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I 7 candidati gelesi al Parlamento del 1958

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Il prof Nuccio Mulè ci ha inviato il testo trascritto di un volantino apparso in città nel 1958 dal titolo “Dei sette candidati di Gela”.

Una vicenda del passato che offre spunti di riflessione anche oggi.

Concittadini di tutti i partiti,
dopo parecchie settimane di campagna elettorale e sulla soglia della cabina in cui si vota siamo stati indotti a fare una riflessione che noi crediamo qualunque cittadino gelese debba saper fare.
Sette nostri concittadini sono candidati al Parlamento: Aldisio, La Rosa, Ventura, Jacono, Navarra, Morselli, Turco. Di tutti questi soltanto l’On. Aldisio ha la certezza matematica di essere eletto perchè, come vecchio uomo politico, raccoglie adesioni e preferenze in tutta la Sicilia occidentale. Turco, Jacono e Navarra, nuovi alla vita politica e quasi completamente sconosciuti fuori Gela, raccoglieranno a Gela poche centinaia di voti, tutto al più qualche migliaio. La stessa cosa si dica per il Prof. Morselli, abbastanza noto negli ambienti accademici e in quelli finanziari, ma completamente ignorato dalla massa dell’elettorato monarchico che preferisce uomini come Alliata o altri per i quali ha già altre volte votato: dunque Morselli, come Turco, Jacono e Navara resterà irrimediabilmente bocciato.


Vediamo La Rosa: avrebbe la prospettiva di essere eletto ma ci vorrebbe la buona volontà del suo partito il quale dovrebbe sacrificare Di Mauro o Faletra, chi crede che ciò avverrà dimostra di non aver capito nulla della lotta politica reale. Quindi anche La Rosa resterà bocciato. lnfine, buone speranze di essere eletti (e se lo saranno si dovrà ai voti di Gela) hanno i due candidati al Senato: Granata (comunista) e Ventura (democristiano). Le statistiche e i calcoli dicono chiarissimamente che saranno eletti entrambi, come è possibile che siano entrambi bocciati: infatti è possibile che avvenga quel che avvenne nel 1948 allorquando furono eletti Tignino e Damaggio o quel che avvenne nel 1953 quando l’uno e l’altro furono bocciati.
Stando così le cose, e non potendo ne dovendo occuparci di Granata che non è di Gela


È chiaro che le prospettive d’elezione dei sette candidati gelesi sono le seguenti:
1) Aldisio sicuramente eletto
2) La Rosa sicuramente bocciato
3) Jacono sicuramente bocciato
4) Morselli sicuramente bocciato
5) Navarra sicuramente bocciato
6) Turco sicuramente bocciato
7) Ventura forse bocciato, forse eletto
Davanti a questo quadro, che solo un miracolo potrebbe cambiare, a noi, come cittadini gelesi riflessivi e spassionati, non rimane che farci una domanda: siamo ancora così sciocchi da credere che a noi e questa nostra città possa derivare il benché minimo vantaggio dalla vittoria di questo o di quel partito? Non stiamo facendo propaganda elettorale: ci stiamo semplicemente ricordando del fatto che i candidati non gelesi, eletti coi voti gelesi si sono ricordati di Gela soltanto al momento delle elezioni!


Non rimane che riconoscere l’errore di aver messo avanti ben sette candidati quando si sapeva che sarebbero o crollati quasi tutti come scenari di carta; indipendentemente dalla lista, occorreva avanzare soltanto due o tre candidature e concentrare i voti su di esse, e soltanto su di esse. E tuttavia noi oggi possiamo e dobbiamo correre ai ripari riversando i voti sull’unico candidato che, a parte l’On. Aldisio, ha qualche probabilità di essere eletto, cioè sul dott. Ventura, che, fortunatamente per alcuni, sfortunatamente per altri, è candidato della democrazia cristiana per ii Senato, ma che, bene o male, ce lo potremo trovare tutti; esclusivamente dai voti di Gela dipende la sua elezione, mentre gli altri candidati gelesi non concluderanno nulla con i voti di Cela: perché hanno bisogno dei voti di tutta la circoscrizione: e non li avranno, in quanto gli elettori degli altri paesi hanno più giudizio e non disperdono i loro voti su sette candidati.

