Terenziano Di Stefano il candidato scelto a Gela e non a Milena ha chiesto il voto libero e si è rivolto ai lavoratori della Srr promettendo che li tutelerá e che non devono avere paura di votare liberamente.
“Noi siamo persone libere che non hanno i poteri forti dietro. I nostri mezzi sono la testa, il cuore e le gambe, non abbiamo i capitali. Vogliamo essere liberi da condizionamenti. Dall’altra parte hanno scelto un candidato che doveva rispondere al sistema dei rifiuti regionali ed era tutto deciso prima. Vogliono che la nostra città sia ridotta ad una pattumiera. Loro sono nel loro orticello a Roma e Palermo, cosa interessa a loro di Gela ? Acqua, rifiuti e sanità sono tema della campagna elettorale per mettere in ginocchio la città, per non mandare i gelesi al voto perché loro hanno le loro macchine dei voti e così vincono facilmente”.
Terenziano Di Stefano si è presentato sul palco con la sua Giunta e ha fatto aprire il comizio dai giovani Francesca Miano, Bruna Consoli e Giuseppe Gallo che hanno dato voce a quei ragazzi che vogliono essere protagonisti e non vogliono essere lasciati indietro. Hanno scelto Di Stefano perchè lui proteggerà la città da squali forestieri che vogliono mettervi le mani.
“Siamo stanchi della vecchia politica e essere utilizzati per il voto della campagna elettorale. Terenziano Di Stefano ha una visione a 360 gradi per rilanciare la città. È un gelese libero circondato da gelesi liberi che lo hanno scelto come sindaco”- hanno detto.
Molto duro il discorso di Luigi Di Dio.
“Grazia guarda a casa tua . Gli assessori te li hanno imposti da fuori.Sono stati incapaci e li hanno imposti di nuovo.L’on. Mancuso viene da noi solo a nominare dirigenti ospedalieri e assessori. Cara Grazia ti hanno scelto perché non ci hanno voluto mettere faccia. Accanto a te hai Fasulo e Ventura che hanno portato la Tekra a Gela. Con te c’è chi ha fatto sfiduciare Messinese e Greco cioè Licata Quelli che hanno distrutto la città sono con te Grazia. Terenziano ci mette il cuore e la passione sa fare squadra unendo vari gruppi politici in una città in cui si vive di odio e invidia. Non abbiamo avuto con noi catering e ristoranti” – ha detto il coordinatore di Azione designato nella Giunta di Di Stefano.
Sul palco Filippo Franzone che è entrato nella squadra di Di Stefano.