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Cronaca

Bonus latte: diritto negato

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Palermo – “Bonus latte artificiale per le mamme che non possono allattare perché affette da determinate patologie. Lo prevede una legge statale del 2019, ma in Sicilia, nonostante le somme siano state trasferite da tempo alle Regioni e da queste alle Asp, resta sconosciuto ai più. Ci chiediamo pertanto se e in che misura sia stato erogato, considerato che alcune Asp che dovevano corrisponderlo ai cittadini non ne sanno nemmeno parlare. Siamo di fronte ad un clamoroso diritto negato”.


A denunciare la vicenda sono state oggi all’Ars, nel corso di una conferenza stampa, le deputate Roberta Schillaci (M5S) e Valentina Chinnici (PD) e l’associazione “L’Arte di crescere”. Sulla vicenda le due parlamentari hanno pure depositato all’Ars una dettagliata interrogazione parlamentare per chiedere se e in quale misura il sussidio sia sta erogato e quante persone abbia raggiunto.


Il sussidio, denominato bonus Fomula, prende le mosse dalla legge statale di bilancio 2020 del 27 dicembre del 2019 e prevede un contributo fino a 400 euro per l’acquisto di sostituti del latte materno da destinare alle neo mamme con ISEE non superiore a 30 mila euro e affette da patologie certificate che impediscono loro l’allattamento naturale. Il decreto ministeriale attuativo della legge ha destinato alla Sicilia 184. 973 euro per il 2021, 462, 969 euro per il 2022e 464,954 per il 2023 che sono stati trasferiti alle Asp competenti per territorio.


“Sulla scorta di una segnalazione arrivataci dall’associazione l’Arte di crescere – ha detto Schillaci – abbiamo provato ad indagare per capire se e in che misura il bonus in Sicilia è stato erogato e purtroppo non siamo riusciti a trovare tracce della sua corresponsione ai cittadini. Anzi, alcune Asp che abbiamo sentito e che dovrebbero erogare il bonus alle mamme, non sanno cosa sia di preciso, altre non ne avrebbero nemmeno sentito parlare. Nemmeno i Caf interpellati sapevano nulla . E questo per non parlare della modulistica dedicata, che sarebbe praticamente inesistente, cosa che di fatto rende impossibile pure la presentazione della domanda per ottenere il sussidio.

Nel sito dell’assessorato e delle Asp il bonus non è nemmeno pubblicizzato e la pubblicità era prevista dal decreto ministeriale di attuazione delle legge. A questo punto vorremmo capire che tipo di pubblicità sia stata fatta e, sopratutto, vorremmo capire che fine hanno fatto le somme statali trasferite alle Asp. Mi auguro che la Regione dia risposte a noi e soprattutto ai cittadini e produca un dettagliato prospetto sul numero delle mamme raggiunte dalla misura”.


“Troppo spesso – ha detto Valentina Chinnici – questa amministrazione regionale non sa o gioca al rimpallo delle competenze, e questo è inaccettabile. Siamo di fronte ad un caso di ingiustizia sociale in una regione che è all’ultimo posto per allattamento materno. Su questo fronte, culturale innanzitutto, dobbiamo lavorare per sensibilizzare la cittadinanza sui benefici derivanti ai bambini e alle madri dall’allattamento materno”.
“Riteniamo – ha detto Claudia Pilato dell’associazione ‘L’arte di crescere’ – di grande importanza questa interrogazione parlamentare che accende i riflettori nella Regione Sicilia sul tema della nutrizione infantile. Questo non è un tema di nicchia, ma una pratica politica che riguarda tutta la comunità. Riteniamo che l’allattamento, così come l’alimentazione con formula, siano un processo multifattoriale per il quale servono interventi economici, sanitari, culturali, pedagogici, sociali e ambientali.

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Cronaca

Vittoria: non si fermano all’alt della polizia e si schiantano contro un’auto. Recuperata anche una pistola

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Intimano l’alt a due giovani in sella ad un motorino che procedeva “su una ruota”, ma per tutta risposta i ragazzi eludono il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada, dopo che i due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti. E’ accaduto a Vittoria.

