Dopo una riunione svoltasi nello studio dell’Avv. Giuseppe d’Aleo, ieri, tutti i dirigenti della lista “Prima Gela – Partito Liberale Italiano”, hanno espresso la comune volontà di non disperdere le energie profuse per Alleanza per Gela, il cui risultato elettorale, complessivamente valutato, rappresenta comunque un importante passo in avanti verso la creazione, a Gela, di una offerta politica aperta ai veri bisogni del territorio.
“Le scorse elezioni hanno dimostrato l’assenza, nell’intero centrodestra locale, di una classe dirigente forte, capace di imporsi per la difesa delle vere esigenze cittadine, priva di autonomia e succube della volontà del solo parlamentare di turno.L’analisi del voto -,dice il dirigente del partito liberale Grazio Trufolo- ha fatto emergere una realtà politica assai deprimente, partendo dalla incapacità degli attuali dirigenti locali di presentare un candidato unitario che potesse essere migliore espressione e garanzia di unità per l’intero centro destra ufficiale, valutata come certamente insolita la presenza, al suo interno, di partiti e formazioni politiche nettamente antagonisti alle politiche del governo nazionale o addirittura invise anche alle sue stesse forze moderate, insistendo invece per un candidato imposto dall’alto, espressione non diretta degli stessi partiti che avevano assunto la responsabilità di guidare la intera coalizione a Gela”.
“La bruciante sconfitta della candidata Sindaco, ing. Grazia Cosentino – riferisce Trufolo- è stata letta, nel corso della riunione, come figlia della miopia politica e della forte supponenza di alcuni maggiorenti, ove non anche della sola preoccupazione dei parlamentari forestieri di evitare una vittoria nella maggiore tra le città chiamate al voto, evitando di dovere magari all’indomani del voto essere garanti dello stesso governo cittadino.In questa chiave di lettura, si è anche voluto stigmatizzare la volontà di chiudere le porte alla terza delle coalizioni uscite dalle urne (Alleanza per Gela con 8.000 voti di preferenza), unanimamente riconosciuto come il “coup de theatre”, capace di permettere di blindare, già in partenza, la posizione dell’altro avversario candidato Sindaco, assicurandogli già a priori la garanzia di un premio di maggioranza (quello che ha poi determinato la consegna, a tavolino, della città ai soli grillini e al PD, unici veri vincitori delle elezioni comunali dello scorso giugno) ed evitando sul nascere l’implementazione dell’intero gruppo consiliare estrazione di cdx, senza alcuna preoccupazione di poter contare sul nulla in termini di rappresentatività politica all’interno del civico consesso anche in caso di sconfitta (non a caso, l’unico rappresentante proclamato eletto è solo candidato di punta di F.I.).
Non si comprende, se non altrimenti per via di un ragionamento aprioristicamente votato a perdere, la circostanza, di per se abbastanza sintomatica, di un drastico calo di preferenze al secondo turno per la sola candidata del cdx, con aumento esponenziale dell’altro candidato Sindaco, calata, la prima, sinanco per una percentuale del 50 % rispetto al totale dei voti raccolti al primo turno, sia pure, peraltro, a dispetto degli ingressi all’interno della sua coalizione di candidati di indubbio peso elettorale, come l’Avv. Incardona, Pellegrino e lo stesso dr. Guastella”
La lettura è che “il centro destra gelese, ancora una volta, è stato tradito dai suoi stessi deputati di riferimento, con la complicità (frutto di inesperienza, incapacità e mancanza di visione politica) dei suoi stessi dirigenti locali, a tutto vantaggio di altre realtà cittadine, sicuramente non sodali ai bisogni e alle esigenze della nostra terra e soltanto per una questione di mera sopravvivenza politica squisitamente personale.
Non a caso, nella stessa città di Caltanissetta, la coalizione a sostegno della candidata Petitto (espressione dell’intero csx a guida PD) è stata abbandonata dalla terza forza elettorale uscita al primo turno ed espressione diretta de M5S, consentendo così all’altro candidato del cdx di poter vincere, a mani basse, contro la sua diretta rivale, al primo turno sotto di appena 3 punti.
La riflessione finale è stata quella di un patto elettorale tra le due opposte deputazioni, di cdx e csx, che è andata ben oltre la difesa dei valori interni alle opposte formazioni politiche di riferimento, essendo l’attuale deputazione di cdx di estrazione nissena e quella di csx gelese: insomma una decisione a tavolino che ha permesso che Gela andasse alla sinistra e Caltanissetta alla destra, senza per questo togliere meriti al Sindaco Di Stefano cui deve essere comunque tributato il merito di avere guadagnato l’onore del più alto scranno in palio nelle elezioni amministrative del giugno 2024″
Nel corso della riunione, il dibattito è stato quindi orientato verso la definizione di un percorso da intraprendere con la dovuta forze e le migliori energie, condividendosi la necessità di creare un laboratorio di idee e uno strumento che possa consentire la partecipazione attiva nelle scelte di governo cittadino, avendo come obiettivo la formazione di una classe dirigente con il contributo di giovani e meno giovani, tutti estrazione della società civile, assumendo come guida l’idea di <<studiare per sapere e sapere per governare>>, in modo di essere pronti per il contributo che ogni libero cittadino sarà chiamato a rendere per il miglioramento delle condizioni generali dell’intera comunità.
Per unanime consenso dei presenti alla riunione, è stata quindi approvata la mozione di creare, già per il prossimo mese di settembre, una struttura associativa aperta a tutti i cittadini che ne vogliano far parte, con l’organizzazione periodica di seminari di studi, confronti e tavole rotonde sui temi di attualità, forti anche della presenza di docenti ed esperti disponibili a rendere da subito il loro contributo in termini di conoscenza ed esperienza.
L’obiettivo che vede tutti i dirigenti della lista e dei suoi sostenitori è quello di mantenere comunque il ruolo di soggetto politico, attenti alle questioni più scottanti e più delicate del governo cittadino, tra cui la stessa gestione del dissesto finanziario e dello sviluppo del territorio, evitando per adesso di essere critici contro l’attuale amministrazione, ancora in attesa di vedergli muovere i suoi primi passi”.