Dopo Fedez arriva Elodie, tutti contro il Vaticano.
Come dire l’edonismo estetizzante, individualista, effimero e godereccio votato al consumismo istantaneo usa e getta, allo spreco nichilista, come unico scopo della vita,
si contrappone ad una visione etica e religiosa della vita, dove la Comunità, la Società, il gruppo devono stare in equilibrio e armonia, entro la giusta misura greca, con il singolo individuo.
Così non è nel disegno di legge Zan che invece pone il singolo a capo assoluto della società, come un piccolo dittatore antidemocratico, terrifico, senza limite.
Ma il ddl Zan proprio per questo è in perfetta linea con il postcapitalismo liquido, lo incarna, lo intepreta e lo cavalca.
L’ideologia individualista, votata al mi piace, al like, consumistico, senza limite, è tutta presente in Zan che esprime fino a che punto la sinistra abbia assorbito e fatta sua l’ideologia del potere postcapitalista.
La sinistra è oggi la migliore interprete dell’ideologia individualista, consumista, nichilista, edonista del potere. Più della destra.
Zan è figlio di questa visione ideologica tutta interna al potere.
Quella che chiamiamo Gender è l’ideologia del potere postcapitalista assorbita totalmente dalla sinistra e proprio questo individualismo consumista assoluto in campo sessuale diventa Legge Zan, la Legge Gender. La Legge che dà il passaporto legislativo all’ideologia del potere postcapitalista che cammina sulle gambe della sinistra attuale, fucsia, arcobaleno, dei diritti civili, senza diritti sociali, della colliquazione di ogni identità dell’uomo costruito in serie che non pensa più, ma credendo e illudendosi ancora di pensare consuma e gode senza limite.
Eroi di questa nuova visione disincantata, godereccia, atea, della vita come consumo, del narcisismo individualista come uso del prossimo, una vita senza amore, solo sesso pornografico, ma che invece tuttavia a ogni pie’ sospinto urlano che loro, sono gli lgbtq+, loro amano e l’importante è amare. Smontiamo questa balla colossale.
Nel narcisismo individuista non c’è amore, le due cose si contraddicono. O l’uno o l’altro. Più individualismo narcisista meno amore. E loro gli lgbtq portano alle estreme conseguenze questo narcisismo individualista azzerando di fatto l’amore, che è darsi all’altro senza tornaconto personale.
Zan invece vuole imporsi all’altro, lo vuole condizionare, soggezionare e controllare sino a indurlo a tacere, a rinunciare a dire la sua, pena un processo che sarà in mano al giudice di turno e al suo umore, al suo arbitrio personale.
È un disegno di legge dittatoriale, tipico dei paesi antidemocratici, un ddl anticostituzionale, così definito da diversi costituzionalisti.
Dice il Vaticano: un ddl contrario ai patti lateranensi e il nuovo concordato del 1984 stipulato da Craxi con la Santa Sede stipulati fra Stato e Chiesa.
Un ddl non voluto e contrastato da diverse sigle storiche di femministe e lesbiche di sinistra, ma anche da diversi gay e lesbiche, persone libere che vedono nel trans un modo per sottrarre loro i diritti aquisiti in questi anni lottando contro il maschio etero.
Serve questa Legge per difendere i gay? No.
Questa legge con i gay non c’entra nulla. Semmai li usa come vorrebbe usare i disabili. Gay e disabili hanno già le loro leggi che li tutelano.
Zan mira ad altro, mira a imporre la dittatura del pensiero unico politicamente corretto.
Dott. Franco Lauria