della 2^ Sezione Investigativa del Reparto Crimini Violenti del Ros e, sempre nell’ambito del Raggruppamento Operativo Speciale, Comandante del Reparto Anticrimine di Bari. Dal maggio 2022 al settembre 2024, infine, è stato Capo Centro Operativo di Palermo della Direzione Investigativa Antimafia.

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Incarico definitivo per il direttore del Parco archeologico, Donatella Giunta

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Palermo – L’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato ha formalizzato l’incarico definitivo del nuovo Direttore del Parco Archeologico di Gela, Donatella Giunta.

“La dott. ssa Donata Giunta, dirigente in servizio dell’Assessorato regionale Beni culturali ed identità siciliana – si legge nel Decreto amministrativo del 19 settembre scorso. in atto responsabile ad interim del Servizio S 31 è nominata, ai sensi dell’articolo 22, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2000, direttore del Parco archeologico di Gela, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento”. Già nominata ad interim all’inizio del mese di giugno, adesso il suo incarico è sine die.

Per la dott.ssa Giunta quello attuale potrebbe essere l’ultimo incarico visto che fra un anno e mezzo dovrebbe andare in pensione.

Nel frattempo prende in mano una ‘eredità’ difficile, visto che il Museo archeologico regionale resta ancora chiuso per i lavori di ristrutturazione già avviati da un paio di anni e la gestione delle Mura Timoleontee bisognevoli di restauri nelle fessure. Ci sono 2 milioni di euro da poter utilizzare ma non è finita la fase di studio sulle cause e sul tipo di intervento da realizzare.

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Torna l’incubo dei cani randagi

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Torna l’incubo dei cani randagi. Ma questa volta il pericolo non è a Montelungo o nel parco archeologico; è in città. Di più. Vicino ad una scuola media, la Paolo Emiliani Giudici, con tutti i pericoli che ne potrebbero derivare.

L’allarme è stato lanciato su tik tok dal gruppo This is Gela. Tutto nasce dalla brutta avventura di un uomo anziano rimasto bloccato in cima ad una lunga scalinata che costeggia la via Niscemi, a causa di un branco di cani che, in pieno giorno, erano posizionati in vari scalini e che hanno impaurito l’uomo, rimasto per un lasso di tempo, fermo in attesa che si allontanassero.

E la paura si impossessa dei residenti che si sono rivolti alla nostra redazione affinchè facessimo da cassa di risonanza al nuovo, rinnovato allarme e perchè le istituzioni possano prendere provvedimenti.

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