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Politica

A Mazzarino FdI si riorganizza dopo la disfatta amministrativa

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Mazzarino – Dopo la sconfitta elettorale registrata nell’ultima tornata elettorale dell’8 e 9 giugno, il locale circolo Fratelli d’Italia cerca di riorganizzarsi affidando la gestione dell’organizzazione all’avv. Giuseppe Impaglione, del coordinamento provinciale; a seguito delle procedure di tesseramento, si procederà nei prossimi giorni alla nuova costituzione del circolo cittadino di Mazzarino di Fratelli d’Italia.

Il locale circolo è stato retto, fino alla scorsa settimana, dal candidato sindaco sconfitto alle recenti elezioni amministrative Vincenzo D’Asaro, che è rimasto fuori dal civico consesso poiché la lista civica da lui guidata “Alleanza per Mazzarino” si è classificata all’ultimo posto, dietro Mimmo Faraci con Ripartiamo per Mazzarino, che è stato eletto sindaco e Damiano Arena, di Mazzarino Lab, che ha conquistato la minoranza consiliare.

Nel comunicato stampa diramato dal nuovo comitato vi si legge: “la proposta per la ricostituzione del Circolo è stata fortemente voluta dai simpatizzanti del Partito che hanno deciso di aderirvi con il loro tesseramento e che hanno manifestato la loro volontà di impegnarsi in un rinnovato percorso istituzionale per la crescita del sodalizio di Fratelli d’Italia”.

“Pur senza alcuna rappresentanza presso il Consiglio comunale”, tenuto conto anche del risultato elettorale ottenuto alle elezioni amministrative ed in quelle europee, “Fratelli d’Italia non si esimerà dall’offrire il proprio contributo alla comunità mazzarinese, in termini di operatività e progettualità, per la crescita sociale del territorio, in linea con i rappresentanti di una destra vicino al territorio, ai cittadini ed alle loro esigenze.

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Armando Irti candidato DC a fianco di Conti

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Il consigliere gelese Armando Irti è candidato per Gela della Dc di Cuffaro a sostegno del sindaco Massimiliano Conti.

“Con grande partecipazione e collaborazione di tutti i dirigenti e consiglieri comunali, la DC. si è riunita ed ha completato la lista dei candidati in seno al Consiglio per prepararsi ad affrontare le imminenti elezioni provinciali in appoggio alla candidatura del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. La nostra lista -dice il segretario provinciale della DC nissena Gero Valenza-e’ frutto di una concertazione e coesione tra la struttura provinciale e i gruppi consiliari dei vari comuni nisseni; ha una forte identità’ politica, arricchita di persone motivate e determinate , con competenze trasversali, pronte a dare un contributo concreto per il miglioramento della nostra provincia. Infine mi preme sottolineare il grande lavoro della nostra vice-segretaria regionale Cocita che ha favorito conducenti convergenze”.

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Il Partito Liberale fa notare i limiti del sistema elettorale delle ex Province

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Nel corso della riunione di ieri diversi esponenti della sezione locale del PLI hanno espresso serie preoccupazioni sull’esito delle ormai imminenti elezioni provinciali.
Il tema è stato affrontato nel corso di un lungo dibattito organizzato dal Coordinatore cittadino, dr. Gianni Incardona sul tema della Rappresentatività politica dei territori, aperto agli iscritti e ai simpatizzanti.
Nel suo lungo e articolato intervento, l’Avv. Giuseppe d’Aleo ha tenuto a precisare i limiti insiti nel sistema della “elezione di secondo livello” del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, soffermandosi, in particolare, sui pericoli insiti nella frammentaria composizione dello stesso corpo elettorale chiamato a eleggere e dare vita agli organi rappresentativi della intera provincia o libero consorzio dei comuni di Caltanissetta che dir si voglia.


<<…L’eccessivo proliferare di liste civiche e le stesse anomale alleanze politiche con cui risultano costruite le stesse maggioranze dei governi locali – e Gela ne è purtroppo l’esempio più evidente – rischiano di tagliare fuori da una vera strategia di sviluppo proprio quei territori che, in quanto più fragili, avrebbero bisogno di maggiore attenzione invece che essere lasciati, come purtroppo rischia di accadere, ai margini dell’azione politica, in una posizione residuale rispetto ad altre realtà in cui è più visibile una armonica e coerente concentrazione di forze politiche rette da una comune visione identitaria che, in quanto espressione della stessa rappresentanza politica nazionale, è anche garanzia di una possibile strategia di lungo periodo, in quanto tale capace di imprimere una direzione di sviluppo armonico tra più territori vicini …>>, ha spiegato l’Avv. d’Aleo.

