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Romina divorzia dal cugino e trasloca dall’amico Terenziano

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Sarà divorzio politico tra i cugini Morselli. Il capogruppo di Un’Altra Gela Giuseppe Morselli dovrebbe collocarsi nella coalizione dell’ing.Grazia Cosentino. Un giorno si parla della Dc, l’indomani di Italia viva.  

L’assessore Romina Morselli non si candiderà ma sosterrà Terenziano Di Stefano ed in consiglio Vincenzo Tomasi, figlio del suo compagno l’ex consigliere Giovanni Tomasi che è candidato nella lista del M5S. La  lista pentastellata così acciuffa voti che non avrebbe mai intercettato: un particolare che certo il coordinatore regionale del M5s  Nuccio  Di Paola non avrà  di certo sottovalutato.

 Per la Morselli sostenere Di Stefano è un atto naturale. < Riprendiamo da dove ci siamo lasciati – dice l’assessore – Terenziano è un amico con cui ho condiviso tante battaglie. Quella politica a sostegno della candidatura all’Ars di Rosario Caci e quella  amministrativa nella Giunta Greco. Abbiamo lavorato sodo programmando e   cercando di superare  molti  ostacoli, abbiamo raggiunto insieme vari obiettivi, non ho dubbi sulle capacità ammimistrative di Terenziano>.

< Non potrei mai   sostenere – aggiunge – certi partiti che stanno nella coalizione della Cosentino, che mi hanno offesa come persona   e come assessore, che  sono saliti sulla nave dell’ amministrazione Greco   per  usarla  e poi scendere a piacimento ed affossarla quando a loro non serviva più. E’ più apprezzabile  la posizione di gruppi come il M5s   i cui deputati hanno collaborato sui grandi progetti per la città ed in aula  c’è stato un comportamento responsabile  nel momento  più nero dell’amministrazione Greco e della città>.

 Salta un turno dunque Romina Morselli che è vittima del fatto che è considerata una candidata al consiglio  forte e scomoda  rispetto a partiti che  hanno modellato le liste ad uso e consumo di un gruppo ristretto di candidati. E’nota la   vicenda della  fallita candidatura in Forza Italia, sono noti i comportamenti dei partiti del  gruppo di Terenziano Di Stefano. Il paracadute, con la benedizione di Di Paola,  lo hanno fornito  i Cinquestelle. Così l’assessore potrà sostenere apertamente Di Stefano al Comune e Marco Falcone alle Europee.

Ma chi sosterrà il sindaco Greco?

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Conti e Di Stefano viaggiano a braccetto e il consiglio trova unità sulle problematiche idriche

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La seduta consiliare monotematica sulle problematiche della distribuzione idrica è stata segnata da due aspetti. Il primo è l’asse di ferro tra il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti e il sindaco Terenziano Di Stefano.Sono lontani i tempo degli scontri di Lucio Greco con Conti. Senza nominarlo Conti ieri ha detto che Greco ha votato contro il potabilizzatore gelese.

Ora i due sindaci viaggiano a braccetto.

L’altro dato è che sul tema dell’acqua maggioranza e opposizione hanno trovato il punto d’incontro e redatto insieme il documento finale della seduta.Sarà una battaglia bipartisan a favore degli utenti.

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Attualità

Domani sit in agricoltori a Ponte Olivo, presto un incontro con il ministro Matteo Salvini

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Domani a Ponte Olivo c’è un sito in di protesta degli agricoltori che sono in ginocchio per la carenza idrica in un territorio che ha 4 dighe e quando l’acqua arriva dal cielo viene buttata a mare .

L’on.Scuvera ha annunciato un’audizione presso la Commissione delle Attività produttive. Ci sarà a breve anche un incontro con il ministro Salvini sulle dighe. Lo ha annunciato il sindaco Di Stefano. Il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti ha lanciato la provocazione che la gestione delle dighe venga affidata all’atto idrico.

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Conti e Di Stefano raccontano il paradosso dell’acqua che a Gela non manca

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“Non siamo stati con le mani in mano e Di Stefano sarà presto il sindaco dell’acqua in città  Per Gela  ci siamo fatti finanziare i pozzi Pantaelli (25 litri al secondo) e  il secondo modulo del potabilizzatore , sono stati avviati i lavori ai pozzi Bubbonia e   abbiamo avviato il raddoppio della condotta di San Leo. Queste cose le abbiamo fatto con un Ati insediato dal 2021 dopo 11 anni di commissariamento che ha 2 dipendenti, un bilancio di 507 mila euro. Siamo stati l’Ato che ha avuto 21 milioni di euro di finanziamenti dalla Protezione civile sui 60 destinati a tutta la Sicilia”: ha detto il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti.

“Non abbiamo potuto rescindere il contratto con Caltaqua – ha detto Conti – perché saremmo andati incontro ad una causa da 300 milioni di euro e avremmo perso tutti i finanziamenti.Abbiamo lavorato per dare un servizio dignitoso e per avere finanziato ciò che mancava», ha sottolineato il presidente dell’Ati.

Il sindaco Di Stefano ha ricordato che appena insediato,insieme all’ assessore Franzone e vari consiglieri, è andato a vedere come funziona tutto il sistema delle reti.

“A me la questione politica di destra o di sinistra non interessa – ha sottolineato- devo risolvere il problema, per questo i cittadini mi hanno eletto sindaco.L’acqua dei pozzi Pantanelli per il 50% è nostra e non stiamo togliendo nulla a Vittoria. Raddoppieremo il potabilizzatore.  Stiamo ammodernando la rete idrica e a breve cioè a fine ottobre avremo acqua da Bubbonia”. Di Stefano  ha spiegato che “Gela ha un quantitativo di acqua adeguato ad una distribuzione ogni giorno.”Ed anzi appena Eni comunicherà che non gli serve più il Ragoleto potremo prendere tanta acqua. Ci sono altri pozzi delle Ferrovie dello Stato.Me lo hanno detto dal ministero di Salvini a cui ci siamo rivolti per le dighe. Ora stiamo sistemando le condotte altrimenti l’acqua che abbiamo non può essere distribuita.La battaglia la dobbiamo fare insieme uniti”.

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