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Giudiziaria

Ars: il Deputato Giuffrida resta in carica

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Palermo – L’avv. Santo Orazio Primavera, candidato (risultato non eletto) nella lista denominata “De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord”, con ricorso proposto innanzi al Tribunale di Palermo, ha chiesto di accertare l’ineleggibilità dell’On.le Salvatore Giuffirda e di dichiararlo decaduto dalla carica di Deputato Regionale.

L’On.le Giuffirda, infatti, pochi mesi fa si è insidiato nella carica di Deputato Regionale e ha  aderito al Gruppo Parlamentare della DC, dopo che la Corte d’Appello di Palermo aveva dichiarato decaduto Davide Maria Vasta, confermando una sentenza del Tribunale di Palermo di accoglimento del ricorso proposto con il patrocinio gli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Sergio Verga.

L’Avv. Primavera – che già in passato aveva agito contro l’On.le Giuffrida con azioni dichiarate inammissibili –  nel ricorso da ultimo proposto ha sostenuto come quest’ultimo non si sarebbe collocato in aspettativa entro il termine di 180 giorni antecedenti alla scadenza naturale della legislatura (4/11/2022) e ha sostenuto che, in ogni caso, il collocamento in aspettativa fosse nullo giacchè affetto da presunti vizi formali.

L’On.le Giuffrida si è costituito in giudizio con il patrocinio degli avvocati Rubino, Impiduglia e Verga, chiedendo il rigetto del ricorso e rilevando come il termine per il collocamento in aspettativa – nel caso di elezioni anticipate (come quelle svoltesi in Sicilia nel 2022) – è di 10 giorni dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali. Tale termine è stato rispettato dall’On.le Giuffirda – allora Dirigente Regionale – che ha tempestivamente chiesto di essere collocato in aspettativa.

Il Tribunale di Palermo, condividendo le difese degli avvocati Rubino, Impiduglia e Verga ha rigettato il ricorso proposto dal Primavera, rilevando come la legge regionale siciliana prevede, in ipotesi di conclusione anticipata della legislatura, che tutte “le cause di ineleggibilità alla carica di deputato regionale previste dalla vigente legislazione” non operano ove il candidato si collochi in aspettativa nel rispetto del termine di 10 giorni dalla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali (intervenuta il 10/8/2022). 

Il Tribunale di Palermo ha, inoltre, rilevato che gli eventuali vizi formali del provvedimento di collocamento in aspettativa dell’On.le Giuffrida “non hanno inficiato in alcun modo l’efficacia del provvedimento: gli effetti dell’aspettativa si sono, invero, regolarmente prodotti, avendo il Giuffrida concretamente cessato di esercitare le proprie funzioni dirigenziali a decorrere dal 19/8/2022 e ininterrottamente fino al 25/9/2022, in tal modo rimuovendo efficacemente quella causa di ineleggibilità derivante dalla funzione dirigenziale ai sensi dell’art. 10 comma 1 bis L.R. 29/1951 e, quindi, l’ostacolo al pieno esercizio del suo diritto di elettorato passivo.”

Per effetto della suddetta sentenza l’On.le Salvatore Giuffrida manterrà la propria carica di Deputato Regionale.

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Giudiziaria

Tre arresti della Polizia per condanne definitive

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Tre provvedimenti emessi dalla magistratura, sono stati eseguiti a Gela e a Caltanissetta dalla Polizia.

A Gela un quarantaquatrenne è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 8 mesi per tentato furto; un ottantenne, condannato per omicidio stradale, deve scontare la pena di un anno e 6 mesi di reclusione. Nel Capoluogo, un giovane di 30 anni, è stato tratto in arresto dovendo espiare la pena definitiva a 2 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quest’ultimo è stato condotto al carcere di Caltanissetta; gli altri due, ammessi al beneficio delle misure alternative, sconteranno la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Giudiziaria

Condanne definitive, due arresti

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La Polizia di Gela ha dato esecuzione a due provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nei confronti di altrettante persone condannate all’espiazione di pene definitive.

Un settantenne e è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 2 anni e 12 giorni di reclusione per i reati di atti sessuali e violenza sessuale con minorenne, commessi nel 2022; un sessantenne è stato, invece, arrestato dovendo espiare la pena della reclusione a un anno e 4 mesi per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, reato commesso tra il 2019 e 2020. Dopo gli adempimenti di rito entrambi gli arrestati sono stati condotti, il primo in carcere e il secondo nel proprio domicilio, ammesso al beneficio della misura alternativa della detenzione domiciliare.

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Giudiziaria

Condanne definitive, 9 arresti della Polizia

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La Polizia, a Gela, Caltanissetta e a Niscemi, ha dato esecuzione a nove provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nei confronti di altrettante persone condannate all’espiazione di pene definitive in carcere. Nel capoluogo, una 70enne, è stata tratta in arresto dovendo espiare la pena definitiva a 3 anni, 4 mesi e 5 giorni per il reato di sequestro di persona e abbandono di minori. A Gela un 20enne è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 3 anni, 4 mesi e 17 giorni per tentata rapina aggravata; analogamente un 25enne di Niscemi, condannato per rapina e detenzione di armi.

Gli altri arrestati devono scontare pene definitive per essere stati condannati, a vario titolo, per violazioni di leggi urbanistiche, lesioni aggravate, indebita percezione di denaro e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

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