Sette candidati locali non li ha neppure la città di Palermo col suo mezzo milione di abitanti.
Gli autori del presente manifesto non sono democristiani e conoscono il dott. Ventura soltanto di vista. E, tuttavia sono fermamente convinti che la elezione di Ventura non potrá danneggiare nessuno: se mai potrà giovare. lnfatti con Ventura senatore che avrà perso questa nostra cara città? Nulla: con molta verosimiglianza avrà guadagnato qualcosa.
Senza alcuna pretesa politica diamo dunque molti voti a Ventura.
Colui che legge questo manifesto riterrà forse errato il nostro ragionamento: abbia allora la pazienza di scusarci e di concederci due cose:
1) di riconoscere che non abbiamo parlato nell’interesse di alcun partito;
2) di conservare questo foglio per rileggerlo con attenzione il giorno dopo le elezioni, allora forse ci darà ragione!
Il Diavolo e San Bernardo

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F.I.al sindaco:”non dica bugie, dia tempi veri sul bilancio.Noi saremo ancora più vigili”

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“Sulla ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, il sindaco la smetta di fare retorica politica e dia tempi certi alla città”: così i dirigenti provinciali di FI Nadia Gnoffo e Enzo Cirignotta intervengono in merito ai diversi appelli lanciati dal primo cittadino per una collaborazione politica in merito alla procedura di dissesto finanziario.

“Intendiamo fare notare – dicono- come il percorso del dissesto finanziario per un Comune come quello di Gela, purtroppo ha tanto di tecnico e poco di politico. Dimentichiamoci delle norme ad hoc inserite nelle manovre finanziarie nazionali per salvare le “Città Metropolitane” come Palermo e Catania. La dimensione demografica del nostro ente, ci consente di accedere ai fondi ministeriali con le stesse modalità previste per tutti gli altri enti dissestati, senza alcun privilegio.Quindi, deliberata dalla giunta l’autorizzazione all’OSL di utilizzare la procedura semplificata per la liquidazione della massa passiva, l’amministrazione dovrà mettere a disposizione dell’Organismo Liquidatorio le somme necessarie per il pagamento della massa debitoria. Risorse che potranno provenire dal contributo dello Stato, da residui da riscuotere, da ratei di mutuo disponibili in quanto non utilizzati dall’ente, da altre entrate e, se necessari, da proventi derivanti da alienazione di beni del patrimonio disponibile, il quale così come stabilito dalla Corte dei Conti per i comuni dissestati, dovra’ essere messo a reddito, evitando come già fatto dall’amministrazione di concedere in comodato gratuito immobili di proprietà dell’ente, in contrasto con il parere reso dal dirigente del settore finanziario. Inoltre, l’articolo 255 del Tuel, stabilisce che per il risanamento dell’ente locale dissestato, l’Organismo Straordinario di Liquidazione può assumere un mutuo con la Cassa depositi e prestiti della durata di 20 anni, con pagamento diretto di ogni onere finanziario da parte del Ministero dell’Interno.Da considerare che gli enti dissestati potranno accedere anche a tutta una serie di interventi finanziari previsti a loro favore dal Ministero dell’Interno per accompagnare l’Ente verso il risanamento dei conti”.


“Considerato che il primo cittadino aveva assicurato- continuano Gnoffo e Cirignotta- che avrebbe approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato entro fine luglio, il Sindaco quando racconta bugie deve essere bravo a ricordarle tutte.Detto ciò, Forza Italia chiede di accelerare sulla predisposizione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, strumento indispensabile per sbloccare la spesa corrente e le assunzioni del personale.
In questo percorso difficile e tortuoso, l’amministrazione avrà il gravoso compito di riportare l’ente in “bonis”, e il nostro partito garantirà un controllo capillare affinché l’azione amministrativa risponda ai rigorosi principi finanziari imposti dal Ministero e dalla Corte dei Conti.Orbene, Forza Italia assicurerà soluzioni di risanamento dell’Ente sicuramente differenti rispetto alla introduzione di nuove tasse (vedi la proposta di istituzione della tassa di soggiorno), senza però mai abdicare all’esercizio dell’azione di controllo e vigilanza, che dovrà essere ancora più incisiva rispetto ad un ente non deficitario. Netta distinzione dei ruoli in un contesto di rispetto istituzionale.
L’intento del sindaco di tirare dentro tutte le forze politiche nella condivisione delle scelte decisionali sul dissesto, rappresenta un tentativo maldestro al solo scopo di alleggerire se stesso e la maggioranza di governo da responsabilità politiche conseguenti ad un eventuale insuccesso dell’azione di risanamento”.

