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Tutela dei giornalisti e libertà dei media: nuove regole

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Tutela dei giornalisti e promozione della libertà dei media: entrano in vigore nuove regole

Un giornalismo indipendente e basato sui fatti aiuta a proteggere le nostre democrazie, denunciando le ingiustizie, chiedendo conto ai leader e consentendo ai cittadini di prendere decisioni informate. I giornalisti, che a volte lavorano con grandi rischi personali, dovrebbero poter lavorare liberamente e in sicurezza. Questo è il cuore dei valori e delle democrazie dell’UE.

La settimana scorsa sono entrati in vigore due atti legislativi dell’UE che garantiranno una maggiore protezione dei giornalisti e sosterranno ulteriormente la libertà dei media:

-Il 6 maggio sono entrate in vigore le nuove norme contro le cause strategiche contro la partecipazione pubblica (SLAPP), che forniscono ai giornalisti e ai difensori dei diritti umani gli strumenti per contrastare i procedimenti giudiziari abusivi. 

-Il 7 maggio è entrata in vigore la Legge europea sulla libertà dei media (European Media Freedom Act).

La legge sostiene l’indipendenza editoriale e il pluralismo dei media, migliora la trasparenza e l’equità e promuove una migliore cooperazione tra le autorità dei media attraverso un nuovo Consiglio europeo per i servizi dei media. 

Queste iniziative fanno parte di una strategia europea per i media, basata sul Piano d’azione europeo per la democrazia e sul Piano d’azione per i media e gli audiovisivi. Un recente studio mostra inoltre che i Paesi dell’UE stanno facendo progressi nell’attuazione della raccomandazione della Commissione sulla protezione, la sicurezza e la responsabilizzazione dei giornalisti. Le nuove norme contribuiranno a garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro in un panorama mediatico sano.

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Presentato il libro su Padre Fiorenzo

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Licata – Ci sono tanto modi per testimoniare la fede: predicare, servire i malati o i poveri. Padre Fiorenzo testimoniava la fede con la gioia del cuore e le arti poetiche e musicali. La sua figura è state eternata in un testo redatto da un’insegnante di Gela.

La nuova opera letteraria di Concetta Caruso “Padre Fiorenzo Calaciura CP-  di S. Cecilia e di S. Gabriele dell’addolorata –  Canterò in eterno l’Amore del Signore”, è stata presentata nel Santuario S. Angelo Martire dei Carmelitani  di Licata, dalla sezione locale della Fidapa, presieduta da Linda Bottaro. Relatori della serata sono stati il Vice Presidente Associazione Nexum e il Direttore  artistico, Enza Prestino , che hanno ‘raccontato’ il libro ed il suo protagonista dopo l’accoglienza del Parroco  del Santuario S. Angelo Martire dei Carmelitani  di Licata,  Padre Roberto.

Il libro, intitolato” Padre Fiorenzo Calaciura CP-  di S. Cecilia e di S. Gabriele dell’addolorata –  Canterò in eterno l’Amore del Signore ”, era stato profetizzato dallo stesso Padre Fiorenzo, durante una visita di circostanza dal carattere familiare, in quanto cugino del marito di Concetta Caruso, il prof. Vincenzo Calaciura.

Padre Fiorenzo, originario di Butera, classe 1934, al secolo Giuseppe Calaciura,  fin da giovanissimo è stato consacrato nella Congregazione dei Passionisti ed ha operato in Sicilia e in varie parti d’Italia, non perdendo mai l’occasione per annunciare l’Amore di Dio ad ogni fratello e sorella che incontrava.

Variegati sono stati gli ambiti e i contesti  in cui si è messo a servizio della Passione e del popolo di Dio con il suo ingegno e la sua arte poetica e musicale.

Di vasta cultura teologica, spirituale e umanistica, numerose sono le testimonianze che hanno messo in luce gli aspetti della sua spiritualità: la capacità di consolare, di essere guida spirituale di giovani, di sacerdoti , la capacità di riappacificare le  famiglie, l’arritudine a portare gioia evangelica con la sua fisarmonica,  quella di comporre poesie, inni e canti spirituali con testi e musica, capacità di arrivare dritto al cuore e di introspezione spirituale. Storica la sua sensibilità verso i poveri. Padre Fiorenzo e’ morto a Borgetto il 27 Ottobre 2023.