<<…Il pericolo è certamente concreto, visto che il sistema di elezione imposto dalla riforma della rappresentanza degli enti di vasta area vede nei singoli consiglieri comunali in carica i possibili candidati all’elezione dei relativi organi rappresentativi e al tempo stesso anche i loro unici possibili elettori, impedendo che siano invece i singoli cittadini a scegliere i loro rappresentanti e decidere democraticamente con il loro voto la direzione politica del governo del loro territorio verso l’una o l’altra delle possibili offerte politiche della stessa rappresentanza democratica del Paese…>>.
<<…in tali condizioni, si rischia davvero che alleanze politiche studiate a tavolino solo per contingenti necessità elettorali legate all’elezione di singoli candidati, il più delle volte composte da liste o gruppi privi di una loro identità, storia e visione politiche, vanifichino l’idea stessa posta alla base di un sistema elettorale di tal fatta, secondo cui il governo delle comunità locali debba avere una sua diretta proiezione anche in quello degli Enti di vasta area cui appartengono, per una sorta di continuità delle linee programmatiche dell’azione del governo delle realtà locali che nei fatti diventa pressochè impossibile vederla soddisfatta. A proposito di Gela, per esempio, dove appare più evidente il carattere disomogeneo della maggioranza di governo e dove più di ogni altro risulta essere stata decisiva la strategia delle concentrazioni di liste civiche a supporto delle elezioni del Sindaco, le linee programmatiche del governo cittadino sembrano essere decisamente incompatibili con il governo della provincia, annoverando tra i suoi obbiettivi, guarda caso, l’uscita di Gela dalla provincia di Caltanissetta, il che rimanda all’importanza di una elezione diretta dei relativi organi di governo e della loro diretta derivazione dal solo voto popolare…>>.


Soffermandosi poi sulle vicende locali, il coordinatore Dr. Gianni Incardona, ha poi fatto notare come sia davvero emblematica la vicenda di Gela e del modello Gela con riferimento all’elezione del Presidente della provincia e del Consiglio provinciale che i singoli consiglieri sono chiamati a esprimere- ha aggiunto il Dr. Incardona.

<<…che rischia di allontanare i cittadini dalla politica e di isolare sempre di più Gela dal resto della sua provincia, qualunque sia il risultato delle ormai imminenti elezioni provinciali>>.
Sulla coerenza in politica, come valore da tenere sempre nella dovuta considerazione, è intervenuto l’Ing. Ignazio Russo, esponente storico del PLI che ha tenuto a passare in rassegna alcuni tra i profili più illustri dei rappresentanti storici del partito liberale, dalla figura di Giovanni Giolitti a Gaetano Martino <>.
A conclusione del dibattito, la sezione cittadina del PLI ha tenuto a votare, per mozione d’ordine, un documento da portare all’attenzione degli stessi vertici nazionali del Partito in cui si evidenzia la necessità di una controriforma sul sistema di elezione delle province che ponga al centro il voto diretto e popolare, con il sistema proporzionale.

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Presentato un ddl sull’acqua pubblica scritto dalle segreterie di Controcorrente e PeR

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La collaborazione tra il movimento “PeR” di Miguel Donegani e “Controcorrente” fo dato da La Vardera prosegue con fatti concreti. Dopo l’interrogazione sull’Ospedale di Gela e sui dializzati, è notizia di oggi che l’On.le La Vardera ha presentato all’ARS un importantissimo Disegno di Legge, ideato e scritto in sinergia dalle segreterie di entrambi i movimenti, per una gestione realmente pubblica del ciclo integrato dell’acqua.

La proposta prevede che la governance del ciclo integrato dell’acqua venga affidata ai Comuni, singolarmente o in forma consorziata, che potranno scegliere la modalità gestionale più idonea tra gestione in house o concessione a terzi tramite gara pubblica, garantendo trasparenza ed efficienza del servizio. In caso di gestione in house, l’ente gestore dovrà garantire l’efficienza del servizio, l’accessibilità economica per gli utenti e il reinvestimento degli utili nella manutenzione e nel miglioramento della rete idrica. Tra le finalità principali vi è il contrasto allo spreco delle risorse idriche, promuovendo unutilizzo responsabile e garantendo il diritto all’approvvigionamento per i soggetti socialmente ed economicamente svantaggiati o residenti in aree disagiate.


“Ringraziamo l’on La Vardera – dichiara Donegani- per la sensibilità e l’interessamento dimostrati nei fatti nei confronti della Sicilia e del nostro territorio. Lo avevamo anticipato in occasione di una recente diretta online della nostra scuola politica e adesso il DDL è realtà. E l’ennesima dimostrazione che noi di “PeR” manteniamo gli impegni presi. E’ chiaramente un passaggio chiave per la nostra città, dal quale si capirà chi è realmente contro un sistema che ha prodotto solo vessazioni e clientele e chi invece lo è solo a parole”

“Chi voterà il Ddl presentato dall’ on Lavardera, su proposta di PeR sarà per l’acqua pubblica, chi non lo voterà sarà per continuare con l’attuale stato di cose, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”- conclude Donegani

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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