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Casciana sul porto:”un progetto valido che va avanti”

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Vincenzo Casciana, capo Dipartimento Mare e Politiche della Navigazione, fa queste considerazioni dopo aver partecipato stamattina all’incontro sul porto

“Negli ultimi decenni, il porto di Gela avrebbe dovuto rappresentare un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della città, del territorio e dell’intera isola. Grazie alla sua posizione geografica strategica nel cuore del Mediterraneo, il porto avrebbe potuto diventare un nodo vitale per il traffico marittimo di merci e un punto di riferimento per il turismo nautico. Tuttavia, questo potenziale è stato spesso sottovalutato, ostacolato da una gestione inadeguata e da una mancanza di visione complessiva. Gela, città di mare, ha faticato a emergere nel panorama marittimo, privandosi così della dignità che le spetterebbe come porta naturale di accesso al Mediterraneo”.


“Nonostante le difficoltà, la dedizione e la spinta da parte della capitaneria di Porto , dei vari rappresentanti dei servizi tecnico-nautici, dei pescatori, delle associazioni di diportisti , dei comitati nati negli ultimi anni e delle amministrazioni comunali che si sono succedute , hanno permesso di superare molte barriere burocratiche. Grazie a questi sforzi, oggi ci troviamo di fronte a un progetto valido, che l’ Autorità di Sistema Portuale ha illustrato ai rappresentanti dell’ amministrazione di Gela , su cui si continua a lavorare con impegno e determinazione”


Il progetto presentato dall’Autorità di Sistema Portuale per il porto di Gela prevede interventi significativi, tra cui l’escavo totale e l’allungamento del molo di ponente, insieme alla realizzazione di una darsena commerciale, destinata a diventare un polo strategico per il traffico di merci. Questa infrastruttura, che oltre ad avere un impatto positivo sull’economia, rafforza la connotazione marittima di Gela, sarà fondamentale per valorizzare il porto e restituirgli la sua vocazione naturale .
Un ringraziamento particolare va all’Autorità di Sistema Portuale, che non ha mai smesso di lavorare per il rilancio dei porti siciliani. I risultati ottenuti in altri porti dell’isola, grazie alla visione e alla leadership del presidente Pasqualino Monti, ci fanno ben sperare anche per Gela. L’impegno di Monti, che ha dimostrato di saper guidare investimenti importanti, è la prova che anche Gela avrà la sua opportunità di rinascita.


Un altro attore fondamentale in questo processo è il governo regionale, che ha sempre sostenuto il progetto con impegno costante. In particolare, il deputato del territorio Salvatore Scuvera contribuisce con determinazione a portare avanti le istanze del porto di Gela. Non possiamo, poi, dimenticare il lavoro silenzioso ma altrettanto cruciale di chi, dietro le quinte, supporta il progetto a livello nazionale. La deputata Carolina Varchi ha infatti dimostra passione nel sostenere le necessità di Gela e del suo porto.


Oggi, Gela è più vicina che mai a realizzare un un porto moderno, funzionale, che possa diventare il “salotto del Mediterraneo”, simbolo di rinascita e di sviluppo per una città martoriata da anni di difficoltà. Questo progetto non rappresenta solo un’opportunità economica, ma è anche il modo per restituire a Gela la dignità che merita come città di mare. Tassello dopo tassello, con impegno e visione, la comunità gelese potrà finalmente vedere il suo porto trasformato in un fiore all’occhiello dell’isola e Gela potrà tornare ad occupare il posto che le spetta nella storia del mare.

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Attualità

Il progetto del porto c’è,vanno aggiornate le autorizzazioni ambientali

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Questa mattina, insieme al Sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, alla sua Giunta e al Dirigente Provinciale di FDI, Vincrnxo Casciana Vincenzo,l’on Scuvera ha partecipato a un incontro determinante con il Presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, Dott. Pasqualino Monti, il quale merita un particolare riconoscimento per la sua alta professionalità, preparazione e per la piena disponibilità a collaborare attivamente con il nostro territorio.

Nel corso della riunione, ho avuto l’opportunità di confrontarmi direttamente con il Presidente Monti- rende noto Scuvera- e sono stati delineati i progetti per il futuro porto di Gela, insieme ai passaggi operativi che guideranno il processo nei prossimi mesi. Il primo passo sarà la richiesta al Ministero dell’aggiornamento delle autorizzazioni ambientali, fondamentale per l’avanzamento del progetto e la realizzazione dell’opera di allungamento del braccio di ponente.Questo incontro ha rappresentato un momento di dialogo e collaborazione proficua tra tutte le parti coinvolte, tutte unite dall’obiettivo comune di realizzare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Un sentito ringraziamento va al Governo regionale, guidato dal Presidente Schifani, e all’Assessore Regionale On. Alessandro Aricò, e On. Carolina Varchi per l’impegno costante e il supporto concreto che stanno offrendo alla città di Gela.Il Porto di Gela è un’opportunità concreta. Bisogna crederci con determinazione e lavorare insieme per renderlo una realtà per la nostra città”

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