Queste le peculiarità messe in evidenza durante la presentazione  del testo, che si è tenuta nel Santuario di S. Angelo Martire  dei Carmelitani di Licata , a cui  hanno partecipato numerosi fedeli, soci della Fidapa e Club service della città agrigentina.

Concetta Caruso, gelese già Docente di Materie umanistiche, adesso si dedica alla scrittura a tempo pieno; ha, al suo attivo, alcune pubblicazioni: una biografia dedicata al fratello artista  Vincenzo Caruso, prematuramenre scomparso un quarto di secolo fa,  una Silloge di poesie dedicata alla città di Siracusa, una sezione di poesie nella raccolta “I poeti di via Margutta”, pubblicata a Roma. Vari  i riconoscimenti in campo poetico.

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Agro’ chiede un incontro alle istituzioni per ‘Cambiare Gela’

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La proposta di un Piano di Sviluppo Economico Occupazionale per la città di Gela è stata presentata al sindaco di Gela, al Presidente del Consiglio comunale, ai consiglieri comunali, alla commissione sport, turismo e spettacolo da Alfio Agro’ da sempre impegnato nel mondo dello sport e del sociale, che ha chiesto un incontro per potere presentare i risultati di una ricerca specifica su: “Come la valorizzazione delle potenzialità di Gela possa diventare ricchezza, sviluppo, lavoro e benessere sociale ”. La dimostrazione che Gela può cambiare!

Sono fiducioso che la bontà degli argomenti riportati possano influenzare la vostra decisione di una eventuale convocazione relazionale su questa mia ricerca: Come cambiare Gela da povera, disastrata e bistrattata, a ricca, laboriosa, ammirata e rispettata?

Chi ama veramente Gela sa come cambiarla! La Politica perché non vuole neanche provarci?Perché la Politica non ha un Piano di Sviluppo Economico Occupazionale e Sociale per Gela? Forse non ha una chiara Visione Realistica di Futuro della Città nel breve, medio e lungo termine e nemmeno percepisce l’alta vocazione turistica del nostro Territorio che le potrebbe permettere di abbinarne uno sviluppo notevole, compatibile?

Sicuramente dovrà ripartire dalla visione del passato, ovvero: esaminare e riconoscere gli errori commessi, per non ricascare, l’ennesima volta, nello stesso dissesto economico. Se la politica di Governo Locale, dopo queste riflessioni, finalmente, decidesse di scegliere un nuovo indirizzo di sviluppo per il nostro Territorio, quali iniziative dovrebbe adottare per cambiare questa Città? Senza sviluppo ed occupazione, che hanno causato negli ultimi decenni la fuga di 2 generazioni di giovani, Gela, è una città per vecchi che sopravvive sull’economia dei pensionati! Perché la Politica Locale non promuove il lavoro, nel rispetto dell’art.4 della nostra Costituzione, ignorando, dunque, un dovere costituzionale?Perché la Politica Locale non sa valorizzare le potenzialità del nostro territorio per trasformarle in ricchezza? Le potenzialità del nostro Territorio quante sono, cosa sono e dove sono?

Soprattutto perché tutti noi Gelesi queste potenzialità le tiriamo in ballo solo per vantarci come se fossero delle invenzioni fantascientifiche e non pura realtà? A chi tocca mettere ordine, studio, ricerca professionale per materializzare queste potenzialità e renderle fruibili? Visto che non si muove foglia in proposito, è’ una colpa o pazzia essersi impegnato, per tanti anni, nella ricerca di risposte e soluzioni su questi argomenti, certamente invadendo prerogative politiche, ma non per questo mi si può condannare al silenzio, ignorando la voce di un cittadino che mette a disposizione professionalità ed esperienza, perché vuole, solo, offrire prospettive creative per la propria Città. Perché la Politica del nostro Governo Locale è in eterna attesa che arrivino i turisti, che aprano musei, le Mura Timoleontee, che sistemino il porto e lo stadio, che arrivino i finanziamenti pubblici; aspetta pure che i privati cittadini aprano, di propria iniziativa, imprese, fabbriche, alberghi, B&B, Case vacanze! Cosa dovrebbe fare la politica per uscire da questa interminabile attesa? La soluzione ce l’ha data Draghi: “Promuovere gli investimenti privati” perché puntare, solo, sui finanziamenti pubblici per lo sviluppo economico occupazionale di un territorio, significa precipitare nell’immobilismo politico!