I due giovani, durante la fuga, hanno lanciato una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. L’arma rinvenuta dagli agenti è risultata essere “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduce fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine. Mentre che gli agenti recuperavano la pistola, il ciclomotore impattava con un veicolo privato al quale non era stata data la precedenza. Considerate le gravi condizioni di salute dei due giovani, gli agenti hanno provveduto immediatamente ad allertare i sanitari ed altro personale del Commissariato per le attività del caso. Successivamente è stato accertato che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa. Il magistrato di turno della Procura di Ragusa, ha effettuato il sopralluogo, acquisendo le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali emergeva la condotta dei due giovani, consentendo di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a scontrarsi con la macchina, senza che l’evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento da parte della Polizia. Uno dei due giovani è ricoverato in condizioni gravi, mentre l’altro ha una frattura al femore.

foto Franco Assenza

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Cronaca

Spostamenti uffici amministrativi:parla il direttore generale Asp2

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Il direttore generale dell’Asp 2 Ficcarra interviene con una nota sulla vicenda deglu uffici amministrativi. “Lo spostamento dei servizi e degli Uffici- dice il manager dell’Asp- è stato deciso a seguito della costatazione dell’inadeguatezza dei locali di Via Parioli agli standard, dichiarata dagli organi competenti, che poneva a serio rischio la sicurezza degli utenti e degli operatori, oltre all’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di ridurre i costi di affitto”.

“Non è ancora iniziato il trasloco degli uffici/servizi ma non appena avranno inizio le attività di trasferimento verrà data opportuna e tempestiva comunicazione al fine di evitare disagi agli utenti. Attualmente il cittadino che richiede una visita domiciliare riabilitativa deve dapprima recarsi in Via Madonna del Rosario per prenotare la visita, successivamente spostarsi in via Parioli, a circa 6 km di distanza, per ricevere l’autorizzazione da parte del Responsabile Sanitario ed infine recarsi in via Butera a circa 3 km per pagare il ticket.Tale organizzazione non rispetta certamente il principio di accentramento dei servizi né tantomeno di orientamento e prossimità degli utenti”.

“Con il nuovo modello organizzativo che si sta mettendo in atto la prenotazione della visita domiciliare, il rilascio dell’autorizzazione alla visita ed il pagamento del ticket avverranno nell’unica sede di via Butera consentendo agli utenti di accedere al servizio senza dispendio di tempo e di risorse”.

“Per ciò che concerne il trasferimento dei locali dell’ADI, il nuovo modello organizzativo imposto dal Ministero e dall’Assessorato Regionale della Salute prevede l’integrazione tra l’Ospedale ed il Territorio per una presa in carico globale del paziente,  pertanto la scelta di utilizzare i locali adiacenti l’ospedale, dopo costatazione di idoneità da parte del RSPP, mira ad assicurare una sempre più elevata prossimità per gestire al meglio il processo delle dimissioni protette dall’ospedale verso l’assistenza territoriale”.

” Il Servizio Veterinario è stato allocato presso l’unica sede autorizzata in quanto dotata di Sale Operatorie e strumentistica necessaria per erogare al meglio tale servizio.Oggetto di trasferimento sarà anche il Sert garantendo così il rispetto delle caratteristiche strutturali e di tutela della privacy previste dalla normativa vigente oltre all’unificazione di tutti i servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale.

Continuano i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità che, non appena ultimati, entro la fine del 2025, tutti gli spazi verranno ampliati e ri-allocati secondo le nuove concezioni per l’assistenza sanitaria territoriale.

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Cronaca

M5S: “Schifani azzeri i manager della sanità”

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Palermo- “Non basta a curare la sanità siciliana in agonia. Schifani azzeri i manager e faccia nuove nomine guardando soltanto ai loro curricula e ai loro risultati in carriera, senza avere riguardo per i padrini politici. La politica, una volta per tutte, esca dalla sanità. Gli interventi tampone, sempre che arrivino, non basteranno”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.“La spartizione della sanità – continua De Luca – è stata fatta con tanto di vergognoso modulo calcistico, ma i calci li stanno prendendo, purtroppo, i siciliani, a causa di questo governo che ha pensato solo alle poltrone, mentre ospedali e pronto soccorso scoppiano e il personale scappa verso il privato.

I nuovi manager dovevano dimostrare con i risultati sul campo che erano veramente bravi, ma i frutti che arrivano giorno dopo giorno stanno dimostrando il contrario. Schifani abbia un sussulto d’orgoglio azzeri tutto e ricominci da capo”.

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