Perché ogni 5/6 anni dobbiamo assistere al tracollo economico, sia del Comune di Gela che della squadra di calcio del Gela? Come evitare, per entrambi, questa specie di abbonamento quinquennale che li lega allo stesso destino finale disastroso, nonostante le speranzose, partenze? Come lo sport e la cultura potrebbero diventare il volano, di uno sviluppo economico occupazionale di notevole proporzione, capace di coinvolgere e trainare tutti gli altri settori produttivi della città. Nonché, nel campo del sociale potrebbero puntare ad azzerare qualsiasi tipo di dispersione giovanile. Il Partenariato Pubblico Privato, ossia collaborazione tra Ente Pubblico e Privato per la progettazione, costruzione e gestione di opere e servizi di utilità pubblica, legge Europea del 2004 che stabilisce la quota economica massima di partecipazione dell’Ente Pubblico per il 49%; mentre la quota del Privato per il 51%. Legge sconosciuta alla Politica Gelese mentre la città di Caltanissetta (ben aggiornata) ci ha regalato il “PalaLivatino” assegnandone la gestione al sig. Melfa, il quale con questo accordo economico di collaborazione P.P.P. ha rimesso a nuovo questo splendido Palazzetto che era diventato un relitto (da cittadino Gelese dico grazie sig. Melfa e grazie Caltanissetta!).Cos’è il P.N.R.R. + P.P.P. ? Ossia due forme di finanziamento che assieme nello stesso progetto autorizzano l’aumento della quota economica di partecipazione dell’Ente Pubblico oltre il 49%; Legge Europea recentissima che è un’opportunità incredibile per gli Investimenti privati. Queste due forme di finanziamento potrebbero attivare tantissime opere, strutture e servizi di utilità pubblica di cui l’Ente Comunale non potrebbe seguirne le fasi di progettazione, costruzione e gestione mentre il privato, ciascuno per la propria struttura accordata con l’Ente Pubblico, potrebbe seguirne facilmente e velocemente l’iter burocratico e finanziario. Quante opportunità che stiamo perdendo!!Quattro tipi, tra finanziamenti pubblici ed investimenti privati, per un futuro sviluppo economico occupazionale di Gela (alcuni completamente sconosciuti alla politica locale).

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Il Carnevale dell’Unitalsi

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A ognuno il suo Carnevale, e poi c’è quello per tutti i gelesi. Ma si deve aspettare martedì sera ed andare in piazza Umberto I. Nel frattempo ci sono le feste: quella del jetset, quelle in casa, quelle dei club, quelle nei lidi che si trasformano in locali pubblici invernali per l’occasione e quelle che coniugano la felicità prima della quaresima al sentimento di condivisione e di solidarietà.

E’ quella dell’Unitalsi che ha organizzato una festa di carnevale nel salone parrocchiale della chiesa San Giovanni Evangelista messa a disposizione dal parroco Don Giuseppe Siracusa, assistente spirituale della sottosezione unità di Gela. Alla festa hanno partecipato oltre 100 soci, tra personale volontario e ragazzi diversamente abili che hanno trascorso la serata tra canti balli carnevaleschi. A fine serata sono state offerte pizze e frittelle a tutti i soci volontari.

“È stata una serata caratterizzata da tanto divertimento, del resto, fa parte dei programmi ricreativi dell’associazione”- ha commentato il presidente della sottosezione, Giuseppe Fedele.

Inutile descrivere la felicità e gli occhi scintillanti dei fratelli in difficoltà curati dall’Unitalsi …

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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